Bimba morta sugli sci, oggi l’autopsia

11/03/2014 di
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Sono due le famiglie distrutte dalla tragedia di domenica sulle piste da sci di Gressoney, in valle d’Aosta. Quella della piccola Matilde, originaria di Latina e morta ad appena tre anni, e quella del ragazzo di 17 anni che, sciando ad alta velocità, l’ha travolta. Il fascicolo è passato dalle mani di Marilinda Mineccia, procuratore di Aosta, alla Procura per i minorenni di Torino che ha indagato il giovane sciatore per omicidio colposo.

La famiglia De Biaggio, molto conosciuta a Latina, si è stretta intorno ai genitori di Matilde sconvolti per quanto accaduto. Sotto shock anche la famiglia del ragazzo minorenne che ha investito Matilde. «Il ragazzo e la sua famiglia – dice l’avvocato Luciano Paciello, che lo assiste – sono sconvolti. Lui continua a dire che non sa come farà ad andare avanti con un peso del genere. È un fatto che lascia tutti senza parole. Il ragazzo e la sua famiglia hanno detto anche che non hanno alcuna intenzione di sottrarsi alle loro responsabilità qualora venissero accertate». Anzi, hanno anche espresso il desiderio di incontrare papà e mamma di Matilde, «anche se – osserva il legale – sanno benissimo che si tratta di una tragedia incancellabile». Una vita spezzata a tre anni in una splendida giornata di sole, sulla neve, appare a tutti un assurdo.

«È inaccettabile» ha dichiarato Linda Lanzillotta, vicepresidente del Senato, che vede in quanto è successo anche la responsabilità del Parlamento. «Nel 2007, in qualità di Ministro per gli Affari Regionali – ha ricordato Lanzillotta – avevo già presentato un disegno di legge per prevenire gli incidenti e rafforzare la vigilanza nei confronti di sciatori irresponsabili che mettono a repentaglio la vita di persone inermi come è accaduto ieri».

L’esponente di Scelta Civica parla di misure come lo «sky velox per rendere più efficaci i controlli, il potere di immediato ritiro dello sky pass a chi non rispetta le regole, l’assicurazione per i danni arrecati agli sciatori sulle piste e l’utilizzo dell’elisoccorso per prestare pronta assistenza». Infine la previsione di un «bollino azzurro» da attribuire ai comprensori sciistici che adottano le misure di sicurezza«. Intanto la magistratura minorile è chiamata a verificare fino in fondo la dinamica dell’incidente avvenuto poco dopo mezzogiorno al Weissmatten.

La bambina stava prendendo lezione con altri bambini sotto la guida di un maestro quando il giovane sciatore è sopraggiunto. Matilde si trovava dietro a un dosso, la cui presenza è regolarmente segnalata, ma lui non l’ha vista e l’ha colpita al fianco e alla schiena. Portata con l’elisoccorso all’ospedale di Aosta è stata sottoposta a rianimazione cardiopolmonare, ma inutilmente. Oggi, come prevede l’iter giudiziario, sarà conferita la perizia per l’autopsia. Solo dopo si potrà procedere con il funerale.