CASAPOUND, NOTIFICATO LO SGOMBERO: “MA NOI RESISTEREMO”

22/09/2007 di
 E’ stata notificata l´ordinanza di sgombero per Casa
Pound, dopo due mesi dal processo nel quale è stato deciso lo sgombero
della palazzina occupata dai militanti di estrema destra.Ma gli occupanti si dicono pronti a "resistere" e, con toni belligeranti, dicono che "non si arrenderanno mai".

 
"In
questi mesi di attesa – spiegano – abbiamo sperato che questa vicenda prendesse un
altro percorso, un percorso che non mettesse in vero pericolo le idee e
i progetti che l´occupazione di Viale XVIII Dicembre rappresenta. Abbiamo
sperato di non dover rigettare nell´incubo le famiglie che ospitiamo
ormai da nove mesi e che del problema della casa avevano solo il
ricordo. Abbiamo costruito con questa occupazione un luogo sicuro
dove poter coltivare e far crescere finalmente quell´idea di giustizia
sociale e di crescita culturale che tutti i cittadini di Latina e di
Italia meritano di riceve. Casa Pound è diventata in pochi mesi un
spazio unico, un spazio dove le battaglie dimenticate dalla politica di
salotto si facevano reali e concrete. In meno di un mese tutto questo potrebbe scomparire. Ci
appelliamo nuovamente alle promesse che nel corso dei mesi e in
particolare delle ultime settimane i vari personaggi istituzionali
hanno rivolto a favore di Casa Pound e di tutte le persone che la
compongono.
Se tutto ciò non dovesse accadere si annuncia
l´ennesima disfatta di un´amministrazione che da troppo tempo ha come
suo unico obbiettivo tutelare gli interessi di pochi.
Un autunno caldo se non caldissimo attende tutti noi.
Ribadiamo
con questa nota che nessuna azione di resistenza anche la più estrema è
accantonata. Non si tratta di una minaccia ma un invito a tutti a
prendersi le proprie responsabilità".

 
Parole chiare dalle quali si capisce che non c’è nessuna volontà di rispettare la legge applicando la sentenza del giudice. Ma la patata bollente è anche nelle mani del Comune che, partecipando ad incontri pubblici nella struttura occupata illegalmente, l’ha in qualche modo legittimata. E infatti i militanti ora chiedono aiuto innanzitutto a chi li aveva sostenuti prima delle elezioni comunali. Sparendo subito dopo.   
 
L’ordinanza, notificata il 19 settembre, dovrà essere rispettata entro 25 gorni. Al termine dei quali non è escluso uno sgombero forzato che tuttavia provocherebbe la reazione dei militanti con conseguenze pericolose.