CODICI: NON POSSIAMO LOTTARE CONTRO RACKET SENZA SOLDI

19/09/2007 di
«Per contrastare il racket è
necessario che tutte le forze in campo si impegnino con continui
interventi concreti di sostegno e un’azione comune. Tuttavia,
nonostante l’impegno e i continui sforzi che le associazioni
antiracket fanno per prevenire e contrastare la piaga dell’usura,
mancano i fondi e le associazioni sono spesso dimenticate dalle
Istituzioni». 

 
Lo dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale del
Codici che aggiunge: «Data la gravità della situazione nel Lazio, il
Codici crede nella necessità di maggiori interventi anche da parte
delle Istituzioni a favore delle vittime, nonchè l’aiuto e il
sostegno materiale per le associazioni anti racket, per far fronte e
lottare concretamente, prevenendo e contarsatando il fenomeno»
«Nella Capitale e nella regione Lazio – continua – il fenomeno
dell’usura seguito all’indebitamento familiare si sta allargando a
macchia d’olio.
 
Secondo quanto emerge dall’osservatorio Codici con
21.148 euro per nucleo, le famiglie romane superano di gran lunga, in
termini di indebitamento, la media nazionale che si attesta a 14.800
euro a famiglia. In quelle relative al debito per ciascuna famiglia
dopo Roma (con 21.148 euro) si piazza Viterbo dove in media ciascuna
famiglia è indebitata per 12.002 euro.
 
Segue Latina (11.864 euro di
debito), Rieti (10.181) e Frosinone (8.471 euro). Nella provincia di
Roma, la situazione è molto grave, lo dimostrano gli stessi dati
raccolti dal numero verde della Provincia di Roma. Si riferiscono ad
un campione di 838 telefonate nel periodo che va dal 1 luglio 2006 al
31 marzo 2007.
»La maggior parte delle persone sono di sesso maschile 482 pari
la 58,5%, mentre le donne sono 342 con il 41,5%. La maggioranza sono
di nazionalità italiana 772 (92,12 %) e chiamano dal comune di Roma
580 contatti pari al 74,26 %, mentre dalla provincia sono 201 con il
25,74%.Le famiglie che hanno contattato il servizio sono in condizioni
«normali» piuttosto che in situazione di povertà. I motivi delle
chiamate sono: sovraindebitamento 41,8% (340 contatti) anatocismo 5,8%
(47 contatti) usura 5,4% (44 contatti) esecuzioni immobiliari 4,7 (38
contatti) protesti 4,3 (35 contatti) fallimenti 1,3 (119 contatti)«.
 
»Inoltre – aggiunge – il Codici, in seguito alle denunce delle
vittime, ha elaborato il disegno di un tipico prestito usuraio: alla
signora X per un prestito di 20.000 euro viene richiesto un tasso
d’interesse del 30% mensile. Il primo mese viene accumulato un debito
di 26.000 euro, mentre il secondo mese il debito accumulato è del 30%
sui 26.000. Ovvero di 33.800 euro. Dunque il debito si accumula sul
capitale prestato e l’interesse«.
  1. …per la lotta all’usura basterebbe un paio di norme, non appena giunge la notizia vanno sequestrati, con amministrazione controllata, il patrimonio del soggetto che usura, dei suoi familiari e dei suoi conviventi e con la sentenza va applicata la confisca dei beni del condannato per usura. Il sequestro cos