Zaccheo rompe il silenzio: critiche assurde, la metro è già finanziata

18/09/2010 di
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di VINCENZO ZACCHEO *

Si sussegue sulla metrotranvia su gomma di Latina, in questa atmosfera ormai da campagna elettorale, una litania di critiche, più o meno originali, certamente intempestive, preconcette, senza un fondamento logico, giuridico o tecnico-scientifico, che renderebbe il dibattito perlomeno interessante e forse anche utile.

I quesiti posti dal Commissario Straordinario al prof. Cardi, consulente personale di fiducia del Commissario medesimo, appaiono motivati non tanto da valutazioni giuridiche e amministrative, ma da una presunzione personale o politica.

Nonostante le risposte ottenute dal consulente di fiducia certifichino sostanzialmente il corretto operato dell’amministrazione comunale in atti e procedure, 24 ore prima dell’incontro con il concessionario, promosso sempre dal Commissario, viene indetta una atipica e intempestiva conferenza stampa, irrituale per un Commissario Straordinario, che si addentra in valutazioni mirate a suscitare allarme sociale in città.

Per completezza di informazione il Commissario dovrebbe ora rendere noto il contenuto del Verbale di intesa sottoscritto dal Commissario medesimo con il Concessionario il 15.09.2010, giorno successivo alla conferenza stampa, unitamente al parere reso dal suo consulente in merito.

Peraltro, già in precedenza, il Commissario si era pubblicamente espresso ipotizzando inopinatamente vizi di nullità del contratto di Concessione, salvo poi smentire tali dichiarazioni.

Resto convinto della valenza strategica dell’opera, totalmente finanziata per 140 milioni di euro, che darà lavoro alle imprese locali per 32 anni, tempo di attuazione (costruzione e gestione) del progetto di finanza, con notevole impulso all’occupazione, con assunzioni di centinaia di persone in città, e significative ricadute sull’indotto.

Il consulente del Commissario prof. Cardi, quando definisce le ‘concessioni tipo’, si riferisce a quelle già approvate e in esercizio a Padova, Venezia, Messina, Cagliari, Sassari. Queste hanno con Latina una sola sostanziale differenza: quelle amministrazioni comunali hanno dovuto mettere in bilancio poste economiche per decine di milioni di euro, mentre Latina realizza il progetto in project financing con la copertura del costo totale di costruzione della infrastruttura a carico del contributo statale per il 60% (sessanta per cento) e con la residua quota del 40% (quaranta per cento) a carico del Concessionario Metrolatina S.p.A..

Nessuna quota del costo di costruzione sarà a carico del Comune di Latina.

Sembra, poi, alquanto strano che, dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un progetto il cui iter è durato sei anni, il Commissario Straordinario interferisca e reiteri problematiche alle quali la stessa maggioranza, più volte interrogatasi, ha dato risposte e sulle quali, peraltro, lo stesso Ministero e la Regione non solo non hanno eccepito rilievi critici ma quest’ultima con una lettera del suo Presidente definisce la tranvia di Latina ‘opera strategica’ per la mobilità del Lazio.

Lo stesso consulente di fiducia del Commissario definisce la metrotranvia come tipica opera ‘tiepida’ di project financing, ove l’intervento finanziario pubblico si giustifica per le rilevanti esternalità positive in termini di benefici sociali indotti dall’infrastruttura“.

Viene così confermato che l’opera è strategica per la città per sanare fratture urbanistiche (Latina Scalo-Centro Urbano, Nuova Latina – Centro Urbano), geografiche e sociali e assume grande rilevanza nel processo di integrazione della comunità.

Le cosiddette criticità dell’atto di affidamento in concessione dell’opera riguarderebbero l’indeterminazione del volume di traffico e del contributo regionale per il trasporto pubblico locale, fattori che potrebbero richiedere un intervento annuale finanziario pubblico.

Il volume di traffico previsto nella concessione è stato determinato sulla base di uno studio trasportistico, realizzato secondo i criteri della tecnica e della economia del trasporto pubblico locale, che nessuno ha contestato e che è parte integrante del progetto. Comunque il volume di traffico dipende dalla politica della mobilità e dei parcheggi che il Comune di Latina dovrà e vorrà porre in atto ora e nella gestione futura della metro tranvia.

Il contributo regionale annuale per unità di traffico (vetture x km) dipende dalle disponibilità annuali dello Stato per il trasporto pubblico locale e quindi della Regione Lazio tra almeno due anni e nell’arco dei successivi trenta.

Le attuali Cassandre non hanno e non possono avere elementi per determinare oggi, con certezza, l’entità di tale contributo regionale nell’arco del lungo periodo di tempo suddetto. Esso dipenderà infatti dalle somme a disposizione per il trasporto pubblico locale nelle manovre e nelle leggi finanziarie dello Stato e quindi dall’andamento dell’economia nazionale.

Allo stato attuale competeva al Comune di verificare la razionalità della previsione di €.7,50 per vettura-chilometro sulla base delle parallele esperienze. Nel merito si ricorda che il contributo assegnato alla Metrotranvia di Sassari è di €.7,50 vettura-chilometro, alla Metrotranvia di Cagliari è di €.6,00 per vettura-chilometro, per la Metrotranvia di Padova il contributo richiesto è di €.9,00 per vettura-chilometro come pure per la Metrotranvia di Venezia.

Inoltre sottolineo che il Ministero delle Infrastrutture, Direzione Generale per il Trasporto Pubblico Locale (T.P.L.) sta emanando i prescritti Decreti Legislativi al fine di “garantire un livello adeguato del servizio su tutto il territorio nazionale nonchè dei costi standard”, per cui sono significativi i dati su esposti delle parallele esperienze di metro tranvia in Italia.

* ex sindaco di Latina

  1. I forti dubbi e perplessità sulla “metro leggera” che da anni cerchiamo di portare all’attenzione di cittadini e politici sembrano ormai essere diventati di dominio pubblico per i più. Anche il commissario Nardone, e ne avevamo pochi dubbi vista l’evidenza, li ha confermati in modo chiaro ed esplicito. Apprendiamo ora che sarebbe troppo tardi e che sarebbe eccessivamente rischioso tornare indietro. Comprendiamo la difficoltà per un commissario da poco insediato di revocare una delibera di un Consiglio Comunale legittimamente insediato e il rischio di assumersi da solo tutte le responsabilità dei prevedibili contenziosi, anche se non avalliamo per nulla tale decisione. Riteniamo però sussistano dei validi motivi da far valere in sede di contenzioso: in particolare il mancato adempimento dell’art. 10 della convenzione, forse l’unico che detta qualche prescrizione al privato, relativamente ai tempi di consegna dei progetti definivo ed esecutivo con tutti gli elaborati richiesti dalla vigente Normativa sui LLPP. Il danno economico a carico del comune sarebbe infatti assai minore di quello annunciato dal commissario e, di sicuro, trascurabile rispetto a quello almeno trentennale a carico della collettività latinense in caso di realizzazione. Detto ciò, sarà bene ricordare che ci troveremo di fronte ad uno smantellamento urbano che perdurerà per svariati anni, unito a un drastico peggioramento ambientale che durerà per sempre, per ritrovarci alla fine di fronte a un mezzo di trasporto di cui, purtroppo, non si riesce ad intravedere alcun beneficio concreto, almeno per la collettività. Con nemmeno il 10% del costo di quest’ opera si era in grado di acquistare diverse decine di autobus di nuova generazione e migliorare in maniera decisa, persistente ed ecologica, la penosa situazione del trasporto pubblico di tutto il territorio comunale, non solo del singolo tratto seguito dal tram. Le colpe della politica nostrana sono, a nostro avviso, pesantissime e ci riserviamo in un secondo momento di ricordarne le responsabilità personali. Anche la Regione Lazio non è esente da responsabilità. Da una parte promuove un progetto che non rispetta, a nostro avviso, i requisiti idrogeologici di Legge e dall’altra non ha mai detto chiaramente che sarà in grado di versare solo una minima parte dell’improponibile e ipotetico contributo chilometrico richiesto dal Comune di Latina. Per ora sarà più opportuno concentrarci sui cambiamenti che il commissario pare aver intenzione di perseguire tramite trattativa col privato. Saranno negoziazioni di carattere esclusivamente economico incentrate nel merito della convenzione capestro firmata dalla giunta Zaccheo. Per i cambiamenti tecnici e di tracciato c’è ormai ben poco spazio: il mezzo continuerà a viaggiare molto lentamente, apporterà non pochi aggravi alle attuali condizioni del traffico urbano, con la speranza che la monorotaia non sia causa di troppi infortuni ai danni dei conducenti di bici e motocicli. Più in particolare oltre a quanto già detto riguardo l’anomale contributo regionale, il numero esorbitante di viaggiatori previsti, gli espropri, le opere accessorie e i parcheggi a carico del comune e non meglio quantificati, sarà bene anche analizzare il significato dell’art. 19: “gestione del servizio di trasporto tranviario e servizi vari” che al secondo comma recita: “Il concessionario avrà altresì il diritto di gestire funzionalmente ed economicamente i sevizi vari, cioè le attività e/o opere e/o beni strumentali alla gestione e funzionalità del servizio, tese a soddisfare direttamente l’esigenza dell’utenza, ivi compresa la gestione economica dei servizi connessi”. Appare lecito chiedersi allora se Metrolatina si sta già attrezzando per aprire una catena di ristorazioni per far quadrare i conti, oppure dell’art. 7 sempre della convenzione “obblighi del concedente” che al comma g) recita, in maniera piuttosto sospetta e preoccupante, come segue: “trasferire eventuali altri diritti (cessioni di proprietà e/o diritti di godimento) al fine di consentire il perseguimento dell’Equilibrio Economico Finanziario”, non vorremmo a tal proposito finissero alienati non meglio precisati beni di interesse pubblico. Ripetiamo: questa è stata una scelta di una classe politica scellerata con assessori e consiglieri che hanno dimostrato di non aver nessuna cura e interesse per il denaro pubblico, per la quale tutti i cittadini di Latina avrebbero il dovere di ribellarsi in modo adeguato alla circostanza.
    Comitato Metro Bugia

  2. Ma scusate Zaccheo non ha nemeno un po di VERGOGNA ancora qui sta ?!!!

  3. Vergogna? Con quella faccia? La categoria non lo permette ne il loro rappresentante sindacale, il B noto buttaniere e pregiudicato.

    Eppoi avete fraiteso, erZac voleva dire che LUI si e’ gia’ finanziato tutto, non ricordi le parole alla (S)polverini?

    Questi si arrampicano sugli specchi pure se sparsi d’olio.

  4. vergogna vergogna……lui e Galardo soldi pubblici buttati a mignotte e al gioco…..devi solo nascondere la tua brutta faccia sottoterra come gli struzzi.

    facciamo in modo che la nostra citta vada in giro a testa alta nn permettiamo di farla governare da gente simile ….VOGLIAMO LE PERSONE CORRETTE E ONESTE PRINCIPALMENTE, via i ladri dalla politica.

  5. ……tutti i cittadini di Latina avrebbero il dovere di ribellarsi in modo adeguato alla circostanza……
    giustissimo avrebbero il diritto, si è espresso bene, ma qui per un piccolo favore sono capaci di farsela passare addosso la metro o peggio dentro casa.
    cordiali saluti.

  6. Mi dispiace ma questo modo volgare di commentare un comunicato stampa non solo non lo condivido ma veramente non lo accetto.
    Sarebbe giusto che fossero identificabili le persone che si esprimono in questo modo, qualora ne avessero il coraggio.
    Zaccheo potrebbe anche aver sbagliato alcuni o tutti i passaggi di questa vicenda, ma è pur sempre un nostro ex-sindaco. E chi mi conosce sa che parlo da persona che ha il sangue prodiano… è indegno questo modo di scrivere.
    Anche se una persona non la voti, anche se non ne condividi posizioni, battaglie, comunicati, pensieri… va comunque rispettata.
    Eppoi non entro nel merito del progetto. Nella sostanza, sapete che lo condivido. Molta miopia post-68-ina (si legge, postsessantottina) impedisce di non osservare in maniera serena alcun progetto di sviluppo sul nostro territorio.
    Permettetemi un leggero sfogo: ma chi ha insultato nel modo che leggiamo sopra, che lavoro fa oggi? e per caso a Latina? hanno figli? che futuro vorrebbero consegnare loro?

  7. il viziaccio di spendere soldi degli altri in opere initili non lo perderanno mai, se noi italiani non invertiamo questa tendenza dissanguatrice non ci rimarrà più nulla nemmeno un tozzo di pane sulla tavola, peggio delle grecia e dell’albania.

  8. Basterebbe non votare PDL!!! Anophele, ma forse il PD degli ultimi tempi che guarda UDC non sarebbe meglio!!! A questo punto meglio il commissario.

  9. è finita l’epoca nella quale il governo o chi per esso realizzava opere infrastrutturali investendo miliardi anche senza avere un ritorno economico, OGGI non possiamo più permettercelo, per cui ad ogni progetto dovrebbe corrispondere un piano economico d’investimento ammortamento e ricavi, purtroppo per fare questo c’è bisogno di una vera e propria rivoluzione intellettuale, che a Latina non pare esserci come in gran parte di questa italietta.
    Domandatevi quante persone dovrebbe trasportare al giorno la metro per avere dei ricavi dopo alcuni anni di esercizio, secondo la mia modesta aritmetica dai 5000 ai 6000 per un costo a biglietto di 3 euro cadauno…… è possibile che a Latina ci siano tanti pendolari per LT scalo e ritorno?

  10. Michele di Xcogito, criticando e chiedendo di identificarsi quando si interviene con uno pseudocognome come il suo “Xcogito” ci vuole coraggio e sfacciataggine.