VASI DI FIORI (AUTORIZZATI) SUL PARCHEGGIO DEL DISABILE

09/09/2007 di
di FABIO COCCIA *
 
C’era una volta un parcheggio riservato a un disabile divenuto fioriera per un negozio dietro regolare autorizzazione del Comune. Succede a Terracina dove ieri un disabile ha contato fino a dieci prima di prendere la cornetta e chiamare il comando di polizia municipale.

 
Dieci secondi per calmarsi ma anche per prendere coscienza di quello che accadeva sotto la sua abitazione dove un commerciante aveva piazzato alcuni vasi esattamente sopra l’area destinata a parcheggio per invalidi. Uno sbaglio, ha pensato, o forse il negoziante avrà avuto bisogno momentaneamente di appoggiare quelle piante per fare pulizia e mettere a posto il locale. E invece no, quei vasi erano stati messi lì in maniera permanente, con ogni probabilità per abbellire l’entrata del negozio. E certo non aveva tutti i torti a farlo visto che quando si sono presentati gli agenti di polizia municipale per chiedere prima spiegazioni e poi l’immediata rimozione dei fiori lui con tutta calma gli ha mostrato l’autorizzazione che l’ufficio preposto del Comune gli aveva tranquillamente concesso.
 
Agli agenti non sono bastati i dieci secondi per capire se quello che avevano appena visto fosse vero o il frutto di una allucinazione. Ma come, su un’area con tanto di strisce gialle per invalidi il Comune concede l’autorizzazione a occupare suolo pubblico? Già, è proprio così. Intanto il commerciante oltre a dover togliere immediatamente i vasi si è beccato la multa, circa centocinquanta euro. Quello che potrà fare ora, se ne ha voglia e tempo, è presentare ricorso al Giudice di Pace contro il verbale degli agenti mostrandogli l’autorizzazione che tra l’altro non sembra neanche passata per il parere del comando di via Sarti che sicuramente l’avrebbe negata. (* Il Messaggero, 09-09-2007)
  1. I fiori je li metterei in un certo posto a chi ha concesso la licenza al negoziante…che vergogna

  2. Si va leggendo da giorni una bella polemica sui ‘NULLAFACENTI’ del Comune di Latina. Bene qu