MEDICINALI RUBATI RIMESSI IN VENDITA, 5 DENUNCE
Medicinali rubati rimessi in vendita
in alcune farmacie del sud pontino, addirittura prodotti scaduti
di validità ma ancora nei magazzini.
in alcune farmacie del sud pontino, addirittura prodotti scaduti
di validità ma ancora nei magazzini.
È quanto hanno scoperto i
finanzieri della compagnia di Formia, diretti dal capitano
Alessandro Lo Bello, nell’ambito di un’indagine durata alcuni
mesi. Cinque le persone denunciate e almeno 150.000 euro il
danno all’erario accertato. Sono state 5.600 le confezioni di
medicinali sequestrate per un valore di circa 100.000 euro,
trovati in alcune farmacie e in tre garage.
finanzieri della compagnia di Formia, diretti dal capitano
Alessandro Lo Bello, nell’ambito di un’indagine durata alcuni
mesi. Cinque le persone denunciate e almeno 150.000 euro il
danno all’erario accertato. Sono state 5.600 le confezioni di
medicinali sequestrate per un valore di circa 100.000 euro,
trovati in alcune farmacie e in tre garage.
Nel corso
dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Latina è stato
possibile accertare che i medicinali rinvenuti erano parte
consistente di un carico oggetto di ricettazione e la maggior
parte sono equiparati a sostanze stupefacenti per i quali
esistono severe e particolari norme per la detenzione e
distribuzione.
dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Latina è stato
possibile accertare che i medicinali rinvenuti erano parte
consistente di un carico oggetto di ricettazione e la maggior
parte sono equiparati a sostanze stupefacenti per i quali
esistono severe e particolari norme per la detenzione e
distribuzione.
Sequestrati nella stessa operazione oltre 1000
termometri clinici a mercurio fabbricati nella Repubblica
Popolare cinese da società prive della prescritte
autorizzazioni all’importazione in paesi dell’Unione Europea.
termometri clinici a mercurio fabbricati nella Repubblica
Popolare cinese da società prive della prescritte
autorizzazioni all’importazione in paesi dell’Unione Europea.
Accertata, inoltre, la spedizione alla Asl con conseguente
richiesta di rimborso di prescrizioni a ignari pazienti su
ricettari rubati con «fustelle» spedite presso farmacie
compiacenti. Gli indagati debbono rispondere di ricettazione e
truffa, mentre l’attività prosegue sulla provenienza della loro
consistenza patrimoniale.
richiesta di rimborso di prescrizioni a ignari pazienti su
ricettari rubati con «fustelle» spedite presso farmacie
compiacenti. Gli indagati debbono rispondere di ricettazione e
truffa, mentre l’attività prosegue sulla provenienza della loro
consistenza patrimoniale.