LATINA E IL PIANO DEL TRAFFICO FANTASMA

03/09/2007 di
di MONICA FORLIVESI *
 
Chi non vuole gli abbonamenti per la sosta e le agevolazioni per i residenti e chi nel centro di Latina ci lavora? Stupisce che non siano stati inseriti nel bando con il quale è stata affidata la gestione della sosta alla società Urbania. Stupisce per due motivi. Intanto perché quello di Latina è praticamente un primato: in tutta Italia sono previste varie forme di abbonamento. Secondo punto: i cittadini arrivano da anni di promesse mai mantenute, l’amministrazione ha sempre detto di essere sul punto di intervenire, ma non è successo nulla. Già nel 2003 definivamo quella degli automobilisti una “protesta vecchia e inascoltata”.

 
E nel 2001 si registravano lamentele su lamentele, tanto che nella zona di via Toti vennero raccolte oltre 400 firme per chiedere l’inserimento degli abbonamenti, non solo, l’allora consigliere di An e ora neo assessore Bruno Creo chiese lumi al sindaco con un’interrogazione urgente sull’argomento. Nulla. Sono passati gli anni, tante le monete inserite nelle macchinette prima della Sis e ora di Urbania, siamo passati dalla lira all’euro, è stato questo l’unico cambiamento. E così si è alimentato il caos lungo le strade: chi lascia l’auto davanti ai cassonetti per giornate intere nella speranza che il vigile non passi, chi la lascia in doppia fila e se ne va al lavoro al bar o negozio costringendo chi ha parcheggiato nella fila giusta ad andarlo a chiamare ogni volta per ”liberare” la propria auto.
 
Nel maggio 2003 l’assessore Stefano Galetto assicurava che le agevolazioni erano in arrivo, che erano in fase di studio. Passa un anno, aprile 2004, stessi disagi, stesse proteste. Questa volta ci rivolgiamo al sindaco Vincenzo Zaccheo: ne parlate da tempo, ma quando penserete seriamente all’istituzione degli abbonamenti? «Noi ci abbiamo anche pensato – rispose Zaccheo – ma c’è un problema, l’appalto con la Sis, la società che gestisce i parcometri: nella convenzione stipulata a suo tempo non erano previste tariffe differenziate per residenti e non, quindi ci sarebbe un danno per la società. Comunque noi abbiamo una nuova filosofia dei parcheggi, in centro dovranno essere sotterranei, perché in superficie non c’è più spazio e le auto rovinano le nostre bellissime piazze e i viali. Un parcheggio sottorraneo che avevamo intenzione di realizzare non possiamo farlo per problemi idrogeologici, c’è stato presentato invece un progetto di finanza per i parcheggi sotterranei in via don Morosini. Questa filosofia ci porterà gradualmente alla pedonalizzazione del centro e a non avere problemi di parcheggio».
 
Sono passati oltre tre anni, non c’è l’ombra né dei parcheggi sotterranei né degli abbonamenti, e non c’è più il problema con la Sis. Ma non è finità qui: non c’è traccia neppure dei contenuti del Piano del traffico firmato dall’ingegner Marco Brinati, che prevede: “centro a pagamento, gratis per residenti e in certe fasce orarie, con tariffe differenziate per commercianti, lavoratori, studenti, carico e scarico”. I parcometri ingoiano tutto, ma proprio tutto: non solo le monete, anche le idee, i piani, i progetti. (* Il Messaggero, 03-09-2007)
  1. Cara Monica, simpaticamente tu parli del piano del traffico del 2001… ma sai che dal 1980 pi

  2. Riguardo il problema dei parcheggio, vi consiglieri di leggervi cosa ne pensa l’utente Stevejo sul sito:

    http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=1662

    Riguardo i parcheggi sotterranei (con piazze e giardini soprastanti) secondo me andrebbero fatti alle ex Autolinee (abbattendo quel mostro chiamato Palazzo Pegasol), all’ex Orsal (l’area di fronte la scuola Giovanni Cena), al posto del palazzo a 7 piani del medical pontino su Via Epitaffio…

    ANACLERIO