Medico si suicida lanciandosi dalla finestra

15/08/2013 di
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Un medico si è suicidato lanciandosi dal quarto piano dell’abitazione dei familiari in pieno centro, a Latina in via Montesanto, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria Goretti. Intorno alle 11 di stamani il professionista di 53 anni è uscito sul balcone e si è lanciato nel vuoto.

A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che erano usciti dalla vicina chiesa di Santa Maria Goretti. Sul posto, nel giro di pochi minuti, sono arrivati diversi medici colleghi del suicida, tutti sconvolti per quanto accaduto.

  1. Ero li di passaggio appena è successo tutti pensavamo che era un incidente tra un’auto e una moto visto che lui si è lanciato con un casco integrale in testa ma gli è stato fatale lo stesso..condoglianze ai famigliari..

  2. Il nome è quello indicato da LT, ma per favore, per rispetto di quest’uomo giunto ad un gesto così estremo nel giorno della festa di Maria Assunta in cielo (ferragosto) e del dolore dei familiari, limitatevi a messaggi di cordoglio e solidarietà. RIP

  3. mi mancherai tantissimo… mai avrei pensato ad un epilogo del genere! il tuo solo aprire la bocca per dire le solite cazzate mi cambiava la giornata e mi distraeva da tutti i problemi… addio V.G.!!

  4. Massimo rispetto per la vittima e i familiari,trovo alquanto strano che avesse un casco integrale in testa.

  5. Viva la privatezza (da wikipedia, in italiano).
    Speriamo non fosse quello con cui ho appuntamento a ottobre.

    Si può (semprechè la privatezza lo consenta) sapere almeno che specialità esercitava? Dentista, omeopata, oculista, ortopedico, veterinario…

    Povero cristo comunque, riposa in pace e lenisci il dolore dei tuoi familiari e amici.

  6. R.L. dentista di professione. uno dei più noti a Latina.
    condoglianze alla famiglia.

  7. un emblematico caso di parafilia…………… e credo non di Madonna Assunta in cielo ….. forse…

  8. Ciao doc!!!mi mancherai…quante battute e cavolate dette x distrarmi dal dolore!!!i tuoi sorrisi i tuoi complimenti ai miei occhi e il fatto che mi conoscessi dalla nascita….il tuo urlare chiccaaaaa dallo studio invece di avvicinarti con discrezione in sala d’attesa….mai avrei immaginato questo triste epilogo!!!

  9. Il tuo essere stravagante…il tuo sorriso sempre presente e sempre rassicurante…quanto ci mancherai!!! Guarda i e proteggici sempre da lassù’! Ti voglio bene!

  10. Sig.Mattioli lei saprà bene e forse meglio di noi il significato del termine chei ha usato per definire questa tragedia,io questo termine lo conosco pur non avendo avuto il suo stesso percorso di studio e per questo le domando ,ammesso e non concesso che quello che lei dice posso essere vero ,c’e ‘ bisogno di una conoscenza specifica del soggetto per asserirlo ,o sbaglio ???? Lei questo ragazzo lo conosceva ???? Era stato suo paziente e per questo lei può dirci con estrema certezza che per provare compiacimento questo ragazzo era arrivato al punto da desiderare di saltare da una finestra!!!!! Allora se così fosse ,la invito a tacere per privacy ,se così non fosse la invito doppiamente a tacere per carità cristiana!!!!
    E poi si,siamo Latina una città dove sempre e dico sempre ci si stringe attorno alla famiglia di chi parte per questo viaggio e a prescindere dalla causa.
    Detto questo questo concludo dicendole che i dibattiti scientifici non si svolgono nella camere mortuarie come ha pensato di fare lei oggi,per cui non me ne voglia ma e’ stato incredibilmente fuori luogo.

  11. Per nostalgia: lei pone un problema etico del ‘700 forse anche prima…. lo studio del cadavere. Noi dobbiamo avere il coraggio etico di affrontare problematiche esistenziali dolorose per conoscere, capire, e fare esperienza. L’occhio non vede e il cuore non duole è una logica ipocrita e mafiosa. Occorre andare oltre. Noi dalle poche informazioni che abbiamo (uso del casco alla rovescia) sappiamo di avere di fronte il classico caso emblematico della parafilia: un’intolleranza per le cose “storte”. Insomma una scarsa tolleranza della realtà porta al dolore e per le note leggi biologiche del binario alla saturazione del sistema “dolore” un ulteriore dolore attiva il sistema del “piacere” e così al pensiero di suicidarsi il soggetto non prova “dolore” ma piacere paradossale (cerchi sul web a mio nome “piacere paradossale”) ed allora si cerca quel piacere e la frittata è fatta. Poi se vuole posso aggiungere tanto altro, ma visto che la maggior parte della gente legge “Grand Hotel” e non le enciclopedie certe notizie non circolano e allora? Continua il magico religioso che è un circuito mafioso e ipocrita. Questo è quanto posso aggiungere per comprendere il fenomeno ricordandole il ruolo delle malattie sociali (diabete, ipertensione, psoriasi ecc) che prevalgono a Latina rispetto alla nazione. Le malattie sociali servono per controllare la rabbia del soggetto che potrebbe altrimenti portare al suicidio…………. poi se vuole il dibattito (scientifico) è aperto……..

  12. si puo essere non d accordo, ma non capisco tutti i voti negativi. bah!

  13. @ Mattioli, ci vuole rispetto, anche il tuo è esibizionismo. In questo momento stanno facendo i funerali, sono fuori Latina e a piedi, per quello che non sono li. Non è questo il momento per fare analisi, in parte anche condivisibili.

  14. Sig. Mattioli,si faccia visitare…ma da uno bravo però,può avere tutte le ragioni del mondo,ma venire a fare il professorino con diagnosi publiche senza conoscere realmente i fatti la persona e senza che sopratutto le vengano richieste denota una fortissima voglia di apparire non avendo il minimo rispetto di una famiglia che in questo momento stà soffrendo,a casa mia si chiama sadismo

  15. Premetto che come credo che forse questa non sia la sede giusta… ma credo anche che tra tra qualche giorno del caso non se ne parlerà più… e quindi per Smuovere certe riflessioni questi sono i momenti migliori… infatti noto che ciò che ha scritto il sig. Mattioli ha suscitato comunque reazioni…
    Io mi limito solo e semplicemente a fare la seguente riflessione e domanda aperta….
    Se è vero, come vero che non aveva nessun tipo di preoccupazione economica… se è vero come vero che non aveva nessun tipo di depressione prova né è che sul lavoro era tutto ok, correva e si preparava per maratone… e se è vero come è vero che nessuno l’ha buttato dalla finestra. e se è vero come è vero che non era matto…. allora o chiudiamo il tutto con la classica frase “chissà cosa aveva… chi lo sà….” e poi la vita va avanti… oppure ci deve essere qualcos’altro…
    Ripeto… anche a me l’intervento del sig. Mattioli è sembrato sicuramente “forte”…. e forse anche inopportuno…. ma…. se non fosse stato in quest’occasione quando i non “addetti ai lavori” come me… avrebbero avuto la possibilità di fari accendere una lampadina… Il sig. R.L. lo conoscevo sommariamente…ma di lui mi sono sempre state riportate frasi tipo “ha i soldi per fare una guerra”.. “uno dei migliori professionisti del suo campo…”… “persona squisita…”… E poi…. vengo a sapere che si è suicidato…. cavolo… qualche domanda è ovvio che me la pongo… e ringrazio comunque chi, mettendoci nome e cognome me ne dà l’occasione,,,, Questo è comunque il momento del dolore da parte dei familiari e gli amici stretti… ed il dolore merita comunque e sempre “precedenza”… precedenza anche rispetto alle “opinioni diverse”….
    grazie per l’eventuale attenzione.

  16. Ieri avevo scritto che dopo qualche giorno non se ne sarebbe parlato più… ma forse mi devo correggere… poiché mi è sembrato molto molto strano che la notizia è stata riportata da Latina Oggi a pagina 10 … messa in maniera assolutamente anonima…. e che si trovava solo se la si voleva cercare. La cosa che mi ha destato ancora più stupore è notare che invece in prima pagina grande e grosso c’era la notizia di una giovane morto per un mix di alcol e dorga in prima pagina con tanto di nome e cognome… e che inoltre a pagina 10 la grossa rilevanza era data ad un albero caduto al parco. Ora, non è mia intenzione far nessun tipo di polemica o altro, ma una cosa è certo, se non l’avessi saputo da altre vie, probabilmente leggendo il giornale non mi sarei accorto neanche della notizia… il che passatemi è alquanto strano… e, scrivo questo proprio nel rispetto di colui che ha compiuto il gesto…. A questo punto forse era anche meglio non mettere la notizia… il perché di un gesto tanto assurdo rimane ancora lontano… ed mi domando e vi domando se è gusto che debba essere così…

  17. Il medico aveva scoperto di avere un cancro, la situazione era già compromessa. Probabilmente il gesto è stata una reazione.

  18. sarebbe il caso che il sig. Mattioli si scusasse pubblicamente… e comunque rinnovo anch’io il consiglio di farsi vedere da qualche bravo specialista… non è che uno solo perchè si interessa di psichiatria non può ammalarsi a sua volta!!!

  19. Il suicidio essendo una parafilia comporta uno stato penoso di dolore cronico (para) e l’intolleranza della frustrazione (cancro) è esploso nel gesto distruttivo di liberazione (muoia sansone) attraverso la sensazione di piacere paradossale che comporta il gesto perverso (filia)……. non sopportava convivere la sua dimensione di umano con la realtà…….. un argomento che per un largo strato sociale viene rifiutato all’esame della ragione….. come vedete non se ne può parlare…… se ci fate caso la parafilia si riscontra a diversi livelli (mediatico, politico, religioso ecc.) ed è diffusa…..

  20. Dr Gianluca Mattioli, trovo la Sua affermazione/diagnosi sull’amico collega, non che compagno di viaggio e confidente da oltre 25 anni completamente fuori luogo. In un momento di dolore, rabbia, impotenza come a questo fare delle analisi che pongono il personaggio in una luce deviata lo trovo da parte Sua in opportuna. Se Lei ha piacere di esprimere la Sua opinione lo faccia in sedi più appropriate, lo trovo alquanto deplorevole speculare sul giuramento di Ippocrete e sulle proprie conoscenze dando giudizi mafiosi o Cristian/bigotti alle persone che Le hanno risposto solo perché non sono dei NEUROSCENZIATI. Gradirei che avesse il buon gusto di chiedere scusa ai cari e a tutti coloro hanno avuto sincera amicizia nei confronti di chi adesso non è più con noi.

  21. no ma poi il bello è che censurano il mio perchè gli do dello scemo

  22. tolleranza…. Probabilmente… Insisto… Non sa di aver bisogno di cure… Segua il consiglio che più d’uno le ha rivolto… Si curi… Non le potrà che far bene…

  23. per Benito (che non manca mai) le do la notizia che l’altra mattina ho rilasciato sulla radio una lunga intervista qualificata… durata ben 13 minuti……… auguri (sapeva che i parafiliaci non hanno coscienza di malattia?)

  24. professionista serio, uomo di raro garbo e simpatia.
    Onorata di averti conosciuto….ciao doc….

  25. io credo che i commenti da eliminare/censurare siano solo quelli che sono esclusivamente offensivi E nascosti da un nick.
    Nel momento in cui il commento di qualsiasi natura e contenuto e forma riporta il nome e cognome allora non va cancellato… certo si può non essere d’accordo ed esprimere anche il proprio disappunto, si deve comunque sempre riconoscere il fatto che non “si lancia il sasso e si nasconde la mano”.
    Quindi il commento di Maurizio Cannavo’ lo trovo assolutamente corretto, indipendentemente dal contenuto, ma dal fatto che si pone allo stesso livello di trasparenza di quello di Gianluca Mattioli.
    Grazie
    una cosa è certa …. da pagina 10 di latinaOggi dopo la prima uscita… tutto è sparito… in poche parole a parte un trafiletto niente… niente… è come dire che se un professionista noto si suicida con un caso in testa al contrario…. è tutto normale…. mentre se un ragazzo muore per effetto di alcol e droga è talmente una notizia mai sentita, che merita la prima pagina con nome e cognome… e poi pagine principali dentro il giornale… Con questo voglio solo dire che mentre PURTROPPO, RIPETO PURTROPPO di giovani che fanno questa fine se ne sentono molti… troppi…Di un professionista con casco in testa ed al contrario… per fortuna… un pò meno…
    la mia è l’ultima RiflessionePacata.
    grazie

  26. Sono un’amica di famiglia. Vi prego di non scrivere ulteriori commenti( parafilia, tumore ecc). Tutte queste dissertazioni non riporteranno in vita Roberto e a cosa serve chiedersi perché l’abbia fatto? Per favore rispettate il dolore dei familiari e di chi gli ha voluto bene