Terracina, stabilimenti sequestrati: scoppia la protesta ma si riapre

12/08/2013 di
mare-stabilimento-sequestro-terracina-latina24ore-001

Polizia, vigili urbani e guardia costiera hanno effettuato dei sequestri di stabilimenti sulla spiaggia di Terracina. Su disposizione della Procura sono stati sigillati i quattro tratti di arenile affidati dal Comune ai gestori privati. Emerse irregolarità nel bando per l’affidamento della gestione. L’inchiesta è coordinata dal sostituto Giuseppe Miliano che nei giorni scorsi ha ascoltato alcuni dipendenti del Comune.

Dopo il sequestro è scoppiata la protesta delle persone che avevano regolarmente prenotato un ombrellone negli stabilimenti. Molti si sono riversati in strada urlando e portando sdraio e asciugamani sull’asfalto per protesta. Su Youtube sono stati pubblicati alcuni video.

Immediatamente il sindaco di Terracina ha contattato la Procura. «Appresa la notizia del sequestro preventivo delle quattro aree appartenenti al demanio marittimo del Comune di Terracina date in concessione a privati, immediatamente ci si è attivati e messi in contatto con la Procura della Repubblica di Latina, alla quale è stato chiesto un incontro urgente per spiegare alcuni passaggi che avevano giustificato l’emissione del provvedimento». Lo dichiara il sindaco di Terracina, Nicola Procaccini. «Sono stati chiariti tutti i punti contenuti nel decreto di sequestro, in particolare è stata comunicata l’avvenuta registrazione dell’estensione in metratura dei titoli concessori da parte degli uffici comunali, che adesso ricomprendono interamente l’area attualmente occupata dalle attrezzature balneari – prosegue – Pertanto, avendo trovato grande disponibilità e attenzione da parte del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, è stato possibile già da subito permettere ai bagnanti l’uso delle attrezzature balneari, risolvendo anche i problemi di ordine pubblico, che inevitabilmente stavano manifestandosi». «Ringrazio Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia Costiera per il puntuale servizio d’ordine svolto questa mattina – conclude – Nella giornata di domani verranno fornite tutte le necessarie informazioni utili agli organi d’informazione, ai cittadini e ai turisti».

I motivi del sequestro: indagato un funzionario del Comune.In un comunicato stampa la Questura di Latina illustra alcuni dettagli dell’operazione. “Il sequestro – si legge in una nota – si è reso necessario in quanto è stato accertato, che le strutture allestite in dette spiagge in parte si estendevano su metrature estranee alla concessione demaniale, in parte erano totalmente difformi dalle finalità gestionali, in parte non risultavano in alcun modo autorizzate. Il medesimo contesto operativo ed investigativo ha visto coinvolto, per abuso d’ufficio, un funzionario del Comune, atteso che le risultanze investigative hanno fatto emergere irregolarità nell’iter procedurale della gara d’appalto e nel rilascio dei titoli concessori.

L’operazione ha interessato una superficie totale di arenile di oltre 20.000 mq sulle quali sono state sequestrate, oltre ai tradizionali arredi da spiaggia, quali lettini ed ombrelloni, anche e soprattutto strutture ricettive e di intrattenimento, come discoteca, bar, campi di calcetto, zona massaggi ecc. Al fine di tutelare i terzi fruitori, inconsapevoli di tale situazione di illiceità, tra cui bambini e disabili, l’A.G. procedente ha concesso l’utilizzo degli ombrelloni sequestrati, ferma restando l’attività conservativa di quanto non conforme alle vigenti normative. L‘attività investigativa in corso prevede l’accertamento di ulteriori responsabilità nell’intera vicenda che ha comportato, necessariamente, lo svolgimento dell’ operazione di polizia”.

I VIDEO AMATORIALI:

(Video Terracina Blog)

(Video Roma H24)

  1. Dove ci sono gli appalti, c’è sempre odore di bruciato. Mi auguro che il tutto non finisce in bolla di sapone altrimenti i mancati incassi li farei pagare al giudice.