MONTE SAN BIAGIO, ARRESTATO UN PIROMANE
Questa mattina all’alba gli uomini del
Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del
Comando provinciale di Latina hanno arrestato un pastore di 53
anni, G. Di G., originario di Monte San Biagio, sorpreso ad
appiccare un incendio con un ordigno rudimentale in località
Sugherete di San Vito, nel Comune di Monte San Biagio (Latina).
Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del
Comando provinciale di Latina hanno arrestato un pastore di 53
anni, G. Di G., originario di Monte San Biagio, sorpreso ad
appiccare un incendio con un ordigno rudimentale in località
Sugherete di San Vito, nel Comune di Monte San Biagio (Latina).
È stato denunciato invece a piede libero per favoreggiamento A.
M., di 38 anni, in quanto conducente dell’automezzo con il quale
i due si erano recati sul posto per appiccare le fiamme,
prontamente spente grazie all’azione del personale della
Forestale.
Su G. Di G. grava un’imputazione per incendio boschivo doloso e
per fabbricazione e detenzione di ordigni incendiari, essendo
stato trovato in possesso, nel corso dell’arresto, di una sacca
contenente ben 17 inneschi pronti a essere utilizzati con
effetti disastrosi per la pubblica incolumità e per il
patrimonio forestale.
L’uomo era stato già denunciato a piede libero all’autorità
giudiziaria, 15 giorni fa, dopo una lunga e intensa attività
investigativa da parte del Corpo forestale dello Stato di
Latina.
Con l’arresto di questa mattina salgono così a tre,
dall’inizio dell’anno, i pastori arrestati in provincia di
Latina e la matrice motivazionale della pastorizia si conferma
come la principale causa degli incendi boschivi nella provincia
pontina che in questa stagione ha visto divampare più di 150
roghi con una superficie boscata percorsa dal fuoco di 2000
ettari. Proprio per questo il catasto delle aree percorse dal
fuoco si conferma strumento di estrema utilità in quanto può
consentire di attivare il successivo divieto di pascolo nelle
zone di vegetazione distrutte dalle fiamme.
dall’inizio dell’anno, i pastori arrestati in provincia di
Latina e la matrice motivazionale della pastorizia si conferma
come la principale causa degli incendi boschivi nella provincia
pontina che in questa stagione ha visto divampare più di 150
roghi con una superficie boscata percorsa dal fuoco di 2000
ettari. Proprio per questo il catasto delle aree percorse dal
fuoco si conferma strumento di estrema utilità in quanto può
consentire di attivare il successivo divieto di pascolo nelle
zone di vegetazione distrutte dalle fiamme.
Se gli piace il fuoco……..!