INDULTO, RISCHIO RISULTATI VANIFICATI SENZA RIFORME

09/08/2007 di
«L’indulto varato un anno fa dal Parlamento (con una maggioranza abbondantemente superiore ai 2/3 richiesti, è opportuno ricordarlo a chi ancora oggi vorrebbe imputarne la potestà esclusivamente al ministro della Giustizia Clemente Mastella) era un provvedimento inevitabile per il grave sovraffollamento dei penitenziari nazionali e liguri, in particolare, ma oggi rischia di essere vanificato dalla mancata approvazione di alcune riforme fondamentali per la giustizia proprio da parte delle Camere parlamentari e dalla scarsità di risorse destinate al settore penitenziario».

 
Lo dichiarano Giovanni Battista De Blasis e Maurizio Somma, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario regionale del Lazio del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, Sappe, l’organizzazione più rappresentativa del personale con 12mila iscritti, commentando i dati relativi alla situazione penitenziaria ad un anno dall’approvazione dell’indulto.
 
«A livello nazionale -proseguono De Blasis e Somma- i soggetti usciti dalle patrie galere per effetto dell’indulto sono stati 26.632. Dai penitenziari del Lazio sono stati scarcerati 2.582 detenuti (1.572 italiani e 1.010 stranieri): 181 da Cassino, 219 da Frosinone, 53 da Latina 133 da Velletri, 334 da Civitavecchia, 248 da Viterbo, 870 da Rebibbia Nuovo Complesso, 188 da Regina Coeli, 25 da Rieti, 208 dal reparto femminile di Rebibbia, 11 da Paliano e 115 dalla casa di reclusione di Rebibbia. Rientrati in carcere dopo aver beneficiato dell’indulto sono stati ad oggi 5.699 persone (5.553 uomini e 146 donne) e di questi 584 nel Lazio (557 uomini e 27 donne)».
 
«Purtroppo -sottolineano gli esponenti del Sappe- la mancata programmazione da parte di Governo e Parlamento di interventi strutturali per il sistema carcere, chiesti anche dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, contestualmente all’approvazione dell’indulto ha vanificato in pochi mesi gli effetti di questo atto di clemenza. Oggi i penitenziari si stanno nuovamente affollando. La capienza nazionale regolamentare di circa 43mila posti è
stata ampiamente superata, con circa 45mila detenuti attualmente presenti. E quella laziale è al limite, con 4.648 posti a disposizione e 4.489 detenuti presenti. Pensare che a pochi mesi dall’approvazione dell’indulto il numero dei detenuti si era drasticamente ridotto».
  1. Io se fossi stato in Parlamento avrei votato a favore dell’indulto. L’ho sempre sostenuto sin da quando se ne parlava, sia durante la discussione in Parlamento, sia dopo. Ho sempre detto che

  2. L’indulto e’ stata solo una beffa , …con la scusa dell’appello del Papa ,…con la scusa del sovraffollamento
    ,…con la scusa del perdono , [b]sono stati favoriti i delinquenti dai colletti bianchi , coloro che sono stati condannati per reati di natura finanziaria , BANCAROTTIERI E FURBETTI DEL QUARTIERINO !!![/b]

    …A pagare duramente le conseguenze dell’indulto ,sono stati gli onesti cittadini e i poveri disgraziati fatti uscire senza prevedere alcuna forma di recupero , tant’e’ che sono subito rientrati .

    [b]BASTA CON LA POLITICA DELLE CASTE , TUTTI IN PIAZZA L’8 SETTEMBRE PER IL V-DAY http://www.beppegrillo.it [/b]

  3. … dimentichi l’85% dei reati inpuniti…queli mi preoccupano. Ce lo insegna quell’animale che aveva a ucciso a Genova.. ed ora ha ucciso a Sanremo.. lui non ha usufruito dell’indulto – per il quale occorrerebbe un discorso ancora pi