Edilizia, l’83% delle aziende lavora in nero

05/06/2013 di
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«Imprese e lavoratori in nero: l’83,2% delle aziende edili del Lazio ed il 54,1% dei lavoratori non sono registrati presso le Casse edili del territorio, che in altri termini significa un fronte enorme di irregolarità contrattuale. Queste le sconcertanti cifre emerse da una verifica effettuata dalla Feneal Uil Lazio, mettendo a confronto il numero di imprese e lavoratori iscritti all’Inail, secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’Istituto, e il numero di imprese e lavoratori iscritti alle Casse edili delle 5 province. Irregolarità contrattuale per i lavoratori dell’edilizia vuol dire dover rinunciare al sistema di prestazioni economiche ed assistenziali previste dalla contrattazione collettiva, erogate dagli enti bilaterali di settore. Irregolarità contrattuale per le imprese di costruzione dovrebbe equivalere al divieto di operare in appalto e subappalto in lavori pubblici e privati, per partecipare ai quali la norma impone loro la regolarità dei versamenti, per il personale dipendente, all’Inps, all’Inail e alla Cassa edile. Regolarità certificata dal Durc, il documento unico di regolarità contributiva. È tutta nei numeri la destrutturazione del settore, che la crisi sta alimentando a dismisura. Dal 2008, primo anno di recessione, al 2012 le costruzioni del Lazio hanno perso quasi 40mila posti di lavoro. Oltre 3mila le imprese che hanno cessato l’attività.

Nel quinquennio la cassa integrazione, che ha coinvolto la totalità degli impianti industriali, è cresciuta del 562,4%, con picchi del 700 per cento nella provincia di Roma e del 792,3 per cento nella provincia di Latina. Nere le previsioni per il 2013, in sofferenza in tutti i comparti: cemento, calce e gesso, laterizi e manufatti in cemento, prefabbricati, legno. Unica eccezione i lapidei, la cui tenuta è però data dalla vocazione alle esportazioni. Per arginare il dilagante fenomeno della irregolarità contrattuale e la destrutturazione del settore, la Feneal Uil del Lazio organizza un convegno, che vedrà la partecipazione delle principali associazioni datoriali territoriali, teso ad illustrare proposte e ad individuare soluzioni per l’efficientamento degli enti bilaterali – Cassa edile, ente scuola e Cpt, rispettivamente preposti alla previdenza ed assistenza, alla formazione e alla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro – soggetti di primaria rilevanza per il contenimento degli effetti recessivi». I dati sono diffusi dalla Feneal Uil di Roma.

«Siamo molto preoccupati, la crisi sta esasperando i fenomeni di elusione contributiva e fiscale e le irregolarità contrattuali. Occorre affinare la governance degli enti bilaterali, da sempre sistema centrale di garanzia per l’edilizia, per fare fronte a questa drammatica congiuntura – dichiara Francesco Palese, Segretario Generale della Feneal Uil Lazio – L’iniziativa vuole essere l’occasione per illustrare alcune nostre proposte agli altri sindacati di categoria e alle associazioni datoriali, e per condividere con loro soluzioni mirate a rafforzare formazione, assistenza, prestazioni e sicurezza in relazione al momento storico che ci troviamo ad affrontare».