25 aprile, Cisterna premia i reduci della guerra

25/04/2013 di
Palazzo_Caetani

Avrà luogo oggi, 25 aprile, giorno della festa della Liberazione dal regime nazifascista, l’edizione speciale del Premio Cisterna, intitolata proprio “nel giorno della Liberazione”, che si terrà nel cortile di palazzo Caetani.

Un’edizione particolare perché tra i vincitori del premio ci sono 3 reduci della Seconda guerra mondiale, internati militari e la prima vittima della guerra a Cisterna, durante il famoso bombardamento che rase al suolo la città.

Si tratta di Arturo Cirilli, Attilio Mancini, Serafino Beltrami, Umberto Martini. Il primo è stato maestro elementare, che ha svolto durante il conflitto il ruolo di ufficiale dei bersaglieri. “Durante la seconda guerra mondiale – si legge in una nota – venne fatto prigioniero e portato nei campi di concentramento in Germania. Si salvò perché, avendo imparato rapidamente i fondamenti della lingua tedesca, si propose per i lavori agricoli venendo così affidato ai gestori di una fattoria presso i quali rimase fino alla fine della guerra”.

Mancini, invece, è stato un militare inviato sul fronte greco. “Il 9 settembre del 1943 – continua la nota – fu catturato dalle truppe tedesche ed internato. Venne quindi recluso in vari campi di concentramento prima in Polonia e poi in Germania. Durante la prigionia, i tedeschi lo impiegarono in una industria tedesca che produceva sommergibili e carri armati. È stato liberato nel 1945 dalle truppe alleate”.

Serafino Beltrami fu soldato di leva nell’artiglieria corazzata. Deceduto lo scorso 6 aprile, fu fatto prigioniero dai tedeschi che lo internarono. Fu liberato nel 1945 dagli inglesi che lo portarono nel campo di smistamento di Hannover. Tutti e tre questi reduci sono stati insigniti dal Presidente della Repubblica della “Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti”.

Umberto Martini, infine, fu la prima vittima del bombardamento cisternese durante la seconda guerra mondiale. Per salvare la figlia di due anni dalle bombe degli aerei, Umberto si è gettato sul corpo della fanciulla ma è stato colpito dalle schegge della prima bomba lanciata sulla città. Dopo due giorni di agonia è morto.

  1. oggi e’ la festa della liberazione ……..ma da cosa? dai tedeschi ,dai fascisti?
    i primi ancora ci tengono prigionieri di una assurda moneta chiamasi EURO
    ed i secondi ancora ci opprimono ,grazie al PD che vuole un gov. di larghe intese.

  2. Buon San Marco a tutti.soprattutto ai nostri Marò abbandonati da una manica di traditori…

  3. ma cosa si festeggia oggi?
    un popolo stremato ridotto alla fame da una classe dirigente che pensa piu’ agli interessi delle grosse aziende e banche ,e l’orgoglio italiano dove e’ finito?
    I nostri maro’ sono stati riconsegnati da un vile uomo occhialuto di bocconiana istruzione ad una vile rinnegata italiana che si sposo’ chissa’ per quali interessi un ricco politico indiano .
    IO mi domando se questi animali indiani facessero del male ai nostri maro’,noi cosa dovremmo fare a tutti gl’immigrati di questo paese incivile