SMANTELLATO UN GIRO DI USURA NEL LAZIO, VITTIMA UN IMPRENDITORE DI TERRACINA

10/08/2010 di

Con l’esecuzione stamani a Roma e nell’isola di Pantelleria di tre ordinanze di custodia cautelare e diverse perquisizioni, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno chiuso un’indagine antiusura che nel complesso ha portato all’arresto di 10 persone per usura e abusivo esercizio di attività creditizia per un giro di 15 milioni di euro.

Le ordinanze, emesse dal Gip presso il Tribunale di Roma Simonetta D’Alessandro su richiesta del Sostituto Procuratore Simona Marazza, scaturiscono dagli ulteriori sviluppi investigativi emersi dalle indagini, avviate dai carabinieri nel mese di agosto 2009, sulla recrudescenza del fenomeno usurario che aveva fortemente «condizionato» l’economia dell’area agro-pontina.

Le informazioni raccolte sul vasto giro di usura che attanagliava un imprenditore edile di Terracina hanno consentito la ricostruzione delle complesse operazioni finanziarie in cui era stata coinvolta la vittima. Già lo scorso giugno 7 persone furono arrestate. Gli «aguzzini», erano quasi tutti imprenditori, titolari di importanti esercizi commerciali e di imprese affermate. I carabinieri hanno accertato che la vittima ha dovuto sborsare, solo per l’acquisto di effetti cambiari, cinquecentomila euro. Con i tre arresti i carabinieri della Sezione Antiusura del Nucleo Investigativo di Roma hanno chiuso i «conti» anche con gli usurai della Capitale che avevano vessato l’imprenditore inducendolo a rivolgersi anche ad altre persone per ulteriori prestiti per far fronte, negli anni, ai pagamenti degli ingenti interessi aumentati in maniera esponenziale.