CHIAIA DI LUNA, A PONZA CONTO ALLA ROVESCIA PER LA RIAPERTURA

09/08/2010 di

Dopo la riapertura dei pontili c’è attesa a Ponza per la definitiva e ufficiale riapertura del tunnel che conduce alla splendida e tormentata baia di Chiaia di Luna.
Domani è previsto il collaudo della falesia che sovrasta la spiaggia: oltre 100 metri di parete tufacea, friabile e instabile, che negli ultimi quindici anni ha richiesto ripetuti interventi di consolidamento e la posa di reti di protezione su tutta la sua superficie.

Sarà necassario il placet di ingegneri ed esperti della Regione Lazio e della Protezione civile per riaprire la spiaggia. Poi il via libera ufficiale ai bagnanti, nella stessa giornata o al massimo per la mattinata di mercoledì. Verrà così restituita all’isola una delle aree più suggestive, una baia interdetta ormai dal 2008 per la sua pericolosità.

Il tunnel di epoca romana che collega ancora oggi – dopo circa 2 mila anni – il Porto di Ponza con l’approdo dedicato alla Dea Luna (che invece risaliva alla prima colonizzazione greca) è un passaggio nella montagna lungo circa 168 metri e largo tra 2,20 e 4 metri. In lieve pendenza è areato da ampi lucernai e per lo più rivestito da muri di contenimento in opus reticolatum: «Abbiamo lavorato mesi per salvarli» sottolinea la soprintendente Zarattini.
«Gli antichi romani – spiega la dettagliata guida agli itinerari realizzata online dal sito «il Faro di Ponza» – lo scavarono nella parete tufacea, assecondando la tortuosità della roccia per evitarne le vene più dure».

Nel maggio 2009, una petizione firmata da centinaia di isolani era stata inviata al ministro dei beni culturali, Sandro Bondi, all’allora presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e a quello della Provincia di Latina, Armando Cusani. «È mai possibile – chiedevano gli abitanti – che ogni anno, a Ponza, si debba vivere nel dubbio amletico se Chiaia di Luna apra o meno?». Finalmente sono stati accontentati: dopo 4 anni di lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, il cantiere è chiuso.

Per riaprire il tunnel si è lavorato anche di notte. Operai, pale meccaniche e ingegneri hanno faticato per lunghi mesi per rispettare la promessa di restituire ai turisti il tunnel romano e la baia. La galleria romana esce sulla «spiaggia negata»: circondata e protetta dalle alte scogliere di tufo, Chiaia di Luna conserva fondali meravigliosi, con un mare azzurro limpido. Sulla scogliera c’è anche una necropoli di età romana con tombe a camera scavate nella roccia; davanti a queste pareti, i Greci avevano realizzato un porto al riparo dai venti.