REGIONE, MOSCARDELLI: DALLA POLVERINI NESSUNA NOVITA’

07/08/2010 di

“L’assestamento di bilancio proposto dalla giunta regionale del Lazio all’approvazione del Consiglio presenta molti punti di criticità ma soprattutto non si vede il preannunciato cambio di passo per agevolare le fasce più disagiate e in difficoltà”. È quanto dichiara Claudio Moscardelli, vice capogruppo del Pd alla Regione Lazio nel suo intervento in Consiglio Regionale.

“In primo luogo sul piano casa, che è quello che va incontro alle fasce più svantaggiate della popolazione: a chi ha bisogno di una casa a totale carico dello Stato, di una casa in cooperativa o a canone sostenibile si opera un taglio di oltre 20 milioni di euro. Ciò costituisce un danno e colpisce una serie di programmi già avviati che avrebbero garantito un flusso costante di risorse proprio su un tema sensibile come quello della casa. Sul tema della casa, questo non è l’unico taglio, ne sono stati effettuati altri come quello di 5 milioni sul fondo della solidarietà mutui, 1 milione e mezzo sul fondo speciale di garanzie per la casa, 2 milioni e mezzo sul programma straordinario di manutenzione e abbattimento di barriere architettoniche. Sull’urbanistica, inoltre, è stato effettuato un taglio di 1 milione di euro sulla legge per la riqualificazione delle aree urbane affette da degrado da abusivismo, che impedirà la realizzazione di progetti già presentati. Ci sono poi una serie di tagli che riguardano il patto anticrisi. Al termine della scorsa legislatura il centrosinistra ha approvato la finanziaria 2009 che tra le altre misure conteneva un pacchetto anticrisi, concertato e sottoscritto dalle parti sociali, a fronte dell’azione del Governo nazionale tutta tesa a rilanciare una sorta di ottimismo nel Paese sostenendo che la crisi non riguardava l’Italia. L’attuale governo regionale, invece, innanzi ad una conclamata crisi economica internazionale che investe anche il nostro Paese, caratterizza la propria azione politica attraverso tagli che riguardano il fondo per il sostegno alle imprese (5 milioni di euro), il reddito minimo garantito (15 milioni), il fondo solidarietà mutui (5 milioni di euro).

In sostanza colpisce sistematicamente proprio le fasce sociali più deboli della popolazione ed i cittadini che sono in maggiore difficoltà. Il centrosinistra nel corso degli ultimi 5 anni, nell’ambito della sanità, ha cercato di riequilibrare non solo l’offerta di servizi sanitari del Lazio, ma anche di spostare le risorse che erano prima concentrate sull’offerta di servizi ospedalieri a quelli sul territorio. Nella proposta della Giunta si tagliano 109 milioni di euro alle aziende sanitarie per i livelli di assistenza distrettuale, ciò rappresenta un passo indietro che fa il paio con l’istituzione delle macroaree che determinano un ritorno ad una sanità concentrata solo su Roma e quindi ad una penalizzazione delle Provincie. Preoccupante anche il taglio sulle infrastrutture con 15 milioni di euro in meno sulla grande viabilità e 9 milioni di euro in meno sulla viabilità regionale, nonostante dei vi siano dei programmi in corso per realizzazioni di importanti infrastrutture che servono da sostegno ai territori del Lazio.Si fa un’operazione di demagogia sui risparmi, ma il primo provvedimento adottato è stato quello di nominare una Giunta per la maggior parte composta da Assessori esterni al Consiglio.

Questo governo con i suoi primi atti, dai decreti sulla sanità all’assestamento di bilancio, mostra da una parte la sua inadeguatezza, dall’altra di non avere la capacità di affrontare i veri problemi dei cittadini del Lazio. Definirei l’assestamento di questo governo regionale un patto per la crisi e non anticrisi.”