AI DOMICILIARI L’INGEGNERE ACCUSATO DI AVER TOCCATO UNA RAGAZZINA

03/08/2010 di

Non l’ho toccata neanche, e poi non avevo gli occhiali da vista, il mare era mosso e non vedevo quasi nulla”. Si è giustificato così l’ingegnere napoletano arrestato con l’accusa di aver molestato una ragazzina di 13 anni sulla spiaggia di Serapo, a Gaeta. G.M., 33 anni, in vacanza con i familiari, è comparso oggi davanti al gip Cosentino che gli ha concesso gli arresti domiciliari. L’ingegnere avrebbe avvicinato la ragazzina mentre si faceva il bagno con le amiche, iniziando a toccarla in acqua.

La ragazzina, imbarazzatissima, avrebbe cercato di allontanarsi. Tornata a riva con le sue compagne, la tredicenne, scoppiando in lacrime, ha riferito l’accaduto alla madre, che era sotto l’ombrellone. La donna, dopo aver avvertito uno degli addetti alla sicurezza dello stabilimento balneare, ha telefonato subito dopo ai carabinieri della Compagnia di Gaeta. I militari, sopraggiunti pochi minuti sulla spiaggia di Serapo, hanno , individuato il 33enne lo hanno bloccato e arrestato sotto l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una minore di 14 anni.

L’uomo, sottratto all’ira di altri bagnanti, accorsi alle grida della ragazzina e dei suoi familiari, è stato trasferito più tardi presso la casa circondariale di Latina, ora però è tornato a casa.