POLVERINI: LAZIO SECONDO IN ITALIA PER PRODUZIONE ED EXPORT DI FARMACI

30/07/2010 di

«Il Lazio è la seconda Regione in Italia per produzione ed esportazione di farmaci in Italia. Per questo dobbiamo unire alla sostenibilità della spesa per medicinali nella Regione, anche l’accesso alle terapie e all’innovazione». Lo ha ricordato oggi a Roma il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presentando un protocollo d’intesa siglato con Farmindustria proprio con questi obiettivi.

Il Lazio, con 47 siti produttivi o di ricerca «è inoltre la seconda Regione per numero di addetti nella farmaceutica: ben 15 mila, di cui 1.000 nella ricerca nei 15 centri di R&S esistenti sul territorio, oltre ai 5 mila dell’indotto. Nel 2009 sono stati investiti 270 milioni di euro in ricerca e sviluppo, pari al 25% del totale investito dalle industrie farmaceutiche presenti sul territorio. La farmaceutica è inoltre al primo posto nella Regione per esportazioni con una percentuale pari al 29% sul totale, che per Latina e Frosinone aumenta al 60 e al 40%. E tra il 1999 e il 2009 il settore ha determinato il 90% della crescita dell’export regionale». L’altro lato della medaglia è la spesa farmaceutica ‘fuori controllò della Regione: «Un miliardo e 945 milioni di euro nel 2009, di cui un miliardo e 387 per la convenzionata e 558 per l’ospedaliera».

PATTO CON FARMINDUSTRIA – Un tavolo di confronto permanente per definire ipotesi di collaborazione per la ricerca di soluzioni per favorire la sostenibilità della spesa farmaceutica e sanitaria nel rispetto dell’appropriatezza terapeutica e dell’accesso all’innovazione; un lavoro congiunto per studiare e implementare strumenti gestionali-organizzativi rivolti alla logistica coinvolgendo eventualmente altre associazioni di settore o delle Confindustrie territoriali; iniziative per attrarre investimenti nella regione anche collegati all’indotto. È quanto prevede il protocollo di intesa tra la Regione Lazio e Farmindustria siglato stamattina dal presidente nazionale dei farmaceutici Sergio Dompè e dalla governatrice Renata Polverini che ha sottolineato come il Lazio «è la prima Regione in Italia ad intraprendere questo percorso». Il protocollo di collaborazione con Farmindustria, ha spiegato Polverini, «agisce su due temi importanti: il primo è legato alla spesa farmaceutica e al recupero degli sprechi, mantenendo al centro la salute delle persone, in un settore in cui i dati a nostra disposizione ci dicono che questi sono tanti. Il secondo – ha spiegato ancora – parte dal fatto che nella Regione Lazio ci sono importanti gruppi nazionali e internazionali e quindi abbiamo il dovere di sostenerli e di creare le condizioni perchè ci possono essere nuovi insediamenti industriali». Soddisfatto anche Dompè: «È il primo accordo per il quale siamo partner e non solo fornitori. La farmaceutica è il cuore dell’economia della conoscenza e il Lazio può attrarre ingenti investimenti» perchè «abbiamo a disposizione i migliori modelli per coniugare valori industriali, valori scientifici e cura dei pazienti». Dompè ha spiegato di avere espresso al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani la volontà di avviare ulteriori collaborazioni sul modello di quella laziale. Polverini e Dompè hanno fornito alcuni dati per sottolineare il peso del settore nel tessuto economico regionale: il Lazio è la seconda Regione per numero di addetti farmaceutici: sono 15 mila di cui mille nel settore ricerca, oltre ai 5 mila dell’indotto. Latina e Roma sono tra i primi poli in Italia e il settore è rispettivamente il primo e il secondo per valore della produzione. La farmaceutica è inoltre al primo posto nella Regione per esportazioni con un 29% sul totale (60% a Latina e 40% a Frosinone) e tra il 1999 e il 2009 ha determinato il 90% della crescita dell’export regionale.

  1. IL LAZIO (ANZI IL COMPRENSORIO LATINA-POMEZIA) DA TRENTCINQUEANNI E’ IL SECONDO POLO CHIMICO-FARMACEUTICO IN ITALIA (GRAZIE ALLA CASSA DEL MEZZOGIORNO)…..
    …MA ORA (10 ANNI) CI SIETE VOI “NUOVA CLASSE POLITICA” E I RISULTATI SI VEDONO… CHIUDONO, CASSA INTEGRAZIONE (SOLDI PUBBLICI), VENDONO (PRECARIATO), QUANTO DURERA’?

    POCHI ANNI, TRA 5-10 NON RIMARRA’ NIENTE, TUTTI ALL’EST E IN CINA: NON SAREBBE MEGLIO ESPORTARE QUESTA CLASSE SINDACALE-POLITICA?