NUCLEARE, SAGLIA: NEL 2014 LAVORI PER NUOVI IMPIANTI

27/07/2010 di

«Entro marzo 2013 si porteranno a compimento gli adempimenti legislativi, per iniziare il 2014 con la realizzazione dei primi impianti». Così il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia parla, nel corso della presentazione del Forum nucleare italiano, del ritorno alla produzione di energia elettrica dall’atomo.


«Parlare di nucleare in Italia – aggiunge Saglia – è una scelta che guarda al futuro per dare risposte al problema energetico alle nuove generazioni: il primo chilowattore prodotto in Italia sarà nel 2019». Secondo il sottosegretario «questo significa entrare in un percorso di un sistema: è un’occasione industriale e siamo convinti che l’Italia abbia bisogno di questa opzione».

Prima di arrivare al nucleare, prosegue Saglia, ci sono ancora «19 provvedimenti che il governo deve assumere a livello legislativo, incluso quello per l’Agenzia per la sicurezza nucleare». A proposito dei siti per la costruzione delle centrali, dice il sottosegretario, ci sarà «un percorso preciso: i siti saranno proposti dagli operatori al governo e certificati dall’Agenzia. Ma è ovvio che c’è una mappatura. Dopodichè – osserva – il governo cercherà un’intesa con la Regione» all’interno di un «percorso sicuramente complesso, ma che ci dà certezza degli investimenti». Latina è tra i siti papabili per una delle nuove centrali.

IL PROGETTO – Il nucleare «serve al rilancio del sistema economico, di quello tecnologico e serve ad abbassare il costo delle bollette». Lo sostiene, a margine del Forum nucleare italiano, l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. «Noi proponiamo quattro reattori Epr – dice l’ad riferendosi alle tipologie delle centrali nucleari- la metà del programma italiano». Gli impianti che verranno costruiti saranno «di terza generazione avanzata» perchè «la quarta ancora non c’è e non possiamo aspettare». Quanto al Forum nucleare italiano, poi, sostiene Conti, questo ha il merito «di togliere di mezzo l’ideologia e far approdare il dibattito su un piano tecnico-scientifico».

ZARATTI (SEL): NON SERVE FORUM MA SOLUZIONE A SMALTIMENTO SCORIE – «Il Forum Nucleare presieduto da Chicco testa, che vede tra i suoi associati i maggiori gruppi industriali interessati allo sviluppo del nucleare per mero interesse economico, costituisce l’ennesimo episodio della tragica farsa che i sostenitori dell’atomo stanno inscenando ormai da tempo. È farsesca infatti l’assoluta assenza o erroneità dei dati pseudoscientifici addotti a sostegno del ritorno al nucleare in Italia, ma è tragica la possibilità che questi signori portino indietro il nostro paese di anni, rinunciando al futuro delle energie rinnovabili, le uniche energie efficaci e sostenibili in grado di risolvere il problema energetico, in Italia e nel mondo». Lo afferma in una nota Filiberto Zaratti, consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola alla Regione Lazio. «Il Forum Nucleare – afferma Zaratti – si allinea al Governo di centrodestra, il quale non crede nelle fonti rinnovabili e nei nuovi modelli di generazione distribuita, sui quali si sta orientando tutto il mondo, e si associa ai lobbisti internazionali che vogliono favorire la produzione d’energia da parte di pochi grandi soggetti monopolisti. Un’energia rischiosa, dannosa e costosa che non risolverebbe nessun problema energetico o occupazionale e costituirebbe, non esistendo alcuna certezza di sicurezza, una tremenda spada di Damocle appesa sui cittadini». «In Italia – prosegue Zaratti – non abbiamo bisogno di forum per il nucleare, piuttosto occorrerebbe d’urgenza un forum di veri scienziati per trovare una soluzione al problema delle scorie, che a trent’anni dalla fine della triste avventura nucleare, che poggi si vorrebbe scelleratamente far ripartire, nessun governo è mai riuscito a risolvere ottenendo un deferimento dalla corte Giustizia Europea. Solo nel Lazio la situazione è gravissima: il 60% dei 51mila metri cubi di rifiuti nazionali sono stoccati in siti sul territorio di Roma e del Lazio: a Latina, nella centrale del Garigliano (al confine con la Campania), e al deposito della Casaccia di Roma». «Risibili infine – conclude Zaratti – alcune dichiarazioni secondo le quali il nucleare è necessario perché se le rinnovabili avanzano, le fonti fossili non retrocedono, come se l’utilizzo del petrolio fosse un fenomeno immanente e intangibile cui bisogna rassegnarsi: non invece non ci rassegniamo e vogliamo superare l’uso delle fonti fossili con le energie rinnovabili, come i fatti e gli studi ormai dimostrano in modo inequivocabile».

  1. http://www.corriere.it

    Un articolo del New York Times su uno studio americano.
    Il solare costa meno del nucleare
    Il sorpasso al prezzo di 0,16 dollari a chilowattora. L’energia atomica coster

  2. Per poter generare l’energia che occorre all’Italia con il solare, dovremmo formare un tutto vasto quanto l’intera penisola. E durante le otto ore di luce e se non piove avremmo tutta l’energia che ci occorre. Adesso invece di spare a zero, citare fonti giornalistiche che esprimono opinioni contrarie al nucleare, ma non vengono citate le eventuali risposte, sarebbe opportuno che gli ANTI incomicciassero a pensare cosa serve a l’Italia e a Latina. Disboschiamo il Parco del Circeo e facciamo un grande campo fotovoltaico, Torre Paola

  3. Per PRIMA cosa bisognerebbe pensare a ridurre il fabbisogno energetico.
    Poi servirebbe che i PRO dessero la disponibbilit

  4. Per PRIMA cosa bisognerebbe pensare a ridurre il fabbisogno energetico.
    Poi servirebbe che i PRO dessero la disponibbilit

  5. ..forse si potrebbe iniziare installando pannelli fotovoltaici su tutti ma proprio tutti gli edifici residenziali e non.. ottimizzando quello che si ha la fortuna di avere, il sole!

  6. Ovviamente non sono contrario al solare, magari potesse coprire il nostro fabbisogno. Io mi riferivo solamente ai costi d’installazione.