NUOVI REATTORI NELLE EX CENTRALI NUCLEARI, LATINA IN POLE POSITION
Mentre l’elettricità italiana è di nuovo sotto pressione, con i consumi che segnano nuovi record spinti dai condizionatori che fronteggiano la calura, il governo promette di recuperare i ritardi accumulati dal piano di ritorno al nucleare. Se ne fa interprete Stefano Saglia, il sottosegretario allo Sviluppo che regge il ministero ancora senza titolare. È vero che l’Agenzia per la sicurezza nucleare, snodo normativo e garante della riuscita dell’operazione, è in ritardo di quasi un anno. Ma il suo statuto è stato finalmente varato, anche se solo pochi giorni fa, e la struttura sarà pronta ai primi atti operativi «entro l’estate» garantisce Saglia.
Nel frattempo Saglia alza un po’ il velo sulla delicata questione dei siti da dichiarare “idonei” (ma la scelta materiale dovranno farla gli operatori). Visto che il paese «nel frattempo non è cambiato geologicamente o geograficamente» in pole position rimangono i luoghi delle centrali nucleari chiuse dopo il referendum del 1987: Trino Vercellese, Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta). Ma nella lista rientra anche il sito laziale di Montalto di Castro (Viterbo), già candidato a ospitare una centrale nucleare prima che l’Italia dicesse addio all’atomo.
Le centrali – spiega Saglia in un’intervista radiofonica – saranno preferibilmente piazzate sulla costa del mare invece di lambire i fiumi, che nel frattempo si sono fatti più avari della portata d’acqua. Ecco dunque Montalto, ma anche Latina, come siti ideali. Mentre qualche perplessità potrebbe sorgere su Caorso, che «non credo sarà al primo posto nei nostri pensieri».
I tempi? La localizzazione dei nuovi impianti si conoscerà – garantisce Saglia – nel 2011 e la comunicazione dovrà essere fatta «con determinati crismi per non allarmare nessuno». I ritardi nel varo dell’agenzia per la sicurezza? «Sulle nomine – afferma il sottosegretario allo Sviluppo – abbiamo voluto fare un approfondimento molto rigoroso. Le persone che la guideranno devono essere non solo competenti e di altissima professionalità ma devono avere anche una forza, non dico di persuasione, ma di credibilità e di convincimento nei confronti della popolazione».
Prima pietra della prima centrale entro fine legislatura, come ha promesso il governo? Un po’ di prudenza è d’obbligo. Saglia conferma l’impegno a completare comunque entro il 2013 «le procedure e gli adempimenti necessari».
Una garbata spinta al nucleare viene anche da Alessandro Ortis, presidente dell’autorità per l’energia. «L’Autorità non fa politica energetica, sono scelte che spettano al Parlamento e al Governo. Noi abbiamo immaginato strumenti a sostegno di tali iniziative attraverso contratti di lungo termine che consentano anche agli operatori che investono in progetti ad alta intensità di capitale, un ritorno a lungo termine» puntualizza Ortis a Radio 24.
A spingere non solo per il riequilibrio ma anche per il rafforzamento del nostro sistema elettrico sono i “richiami” che ci arrivano dai picchi della richiesta, come quello che si è verificato ieri a causa dell’ondata di calore sull’Italia: sotto la pressione dei condizionatori, si è registrata la punta massima di richiesta elettrica nazionale (55.312 megawatt alle 16), un livello che non si vedeva dal giugno 2008. E il sovraccarico ha creato problemi, e anche alcuni blackout, a Milano. Dovrebbe trattarsi di episodi isolati. Rispetto ai grandi blackout di qualche anno fa il sistema elettrico si è comunque rafforzato: più centrali e soprattutto un rafforzamento delle reti dovrebbero metterci – almeno così assicurano gli esperti – relativamente al sicuro.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)
Video [url]http://www.youtube.com/watch?v=e93myPoAhVk[/url]
BRAVO HOM, MA BASTA CERCARE IN RETE E NE TROVI DI DOCUMENTI SERI SU QUALE SCHIFEZZE VI SONO SOTTO.
ALLE MANIFESTAZIONI SUL NUCLEARE A LATINA NON PARTECIPA NESSUNO, QUESTO E’ GRAVISSIMO SI NECESSITA DI UNA CAMPAGNA INFORMATIVA CHE NON LASCI SCAMPO E SCUSE AI SUDDITI ALTRIMENTI QUANDO VI SARANNO I MALATI, I MORTI, I DEFORMI ED IL TERRIROTIO VARRA’ ZERO’ (COME A CERNOBIL) DIRANNO CHE E’ COLPA D’ALTRI LORO NON SAPEVANO.
L’ISTERISMO DI CERNOBIL BISOGNA RITROVARE, LA GENTE NON LO PERCEPISCE COME UN PERIOCOLO REALE E PROBABILE, BASTA GUARDARE GLI INCIDENTI STRADALI.
BISOGNA CAMBIARE STRATEGIA DI COMUNICAZIONE, DEVONO VEDERE FETI DEFORMI, MALATI DI LEOCEMIA, IPERTORIODISMO, **SCHELETRI**, BISOGNA CONVOLGERE GENTE IMPORTANTE E SERIA COME GIORNALISTI E SCENZIATI.
GUARDATE QUESTO.
“Ti spacco la faccia” : Testa contro Tozzi, lite sul nucleare.
Anche io sono contro la centrale nucleare, poich
NO AL NUCLEARE!