Calcio, Latina fermato dal Prato: 1-1

24/03/2013 di
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Il Latina viene fermato in casa sul pari dal Prato. Dopo un primo tempo bloccato, il match si sblocca con un rigore di Jefferson. I lanieri trovano un gol incredibile con Essabr. Nell’assedio finale il Latina è sfortunato e impreciso. Per i nerazzurri il quarto turno di fila senza vittoria.

LA CRONACA – Pecchia per l’occasione cambia assetto alla sua squadra. De Giosa è recuperato in extremis e si posiziona al centro della difesa insieme a Bruscagin, che sostituisce Cottafava (squalificato) e Agius (impegnato con la propria Nazionale nelle qualificazioni Mondiali). A destra torna capitan Milani, a sinistra Giallombardo, mentre il centrocampo a quattro è formato da Barraco e Schetter a scambiarsi sugli esterni con al centro Cejas e Sacilotto. Il tutto a sostegno delle due punte Jefferon e Danilevicius. Ma è un primo tempo bloccato e avaro di emozioni. Le due squadre si fronteggiano prevalentemente a centrocampo e le occasioni si contano sulle dita di una mano, anche a causa del forte vento, contrario al Latina, che ha spazzato il campo del Francioni per tutto il corso della gara. Al 9′ angolo di Giallombardo. Evidente trattenuta su Jefferson che prova a girare a rete in acrobazia. La palla arriva a Sacilotto che dal fondo prova ad angolare non trovando lo specchio della porta. Il Prato, comunque, ben messo in campo prende le misure ai nerazzurri bloccando le fonti di gioco. All’11’ risposta dei lanieri con Silva Reis che prende palla al centro, guadagna metri e poi spara. Tiro troppo centrale che Bindi blocca agevolmente. La partita si addormente e le emozioni latitato. Al 25′ un tiro-cross di Romanò spaventa Bindi. Alla mezzora Cavagna mette al centro per Romanò. De Giosa anticipa e mette provvidenzialmente in angolo con la palla che sorvola di un soffio la traversa. Fiammata del Latina al 36′: Barraco scambia con Milani che vince un contrasto, entra in area di rigore da destra e poi spara colpendo solo l’esterno della rete. Il primo tempo si chiude così.

LA RIPRESA – Di tutt’altra portata la ripresa che si apre subito con il vantaggio del Latina. Jefferson lancia a rete Schetter che entra in area spalla a spalla con De Agostini che lo stende con un braccio largo. Per Cifelli non ci sono dubbi e assegna il calcio di rigore. Dal dischetto Jefferson angola bene e punisce Layeni. Esplode il Francioni ma il Prato risponde subito. Dentro Essabr per Cesarini ed è proprio il neo entrato all’8′ a pennellare al centro un cross che Romanò per poco non riesce a ribadire in rete. Un minuto dopo è ancora Romanò ad impegnare Bindi. Il Latina prova a pungere in velocità. Per farlo Pecchia si affida a Gerbo, che entra al posto di Jefferson per ricomporre il 4-3-3 marchio di fabbrica del mister di Lenola. I nerazzurri sono in controllo, ma al 21′ il Prato pareggia con un gol di rara bellezza. A metterlo a segno è il neo entrato Essabr che pescato al centro dell’area di rigore da un cross da sinistra di Papini si esibisce in una rovesciata perfetta che si insacca sotto l’incrocio dei pali, imprendibile per Bindi. Il tecnico di casa corre subito ai ripari: dentro Kola per Danilevicius. I nerazzurri provano l’arrembaggio. Al 30′ botta di Barraco direttamento su punizione da trenta metri. Layeni para con i pugni deviando in angolo. Subito dopo break di Schetter che vola a rete superando tre uomini e poi spara. Ma al momento del tiro accusa uno strappo muscolare che lo costringe alla sostituzione. Al suo posto entra Angelilli. Il Latina continua a premere con decisione verso la porta del Prato, ma i toscani si chiudono bene reggendo l’urto. Serve una scossa: al 39′ prova a darla capitan Milani, che da trenta metri prova un destro teso che si abbassa all’improvviso senza però trovare lo specchio della porta. E’ un assedio dei pontini, che viene favorito anche dall’espulsione di Beduschi per doppia ammonizione. Al 90′ occasionissima: angolo di Barraco, Layeni spazza con i pugni. La sfera finisce sui piedi di Gerbo che in area si coordina ma non trova la porta. Subito dopo cross di Gerbo da sinistra, zuccata di Sacilotto che gira a rete con la sfera che esce di un soffio.

LATINA – PRATO 1-1

Latina: Bindi, Milani, Giallombardo, Cejas, Bruscagin, De Giosa, Barraco, Sacilotto, Danilevicius (25’st Agodirin), Schetter (31’st Schetter), Jefferson (15’st Gerbo). A disp.: Ioime, Giacomini, Ricciardi, Burrai. All.: Pecchia

Prato: Layeni, Beduschi, De Agostini, Corvesi, Malomo (14’st Papini), Ghinassi, Romanò, Cavagna, Tiboni, Silva Reis (40’pt Carminati), Cesarini (7’st Essabr). A disp.: Brunelli, Saitta, Bisoli, Cristofari. All.: Esposito

Arbitro: Cifelli di Campobasso. Assistenti: Fraschetti e Malacchi di Perugia

Marcatori: 4’st rig. Jefferson, 21’st Essabr

Note – Espulsi: 44’st Beduschi per doppia ammonizione. Ammoniti: Silva Reis, De Agostini, Beduschi, Giallombardo, De Giosa, Milani. Recuperi: 1’pt – 5’st. Spettatori: 1784 + 630 abbonati. Incasso: 11764 €. Osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di Pietro Mennea e Christian Cardoni, giovane di tesserato del Latina scomparso prematuramente.

  1. Il “l’assedio finale” non l’ho visto, comunque ora il problema è uno solo: i giocatori hanno le pile scariche, non è un problema tattico o tecnico. Un calo però era fisiologico.

  2. Partita scandalosa……..
    Giocatori demotivati e confusi nel gioco.
    Gli acquisti di Gennaio scandalosi e come la vedo io hanno rotto degli equilibri nello spogliatoio.
    E voglio ricordare che il nostro Caro Pecchia ha liquidato: Tortolano,Montalto,Tulli,Giacomini, e guarda caso eravamo primi…….
    Pecchia esonerato a Vita.

  3. Non ci scegliamo nel tutto contro tutti…. Pensiamo ai play off… Perlomeno alle partite future…. Troppo presto si pensava alla Banca… Vi siete dimenticati che fine facciamo ogni tanto….. Fallimento…. Crediamoci ancora!?

  4. Chi l’avrebbe detto ad inizio campionato di stare in terza posizione in classifica…….giovedi a Pagani a vincere FVCN

  5. I playoff potrebbero portare altri soldi…. Cmq alla B ormai ci si era fatta la bocca…. La cosa strana é vedere giocatori fermi…

  6. In campo c’erano tra gli altri Giallombado,Danilevicius,Schetter,i fiori all’occhiello del mercato invernale dei nerazzurri.
    La squadra aveva un modula che dava risultati ,non di era prima per caso.
    Mancava un bomber ,ma andavano in rete in tanti il modulo che stava dando quei risutati non sarebbe potuto essere utilizzato per le caratteristiche dei giocatori.
    Detto questo la batteria degli esterni ne ha risentito,Tulli andava considerata una risorsa ed e’ stato segato dal mister per motivi personali e non tecnici, perché il giocatore e’ recuperato,anche diversi altri elementi hanno risentito il cambio di modulo e questi sono in definitiva i risultati.
    Spero che il campionato si vinca comunque e credo davvero che un risultato importante arrivi lo stesso,ma sappiamo tutti (campionato di c2 vinto docet) che quando il giocattolo funziona non bisogna metterci le mani.

  7. nonostante l’ennesima bruciante delusione sempre Latina nel cuore.Dai ragazzi, metteteci più impegno e cuore,perchè se non ci credete voi la cosa si fa veramente difficile.FORZA LATINA.

  8. leggo troppi commenti disfattisti…come se fossimo abituati da sempre a fare la champions league

  9. latina non merita la serieb, sarebbe una vergogna mostrare una città come la nostra sul palcoscenico nazionale, meglio mantener un basso profilo

  10. certo perchè la serie B la meritano posti come nocera, avellino piuttosto che castellammare di stabia o crotone!!! ma falla finita!! se ti vergogni della tua città te ne puoi anche andare

  11. No Sabry, la B puà aiutarci a migliorarla, questa città. Anche economicamente.
    Sembra assurdo ma la “visibilità” che dà il calcio è enorme. Senza una squadra in A pochissimi saprebbero che Chievo è un quartiere di Verona.

  12. Comunque la situazione si può ancora rimediare: basta vincere giovedì nel recupero a Pagani. Fatto questo ci si potrà giocare la B a Benevento prima e poi in casa con l’Avellino.

  13. Come si fà a dire che non è una bella città, strade larghe, quartieri vivibili, litorale, Ninfa e Sermoneta a dieci minuti, manca solo una decente stazione dei treni, se poi parliamo che male amministrata e che dispone di amministratori incapaci e corrotti questa è un’altra cosa, ma qui la responabilità è di chi usa male la matita.
    Cmque squadra ferma, però a me Gerbo sembra bravo, con Barraco, Danivelicius e Jefferson, Cejas Sacilotto, Cottafava, Bindi mi sembrano eccellenti, Milani, mi sembra un’ottima squadra. Non capisco tutta questa girandola di nomi, di scelte. non è che qualche volte essere troppo intelligenti fà diventare presuntuosi, anche se per la verità poi bisogna vedere il lavoro settimanale per parlare ….

  14. Il più grande, elegante ed imponente, IL RE , predatore altamente specializzato, con una struttura ossea ed una resistenza tali da non avere eguali e che ha dato risultati eccellenti per 50 milioni di anni nelle continue prove di combattimento, avvicinamento furtivo, di appostamento, di scatto improvviso ed uccisione della preda.
    Una dentatura rigorosamente predisposta e selezionata per afferrare, lacerare e ridurre a brandelli …..mangia la preda che lui stesso ha ucciso, tornando al banchetto per più notti, finché non rimane solo la carcassa.
    Occhi dotati di pupille rotonde e gialle il cui tessuto posto dietro la retina riflette ogni raggio di luce e dilatano nel buio della notte perfino un minuscolo puntino luminoso.
    Un senso della vista straordinariamente efficiente che gli permette di riconoscere il nemico o le persone fidate con una semplice occhiata, soprattutto quando queste si muovono.
    Un maestoso ruggito il cui effetto sulle altre creature è indescrivibile che genera al contempo sensazioni di paura, angoscia, agitazione e silenzio remissivo.
    Il più grande, elegante ed imponente…
    IL LEONE NEROZZURRO