Regione, Zingaretti cerca assessori donne

02/03/2013 di
nicola-zingaretti-latina24ore-576824256

Assessori donne cercasi. Non c’è ancora il cartello appeso alla porta del comitato di Nicola Zingaretti, anche perché la giunta sarà davvero composta dopo la proclamazione, tra il 10 e la fine di marzo. Ma di certo sembra uno dei nodi che darà più da riflettere al nuovo presidente della Regione Lazio.

Il problema è sotto gli occhi di tutti: la coalizione non ha eletto donne al Consiglio regionale del Lazio, fatta eccezione per le cinque ‘obbligatè del listino. E però almeno quattro assessori della giunta devono essere in rosa. Come uscirne? Attraverso gli assessori esterni, una scelta di fatto obbligata, è quanto filtra dagli ambienti della nuova Regione, con un Consiglio a cinquanta consiglieri che dà maggioranze meno ampie. E d’altra parte bisogna consentire agli assessori di dedicarsi quanto più possibile a tempo pieno al loro incarico. Ma, primo, non se ne può certo abusare; secondo, i loro nomi vanno incrociati, giocoforza, con l’altro paletto, quello della rappresentanza territoriale.

Ecco perchè Sonia Ricci, pontina, è un nome che ricorre nel toto-giunta. Poi c’è il fattore-squadra: Cecilia D’Elia, ad esempio, ha lavorato per cinque anni al fianco di Zingaretti in Provincia. Non è riuscita a entrare alla Camera, la sua esperienza alla Cultura potrebbe non disperdersi se fosse inclusa nella giunta. Altrimenti, sempre per la cultura, si pensa a Monique Veaute, ideatrice del RomaEuropa.

Il fattore chiave, infatti, è quello della competenza: se esterni devono essere, allora che portino un valore aggiunto. ‘Eccezionè potrebbe essere Teresa Petrangolini (che però molti danno in ribasso): è tra i fondatori di Cittadinanzattiva, oltre a essere già consigliera. Anna Paola Concia e Imma Battaglia, d’altra parte, sono due certezze per quanto riguarda il mondo dei diritti civili, in particolare quelli degli omosessuali. Meno ‘papabilè è data Antonella De Giusti, presidente del XVII Municipio, mentre fuori dai giochi sembra Livia Azzariti, entrambe candidate nella Lista Civica. E le altre signore? La prima donna non eletta del Pd è Valentina Grippo, che ha già esperienza amministrativa. Ma questo, viene fatto notare, aprirebbe tra i democrat la partita dei ripescaggi, dei ‘bilancinì e dei mille distinguo. Non proprio l’immagine del ‘nuovo iniziò che vuole dare Zingaretti.

  1. Spero è mi auguro che le donne mancanti non sia tutte di Roma e provincia. Ma siano delle altre provincie del Lazio.

  2. un nome spendibile potrebbe essere quello di Nicoletta Zuliani alla Cultura