Consiglio di Stato: via libera ai rifiuti di Roma nel Lazio

22/02/2013 di
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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministro dell’ambiente Corrado Clini contro l’ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso il decreto che disponeva il trasferimento dei rifiuti di Roma in quattro siti del Lazio.

Il Tar aveva sospeso il decreto del ministro Clini che aveva permesso il 15 gennaio scorso al commissario per l’emergenza rifiuti, Goffredo Sottile ,di individuare quattro impianti dove destinare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato del Vaticano.

Gli impianti che secondo il piano devono ricevere i rifiuti, evitando così l’emergenza nella Capitale, sono quelli di Albano laziale (Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte (Latina).

Roma dunque può trasferire la sua spazzatura nei quattro siti del Lazio indicati dal commissario all’emergenza rifiuti. E questo per evitare uno scenario «di grave criticità» nella Capitale. Soddisfatto il ministro: «è un’ottima notizia. Possiamo rimetterci al lavoro, abbiamo poco tempo per evitare l’emergenza rifiuti a Roma». I quattro siti indicati dal piano rifiuti del Lazio del resto dovranno recepire anche la spazzatura di Fiumicino, Ciampino e dello Stato della Città del Vaticano. Nella sua ordinanza cautelare, con la quale sospendeva il piano e i trasferimenti, il Tar del Lazio rilevava dubbi consistenti sull’iter che aveva portato al decreto del prefetto Goffredo Sottile. Soprattutto giudicava «insufficiente e lacunoso» l’esame dei presupposti alla base dei decreti contestati dal Comune di Albano Laziale, dalla società Saf (Società Ambiente Frosinone), dalla Provincia di Frosinone e dall’Unione dei Comuni Antica Terra di Lavoro.

Quali i presupposti insufficienti? Soprattutto la mancata completa verifica della sussistenza di una situazione di effettiva emergenza per l’impossibilità di risolvere ‘in locò il trattamento dei rifiuti urbani di Roma. Per il Tar il Piano contestato risultava essere stato adottato «sul presupposto di una grave criticità», senza però «contemplare quella vera e propria situazione di emergenza ambientale che è stata invece invocata in giudizio dalla difesa dell’Amministrazione al fine di giustificarne l’adozione». Ma il Consiglio di Stato nel suo decreto rileva proprio che la sospensione del piano rifiuti «sia idonea a determinare una situazione di estrema gravità ed urgenza», ovvero una situazione di criticità nella capitale sul fronte gestione rifiuti.

  1. Oea aspettiamo la risposta da tutti….Sindaco e Vice Sindaco che dicevano che avrebbero fatto le barricate e la “finta opposizione” che rassicurava gli abitanti delle zone interessate dicendo di non preoccuparsi……vedremo….naturalmente…dopo le elezioni e mica si muovono prima…bello sarebbe!!!

  2. grazie ministro grazie per la considerazione grazie di cuore, i rifiuti di roma proprio ci servivano, ora vediamo che sindaco ha questa città.
    E pensare che gli hanno dato pure la cittadinanza onoraria.

  3. I rifiuti di Roma e del Vaticano restino a Roma.
    Caro Sindaco (ex pdl, ora fratelli d’Italia) e caro ministro (di Monti), ce lo ricorderemo nelle urne!

  4. ma perche Clini nella foto, disegna con la mano un coso da 6 – 7 centimetri?

  5. Quando per l’incapacità degli amministratori locali, un ministro deve intervenire per evitare che esploda la bomba monnezza, nella capitale di un Paese che sforza a definirsi civile, alla vigilia delle elezioni politiche più seguite in Europa dal dopoguerra ad oggi, non ci si può incazzare con il ministro.

    I rifiuti di Roma non verranno portati nelle province e basta. Verranno portati negli impianti per essere trattati e poi spediti al mittente.

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/02/22/news/rifiuti_consiglio_di_stato_sospende_decreto_tar_il_pattume_di_roma_finir_in_provincia-53200073/

    PS: il ministro chiese alle province laziali “quanto spazio c’è negli impianti di trattamento sul vostro territorio?”. La risposta fu “non ce n’è, o ce n’è poco”. Lui non s’è fidato e ha mandato i carabinieri. I quali hanno di fatto dato ragione al suo sospetto:

    https://www.latina24ore.it/lazio/57035/rifiuti-relazione-dei-carabinieri-sugli-impianti-nel-lazio

    Ecco, degli amministratori che sparano palle ad un Ministro è quello che mi piacerebbe non vedere più in questo Paese.