CASO ZACCHEO, BOCCHINO: PDL DEVE CACCIARE FAZZONE

11/06/2010 di

«Sul piano nazionale non possiamo accettare che continui ad avere incarichi chi come Claudio Fazzone distrugge un’amministrazione. Il Pdl diventerà forse un partito serio quando caccerà persone come Fazzone». Lo ha detto oggi il deputato del Pdl Italo Bocchino intervenuto all’incontro pubblico convocato dall’ex sindaco Vincenzo Zaccheo per chiarire il giallo legato al video mandato in onda da Striscia la notizia il 14 aprile scorso, in seguito al quale l’amministrazione comunale è caduta per le dimissioni di 22 consiglieri, tra cui 11 ex FI. Zaccheo ha chiamato a raccolta oggi ex consiglieri ed ex assessori del suo gruppo, insieme a deputati, senatori e sottosegretari Silvano Moffa, Candido De Angelis, Antonio Bonfiglio.

Nel corso dell’incontro è stato proiettato il video mandato in onda da Striscia la notizia e poi la versione lavorata con filtri audio da un perito nominato dall’ex sindaco. Nella prima versione il sottotitolo della frase pronunciata da Zaccheo alla presidente della Regione Renata Polverini è: «Ricordati delle mie figlie». Nella seconda versione invece la frase realmente pronunciata è: «Ricordati degli impegni».

Subito dopo Zaccheo, nel video, dice però chiaramente alla Polverini:« Non appaltare più a Fazzone» ed è questa la frase che ha poi spinto 11 consiglieri di maggioranza a rassegnare il giorno dopo le dimissioni che hanno portato alla caduta dell’amministrazione. Nel corso dell’incontro di questo pomeriggio i deputati Moffa e Bocchino hanno sottolineato la necessità di commissariare il Pdl di Latina. L’ex sindaco ha invece concluso: «Ho cinquant’anni di militanza politica e conosco bene le regole. Non accetto pagelle da questi signori. Ma li sfido a un confronto diretto in cui io possa replicare».

FAZZONE RISPONDE – “Credevamo che l’onorevole Bocchino fosse venuto a Latina per esprimere solidarieta’ a seguito della trasmissione di un filmato televisivo, per contribuire a riattivare l’entusiasmo politico per la riconquista della citta’, o al limite per fare pubblicita’ alla sua corrente. E invece a quanto pare l’obiettivo era solo denigrare una classe dirigente che da anni ha garantito alla provincia il primato nazionale di consensi per Forza Italia prima e per il PdL poi, che lavora al servizio dei cittadini e che ha l’umilta’ di sottoporsi costantemente al giudizio dell’elettorato”. Lo dichiara il senatore Claudio Fazzone, coordinatore del PdL in provincia di Latina. “Nonostante il facile vittimismo con cui si cerca di confondere le acque, Bocchino sa bene che il Comune di Latina non e’ caduto per il filmato di ‘Striscia’, nel quale anch’io sono parte lesa dal momento che Zaccheo ha pronunciato parole gravi nei miei confronti dimenticando che io sono il coordinatore provinciale del suo partito, che per due volte ha sostenuto la sua candidatura a sindaco e che con i voti dell’ex Forza Italia e poi del PdL gli ha garantito per due volte l’elezione nonostante un eloquente distacco medio di 11 punti rispetto al risultato della coalizione. La caduta di Zaccheo e’ stata solo l’epilogo di una gestione personalistica, del mancato rispetto dei programmi elettorali e di una lunga agonia vissuta non solo dagli ex Forza Italia, ma anche dalle liste civiche che lo avevano appoggiato, dall’Udc che era stata determinante per la sua elezione e da molti esponenti ex An che pur non avendo firmato le dimissioni hanno preso le distanze da Zaccheo il giorno successivo con un comunicato inequivocabile. Nessuno di noi – afferma ancora Fazzone – ha lezioni da prendere da Bocchino. Ne’ dal punto di vista della fiducia e del consenso dei cittadini, poiche’ i risultati raggiunti quando si e’ candidato alle amministrative e alle regionali nella sua terra dovrebbero sconsigliargli atteggiamenti tanto arroganti e fuori luogo. Ne’ dal punto di vista della moralita’ della vita politica e di partito, vista la sua attitudine a disgregare di cui l’aggressione a Lupi in diretta tv e’ stato solo un esempio. Dimostri di avere a cuore il PdL e si misuri direttamente con l’elettorato come faccio io e come fa la classe dirigente del PdL di Latina: fino ad allora, pero’ – conclude Fazzone – Italo Bocchino non pretenda di avere nulla da insegnarci”.