Perquisizioni al clan Ciarelli-Di Silvio, in manette un minorenne

19/02/2013 di
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La Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Lazio e le unità cinofile antidroga ed anti esplosivo, ha eseguito 10 perquisizioni nei confronti di altrettanti esponenti del clan Ciarelli – Di Silvio di Latina.

L’operazione, che si inquadra in una strategia di contrasto al gruppo criminale, ha avuto inizio intorno alle 6 di questa mattina con l’impiego di oltre 50 uomini della Polizia di Stato che hanno raggiunto le abitazioni di membri, familiari e presunti fiancheggiatori del clan.

Trovati nell’abitazione di uno dei principali esponenti delle due famiglie rom, attualmente detenuto, 50 grammi di marjiuana già suddivisa in piccole dosi preconfezionate. Secondo quanto emerso, lo stupefacente era nella disponibilità del figlio minorenne. Il 16enne è stato arrestato e trasferito al Centro di Accoglienza di Roma.

  1. Bene, l’attenzione non deve mai venire meno, questi personaggi vanno marcati stretti, altrimenti spadroneggiano nuovamente. A proposito, sbaglio o ho visto qualcuno di loro girare per la citta’ a distribuire volantini per un personaggio che si candida alle prossime elezioni?

  2. I processi devono raccontare se c’è stato o no un delitto.

    A me piacerebbe che ci raccontassero anche la storia di chi ha “comandato” in questa città negli ultimi 20 anni.
    Chi ha permesso che nascesse e si radicasse un “clan” ? (come finalmente lo si definisce)
    Per non far controllare il territorio da altre persone (es: camorristi, che ora cmq mi pare siano abbastanza interessati)?
    La politica che ruolo ha avuto?
    Un pezzo dei professionisti bellocci della città (avvocati, commercialisti)?

    Questo bisognerebbe raccontare. Anche giornalisticamente parlando.

  3. Se c’è uno che si deve vergognare sei proprio tu. Chi sei il suo compagno di merenda?

  4. La coca cola gira indisturbata, come la camorra che investe in commercio.
    Grammetti…………………….pochi spiccioli.