DI PIETRO A LATINA PER SPIEGARE I TRE REFERENDUM

23/05/2010 di

Antonio Di Pietro arriva a Latina, lunedì alle 18.30 al Palacultura presso la sala conferenze. Il leader dell’Idv spiegherà quali sono i motivi che hanno portato il suo partito a proporre i tre quesiti referendari. Al Palacultura interverranno il segretario regionale del partito Stefano Pedica e il segretario provinciale Enzo De Amicis.


Dal 1° maggio è partita la raccolta delle firme per tre referendum su legittimo impedimento, acqua e nucleare. Per rendere possibili le consultazioni popolari serviranno almeno 500mila firme autenticate per ognuno dei 3 quesiti, da raccogliere nel periodo previsto per legge di 3 mesi. Se poi verra’ superato il vaglio della Corte costituzionale, i referendum potranno svolgersi tra aprile e fine giugno del 2011.

Secondo Idv e’ urgente raccogliere le firme, perche’ “il legittimo impedimento e’ gia’ attivo e sta gia’, incostituzionalmente, definendo i rapporti tra le istituzioni del Paese”, ovvero “i processi di Berlusconi sono gia’ fermi grazie a questa legge”. Anche l’iter per la costruzione delle centrali nucleari in Italia “e’ gia’ partito e nel 2013, se non li fermiamo prima, si comincera’ la costruzione degli impianti”. Infine, “dal dicembre del 2011 la gestione dell’acqua delle nostre citta’ diventera’ privata, con tutti i disagi e le ingiustizie che questo comportera’”. Quanto alla contemporanea presenza di altri tre referendun contro la privatizzazione proposti dal Forum per l’acqua pubblica e da movimenti cattolici e della sinistra, dall’Idv si puntualizza: “Non c’e’ nessun problema: i referendum non sono ‘esclusivi’ e la firma su tutti quelli riguardanti l’acqua non crea problemi burocratici di alcun tipo”.

Dall’1 maggio parte la raccolta delle firme per tre referendum su legittimo impedimento, acqua e nucleare. Appuntamento centrale la presenza dei banchetti al concerto sindacale di piazza san Giovanni a Roma, ma centinaia di banchetti sono previsti in tutta Italia.
  Per rendere possibili le consultazioni popolari serviranno almeno 500mila firme autenticate per ognuno dei 3 quesiti, da raccogliere nel periodo previsto per legge di 3 mesi. Se poi verra’ superato il vaglio della Corte costituzionale, i referendum potranno svolgersi tra aprile e fine giugno del 2011.
  Secondo Idv e’ urgente raccogliere le firme, perche’ “il legittimo impedimento e’ gia’ attivo e sta gia’, incostituzionalmente, definendo i rapporti tra le istituzioni del Paese”, ovvero “i processi di Berlusconi sono gia’ fermi grazie a questa legge”. Anche l’iter per la costruzione delle centrali nucleari in Italia “e’ gia’ partito e nel 2013, se non li fermiamo prima, si comincera’ la costruzione degli impianti”. Infine, “dal dicembre del 2011 la gestione dell’acqua delle nostre citta’ diventera’ privata, con tutti i disagi e le ingiustizie che questo comportera’”.
  Quanto alla contemporanea presenza di altri tre referendun contro la privatizzazione proposti dal Forum per l’acqua pubblica e da movimenti cattolici e della sinistra, dall’Idv si puntualizza: “Non c’e’ nessun problema: i referendum non sono ‘esclusivi’ e la firma su tutti quelli riguardanti l’acqua non crea problemi burocratici di alcun tipo”.
  1. toni te vojo bene, qua nun te capisono, qua so fedeli a Dx a prescindere, anche se il padrone li bastona , li tratta da idioti, se gli insidia la moglie, loro sono fedeli, e’ da settanta anni che qui sono fedeli e ce ne sarebbe per non esserlo