Clan Ciarelli-Di Silvio, arrivano tre condanne

29/01/2013 di
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Prime sentenze nel processo Caronte al clan Ciarelli-Di Silvio. Quattro assoluzioni e tre condanne sono arrivate per le persone che hanno scelto di essere giudicate con il rito abbreviato. Quattro anni, così come richiesti a dicembre dal pm, la condanna più alta per Fabio Di Stefano, l’unico dei sette che risponde del reato associativo.

Al giovane, difeso dall’avvocato Oreste Palmieri, viene contestato il possesso di tre pistole. Per quest’ultima accusa il giudice ha condannato a tre anni Giuseppe Pasquale Di Silvio, per il quale erano stati richiesti otto mesi in più.

Assoluzione per Corrado Coronella, difeso dagli avvocati Angelo Palmieri e Amleto Coronella: nei suoi confronti non ha retto la tesi accusatoria portata avanti dal pubblico ministero Maria Cristina Pigozzo, che per l’imputato, che rispondeva di concorso in usura, aveva chiesto due anni e quattro mesi, ritenendolo concorrente materiale nella valutazione di alcuni immobili di una famiglia, per aver predisposto atti relativi alla procura a vendere in cambio di soldi. Nulla di tutto questo secondo il gup che ieri ha assolto anche un ex poliziotto che lo scorso aprile era stato destinatario dell’ordinanza che aveva coinvolto ben 34 persone: a Giuseppe Giovanni Bedin, difeso dall’avvocato Angelo Cavalieri, veniva contestata la detenzione di un’arma da sparo e il relativo munizionamento, per lui il pm aveva chiesto 14 mesi.

Assolti per non aver commesso il fatto anche Armando e Samuele Di Silvio, difesi dall’avvocato Oreste Palmieri: per entrambi la contestazione era relativa alla detenzione di tre pistole, rispetto alle quali non è stato stabilito nessun tipo di appartenenza o utilizzo. Tre anni e otto mesi erano stati chiesti per il primo, uno in meno per il secondo. A un anno con la sospensione della pena la condanna per Sebastiano Casaburi, difeso dall’avvocato Angelo Palmieri: secondo la pubblica accusa, che aveva formulato la stessa richiesta, avrebbe figurato da prestanome per l’acquisto di un autovettura.

L’undici febbraio si torna in aula per il processo con rito ordinario, alla ricerca di un giudice compatibile che possa trattare il caso.

  1. …Copione già visto!!!! E il Dott. Tatarelli dopo le brillanti operazioni, come premio..si ritrova a dirigere il Commissarriato di Scampia!!! Chiamala se vuoi….Giustizia!!! Roba da matti…anzi da GOMORRA!!!

  2. Ma perchè brillante operazione? Dopo avere accusato ingiustamente e montato accuse infondate a persone oneste vittime inconsapevoli della incapacità della magistratura a togliere a volta per sempre questi virus letali per la società. Non si fà carriera in questo modo vorrei vedere te in queste condizioni.