Gara di solidarietà per l’indiano malato che vuole tornare a casa

18/01/2013 di
ICOT

Singh Baljnder è un indiano di 32 anni che potrà riabbracciare la sua famiglia grazie a un’azione di volontariato. L’uomo, partito dalla regione del Panjab, è arrivato in Italia come clandestino e lavorava come bracciante agricolo nelle campagne di San Felice Circeo.

Dopo aver scoperto di essere malato di tumore viene operato all’ospedale «Santa Maria Goretti» di Latina, poi viene assistito dal servizio degli «Angeli custodi» della Provincia, ma perde l’uso delle gambe e viene ricoverato all’Icot.

Lì viene curato ma lui aveva un solo desiderio: tornare a casa, riabbracciare la moglie e le figlie piccole. A questo punto – scrive Il Messaggero – il segretario della Uil, Luigi Garullo, appresa la storia, ha avviato una vera e propria mobilitazione con l’Associazione immigrati onlus che ha raccolto i fondi necessari a una carrozzina, un busto ortopedico e i biglietti aerei. Nel frattempo l’assistente sociale dell’Icot, insieme ai colleghi del Comune di Sabaudia dove l’uomo aveva una residenza sia pure «clandestina», si è occupata delle procedure di rimpatrio. E’ toccato all’Oim, invece, l’organizzazione internazionale migrazioni, il disbrigo delle pratiche aeroportuali e l’assistenza sanitaria in India. Singh e l’accompagnatore sono partiti martedì e il giorno dopo l’uomo ha potuto riabbracciare i familiari nel suo villaggio.

  1. Sono davvero felice per lui l ho conosciuto nel reparto dell icot e devo dire che tutti gli infermieri operatori e medici sono andanti oltre il loro dovere!! Auguri Singh

  2. storie che danno la forza di credere ancora ad una ricrescita etico-sociale.
    grazie a tutti da
    cetto lachiunque

  3. ai rumeni chi ci pensa inceve? considerando che sono la colonna portante della citta’ di Latina qualcuno dovra’ occuparsene credo, cosi’ ci insegna la nostra santissima chiesa cristiana