ULTIMATUM DI FAZZONE: O DENTRO O FUORI DAL PDL

01/05/2010 di

di LAURA PESINO *

Forza Italia ha spiegato, An ha risposto. E’ guerra aperta tra le due componenti del Pdl, ognuna delle quali, nel comune di Latina, rivendica per sé il ruolo di partito. I consiglieri azzurri forti della compattezza del gruppo e del coordinamento provinciale di Claudio Fazzone, gli altri forti dei numeri conquistati nel capoluogo nella competizione elettorale di un mese fa, tanto da chiedere, in una lettera aperta, l’intervento dei vertici regionali e nazionali del Pdl per risolvere il caso Latina. Ma nel vuoto di prese di posizione e risposte, è Fazzone a replicare e a puntualizzare la situazione: «I vertici regionali sono altrove – dichiara senza mezzi termini – noi siamo a Latina, qui c’è un coordinatore e non abbiamo bisogno di un tutore. Se poi qualcuno vorrà dei chiarimenti sono disponibile a fornirli, ma al momento nessuno mi ha chiamato».

Duro è stato l’intervento degli ex An, che hanno bollato le dimissioni e la caduta dell’amministrazione come un «gesto scellerato e irresponsabile», altrettanto lapidaria la risposta del coordinatore, che difende l’operato dei suoi consiglieri e rincara la dose: «Hanno ragionato con la loro testa. Gli si può rimproverare solo di aver agito tardivamente, ma sono stato io a invitarli alla condivisione, per quieto vivere e spirito di partito. Avevamo dato carta bianca ai progetti del sindaco, ma dall’inizio di questo secondo mandato, iniziato con l’invito da parte nostra a un governo diverso della città, ci sono stati solo proclami».

Fazzone parla di progetti mai portati a termine, di ritardi e protagonismo nella gestione del Comune. Ma il nodo è anche e soprattutto politico e sta tutto nel riconoscimento di una leadership del partito che in fondo An non ha mai accettato. «Ognuno ha detto ciò che ha ritenuto opportuno – spiega – Ora si tratta di stare nel partito oppure no. E fino a prova contraria il partito, mi consenta, lo rappresento io. Chi non ci si riconosce non ci sta». E per Claudio Fazzone la contrapposizione non è poi tra An e Forza Italia, ma «tra il Pdl e il gruppo riunito intorno all’ex sindaco», ricordando come anche gli ex consiglieri Angelo Tripodi e Giovanni Di Giorgi (An), pur non firmando le dimissioni, abbiano sostanzialmente condiviso le critiche all’amministrazione Zaccheo.
D’ora in avanti si lavorerà a una sintesi, «al riconoscimento del partito e di chi lo rappresenta». Ma l’intenzione di riunire il gruppo è piuttosto lontana dai propositi del coordinatore. «Il primo passo – annuncia – sarà nominare il nuovo coordinamento comunale del Pdl per Latina, dando spazio ai giovani e ai volti nuovi. Il problema riguarda solo Latina. Poi si lavorerà sui programmi».

Sulla scissione ormai consumata nel partito di centrodestra non tardano ad arrivare commenti dall’opposizione. Mentre il Pd prepara il campo, Alessandro Aielli, ex consigliere e rappresentante di Alleanza per l’Italia, lancia già un appello a formare «grandi alleanze» per le comunali del capoluogo, «ipotesi – dice – su cui anche il Pd dovrebbe ragionare». (* Fonte: Il Messaggero 01-05-2010)

  1. Fazzone litiga con Zaccheo , Fini litiga con Berlusconi , gli ex forzisti litigano con gli ex AN insomma tutti litigano con tutti , che casino. Ma non era il partito DLL’AMORE ? poveretti , che pena sembra il grande fratello , 123 ciak si litiga :D:D:D;D;D;D:D:D:D Emilio Fido direbbe : che figura di mer..!!!!

  2. nell’amministrazione della nostra citta’ non dobbiamo gurdare ai partiti che si litigano le poltrone ma ad uomini nuovi e puliti che facciano gli interessi della comunita’, questi non hanno capito niente.
    svegliati latina e non rieleggere nessuno dei 40 precedenti consiglieri, mettiamo volti nuovi e non immischiati in lobby varie.