Rifiuti, ricorso al Tar: annullato il piano regionale del Lazio

09/01/2013 di
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Ancora una tegola sulla questione rifiuti di Roma e del Lazio. Il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso proposto dai Verdi e appoggiato dalla Provincia di Latina, ha annullato il Piano di gestione dei rifiuti del Lazio approvato nel suo testo definitivo nel gennaio 2012.

Per i giudici, tra l’altro, la Regione Lazio ha violato le direttive comunitarie. Dopo mesi di polemiche e toto discariche, appena lunedì il ministro dell’Ambiente Corrado Clini aveva illustrato il decreto per superare l’emergenza nella Capitale individuando negli impianti del Lazio lo spazio per smaltire i rifiuti della provincia di Roma. E mentre in Ciociaria c’è già aria di rivolta contro il suo decreto, dal Tribunale amministrativo regionale arriva un altro ostacolo.

È stato lungo l’iter di gestazione del Piano dei rifiuti del Lazio relativo al periodo 2011-2017, passato anche dall’apertura, da parte della Commissione Europea, di una procedura d’infrazione. «Come correttamente affermato dalla Commissione Europea – si legge nella sentenza del Tar – per essere conforme alla direttiva discariche ed alla direttiva quadro sui rifiuti, il trattamento dei rifiuti destinati a discarica deve consistere in processi che, oltre a modificare le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero, abbiano l’effetto di evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente nonchè i rischi per la salute umana». Rispondendo alla Regione che ha sostenuto che il Piano redatto abbia portato alla riduzione della produzione dei rifiuti e al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012, il Tar sostiene che «i dati ufficiali Ispra, risalenti al Rapporto Rifiuti del 2008 (indicati nel Piano), mostrano una tendenza diversa da quella presa in considerazione dall’Amministrazione regionale, denotando una produzione annua di rifiuti regionali in costante aumento».

I tecnici della Regione sono a lavoro per approfondire la questione. Il presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio commenta: «Il piano rifiuti basato su discariche e inceneritori della Regione Lazio, dove si spacciava la tritovagliatura come trattamento, è stato sonoramente bocciato oggi dal Tar del Lazio grazie al ricorso presentato da Angelo Bonelli Consigliere regionale dei Verdi, da Vas e dal Forum Ambientalista. Il piano era contrario alle direttive comunitarie in materia di discariche e rifiuti, tanto che la Commissione Europea lo aveva già bocciato con un parere motivato».

ARMANDO CUSANI (PRESIDENTE PROVINCIA LATINA) – “La sentenza è di fondamentale importanza per tutto il territorio della provincia pontina non solo perchè annulla il piano regionale, ma perchè riconosce la correttezza delle valutazioni poste a fondamento delle scelte contenute nel piano provinciale approvato nel 1997 e mai riconosciute dalla Regione Lazio. Valutazioni che sottolineano la carenza pianificatoria e programmatoria del piano regionale, il quale, oltre a non rispondere alle esigenze del territorio, come è palesemente evidente dallo stato emergenziale che si sta vivendo, non rispetta la normativa – come rilavato nelle 51 pagine della sentenza -, né tantomeno i principi di matrice comunitaria. L’impietosa censura operata dal Tar, inoltre, ferma in un certo senso l’iniziativa del ministro all’Ambiente Corrado Clini che, sulla scorta di un piano ormai carta straccia, ha dato il via ad un’azione riparatoria destinata a sortire gli stessi effetti del piano regionale, scontandone il medesimo peccato originale”.

NANDO BONESSIO (PRESIDENTE VERDI LAZIO) – “Il piano rifiuti basato su discariche e inceneritori della Regione Lazio, dove si spacciava la tritovagliatura come trattamento, è stato sonoramente bocciato dal Tar grazie al ricorso presentato dal consigliere regionale dei Verdi, Angelo Bonelli, da Vas e dal Forum ambientalista. Il piano era contrario alle direttive comunitarie in materia di discarica e rifiuti, tanto che la Commissione Europea lo aveva già bocciato con un parere motivato. Questa è la dimostrazione dell’approssimazione della giunta Polverini, che ha tentato di fare il “gioco delle tre carte” sulla questione rifiuti”.

  1. Cusani vergognati vuoi fare l’inceneritore condanando a morte Montello. Bonessio viene domani sera a Montello all’assemblea e sentirai l’aria che tiro Vergognati di essere sodale con uno che vuole condannare alle servitu’ a vita una comunità. Vergognatevi tutti e due.