CROLLO VENTOTENE, AL VIA I LAVORI. DOMANI I FUNERALI

22/04/2010 di

Gli operai «scalatori» della ditta «Dolomite Rocce» di Belluno stamani sono intervenuti per eliminare alcune parti del costone pericolose del Porto Romano. Il sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, ha, infatti firmato l’ordinanza per eseguire i lavori di messa in sicurezza di tutto il Porto Romano.


Da tempo il ministro dell’ambiente aveva stanziato un milione e 790 mila euro da destinare alla messa in sicurezza di solo una parte del Porto Romano. La società Invenio aveva già presentato un progetto preliminare ma poi i lavori non erano stati più eseguiti. Con la procedura di somma urgenza, innescata dopo la morte di Sara e Francesca, e la firma dell’ordinanza del sindaco, i lavori sono partiti stamani e saranno eseguiti in tutta l’area del Porto Romano. Dopo la tragedia, anche nell’area di Calanave, una delle spiagge più affollate dell’isola di Ventotene, è stato fatto l’immediato transennamento di tre zone. Anche qui verranno eseguiti i lavori con la procedura di somma urgenza. «Certo – ha ammesso il sindaco, sollecitato dai cronisti – sarebbe stato opportuno attivare prima il tutto, il fatto che si facciano dopo questo evento…». Sullo stato di calamità per Ventotene dichiarato dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il sindaco si è limitato ad un solo commento: «lo ha dichiarato lei».

Si svolgeranno alle 16 di domani i funerali delle due giovani vittime del crollo di Ventotene. A renderlo noto un cartello che è stato affisso da un sacerdote alla porta della parrocchia di Sant’Anna, a Morena, dove si terrà il rito funebre. Una corona del presidente della Regione Lazio è stata poi depositata all’esterno della chiesa, dove da ieri sera è stata allestita la camera ardente delle due giovani. Sono arrivate anche due corone, uguali tra loro, da parte del presidente della Provincia di Latina. Intanto continua la processione del quartiere per rendere omaggio a Sara e Francesca. Tutte le auto che passano davanti alla chiesa rallentano e c’è chi, al volante, accenna un segno della croce.

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