LEGAMBIENTE: BANDIERE NERE A SPERLONGA E SAN FELICE

15/07/2007 di
«Abusivismo edilizio sul demanio costiero, assurdi progetti di
nuove seconde case o di strade, sfruttamenti scellerati del litorale, illegalità diffusa, Ecomostri che da decenni attendono di essere abbattuti». Questi gli argomenti principali con i quali Goletta Verde di Legambiente presenta «le Bandiere Nere assegnate dall’associazione ambientalista nella Regione Lazio. Ecco gli assegnatari dei quattro vessilli laziali dei Pirati del Mare di Legambiente: bandiera nera al Comune di Ardea, per aver ridotto la storica Torre Michelangiolesca a mero elemento di arredo di un villaggio abusivo ribattezzato "Parco delle dune".

 
Al Comune di Sperlonga (Lt), per la sciagurata scelta di urbanizzazione del litorale. Al Comune di San Felice Circeo (Lt) e al Commissario del Parco Nazionale del Circeo: all’amministrazione comunale per la scellerata decisione di realizzare una strada nel Parco di Villa Aguet, area vincolata di grande pregio storico-ambientale e paesaggistico che ricade all’interno del Parco
Nazionale. Bandiera nera anche al Parco del Circeo per non essersi opposto al progetto.
 
Ai proprietari dell’ecomostro in via Passeggiata delle Sirene ad Anzio (Rm), per la brutta e pericolosa struttura che da oltre trent’anni domina il lungomare di Lavinio». «Amministrazioni, politici, imprenditori, società private che si sono contraddistinti per attacchi o danni all’ambiente marino e costiero – ha spiegato Mirko Laurenti, portavoce di Goletta Verde di Legambiente – Il viaggio di Goletta Verde porta con sé anche il compito di smascherare i così detti pirati del mare, consegnando pubblicamente le Bandiere Nere e rivendicando il rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici: dagli abusivismi edilizi alla privatizzazione coatta di spiagge e scogliere; dalla cementificazione selvaggia agli scarichi abusivi; dall’incuria alle speculazioni affaristiche. Non vogliamo risparmiare nessuno, per cercare di costruire qualcosa di positivo, distruggendo le negatività che deturpano l’ambiente e le bellezze del nostro
Paese».
 
«Il litorale laziale, con i suoi 360 chilometri di coste – ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – è una grande ricchezza per il nostro territorio, dove continuano, invece, a sommarsi troppi progetti che rischiano di farci perdere definitivamente una parte del territorio così preziosa, una risorsa finita cui dobbiamo dedicare molta più attenzione.
Per questi motivi oggi abbiamo assegnato le quattro Bandiere Nere, per spronare amministrazioni e imprese in questo senso, per aprire una fase nuova che punti con decisione alla qualità degli interventi, piuttosto che alle piccole o grandi speculazioni.
 
Stop allora alla crescita dell’edificazione sulle fasce costiere, alle concessioni per decenni agli stabilimenti, ai progetti di sfruttamento aggressivo del litorale, all’abusivismo, abbattendo finalmente gli ecomostri a partire dall’Isola dei Ciurli di Fondi, con un grande demolition day.
Sul litorale si sta perdendo tempo, la Regione Lazio deve mettere subito in campo una programmazione unitaria, che ne curi la salvaguardia e la valorizzazione, con azioni su più fronti, definendo un piano complessivo delle coste».