SPARI IN VIA GALVALIGI, FERITO ALESSANDRO ZOF

07/04/2010 di

Una sparatoria è avvenuta alle 17 in via Galvaligi. Ferito un ragazzo di 25 anni, Alessandro Zof (nella foto), colpito a una gamba. Il ragazzo è stato in passato coinvolto in diversi episodi di criminalità, ma attualmente era libero dopo una recente assoluzione. L’agguato è avvenuto alle case popolari, a pochi passi dalla sede della Cgil.

alessandro zof Alessandro Zof, è stato ferito ad entrambe le gambe, ora si trova in ospedale ma non è in pericolo di vita. Sul caso sta indagando la squadra mobile di Latina diretta dal vicequestore Cristiano Tatarelli: gli agenti stanno ora raccogliendo le prime testimonianze.

Zof stava per entrare nel palazzo popolare al civico 5 di via Galvaligi. Stava andando a trovare la madre di Lello Gallo, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Raffaele Micillo avvenuto nel 1995. Dopo aver parcheggiato l’auto ed essere sceso, un giovane che lo attendeva nascosto dietro a una colonna della palazzina è spuntato con una pistola in pugno esplodendo tre colpi, i cui bossoli sono stati trovati dalla polizia scientifica.

Poi la fuga in sella a uno scooter con un complice che lo stava attendendo lì vicino. La ragazza di Zof, che era con lui al momento dell’aggressione, è stata ascoltata dagli investigatori della Squadra Mobile insieme ad altri testimoni.

L’ultima sparatoria di questo tipo era avvenuta il 25 gennaio scorso davanti ad un bar al Pantanaccio a Latina quando ignoti avevano esploso cinque colpi d’arma da fuoco contro Carmine Ciarelli, ricoverato in ospedale con gravi ferite e poi dimesso dopo un mese. Da qui era partita la scia di sangue proseguita con due delitti nel giro di due giorni, quello di Massimiliano Moro e il successivo di Fabio Buonamano. La città, da allora, è rimasta sconvolta dall’improvvisa ondata di violenza sulla quale la polizia fatica a fare chiarezza.

Due giovani sono stati interrogati in Questura fino a tarda sera, su di loro sarebbe stato effettuato anche l’esame stub per verificare la presenza di polvere da sparo.

 

LE TAPPE DELLA GUERRA CRIMINALE

Tre mesi di guerra criminale, 85 giorni di sangue tra omicidi, ferimenti, arresti per armi. Coinvolti personaggi storici della criminalità ma anche “nuove leve”, giovani che emergono nel panorama della malavita locale.

11 gennaio. Viene ferito Paolo Celani, 46 anni, operaio. In via Petrarca viene raggiunto da due colpi di pistola all’addome e al braccio. Spesso è stato visto in compagnia di Carmine Ciarelli, il boss dell’omonimo clan, anzi si dice che sia l’autista della Ferrari del capo del gruppo Rom che a Latina è specializzato in usura ed estorsioni ma che non disdegna gli affari con la droga.

Viene arrestato Marco Ranieri, 45 anni, ha in casa un vero e proprio arsenale ma non l’arma che ha sparato a Celani. Ranieri sarà in seguito oggetto di una serie di avvertimenti come l’incendio della sua auto e una bomba carta trovata davanti alla sua abitazione.

25 gennaio, ore 8. Colpito Carmine Ciarelli, 48 anni. Alle 8 del mattino aspettano che esca dal bar nella “sua” Pantanaccio e fanno fuoco. Sei colpi di pistola calibro 9 – sui sette esplosi – lo raggiungono all’inguine, al fegato, allo stomaco, ma lui se la cava nonostante per lungo tempo resti in prognosi riservata. Scoppia la guerra criminale.

25 gennaio ore 22. La sera stessa viene freddato nel suo appartamento in Largo Cesti Massimiliano Moro, 46 anni: sono circa le 22, apre a chi lo ha “tradito” e fa entrare in casa l’assassino che con due colpi di pistola al collo e alla testa lo uccide.

26 gennaio. Nemmeno 24 ore dopo l’omicidio Moro, viene ucciso in via Montelupone Fabio Buonamano, noto come “Bistecca”. Una colluttazione e poi tre colpi di calibro 7,65 alla testa, al collo e al torace. Non è finita.

13 febbraio. Viene fatta esplodere una bomba in via Monti, il bersaglio era l’abitazione di Marco Ranieri.

8 marzo. La polizia arresta Simone Grenga e Andrea Pradissitto: sono giovani del clan Ciarelli e hanno le pistole pronte a sparare, forse aspettano qualcuno al varco ma il piano fallisce. Nelle ore precedenti era finito in carcere per il delitto Buonamano “Romolo” Di Silvio, mentre era ancora ricercato Costantino noto come “Patatone”, poi arrestato dalla polizia. Chi cercavano i due giovani? Forse Fabrizio Marchetto, arrestato dai carabinieri il 23 marzo mentre va al bar: ha con sé una pistola 7,65 con il colpo in canna. Teme di essere ucciso? Poche ore prima dell’interrogatorio incendiano l’auto del padre.

7 aprile. Alessandro Zof, 25 anni, viene ferito in pieno giorno, alle 17, in via Galvaligi con tre colpi di pistola alle gambe. Un avvertimento in piena regola.

  1. ci vogliono le ruspe a Latina…ormai siete come casal di prinicipe…vergogna…

  2. ormai sembra una guerra senza fine
    solo si capisse chi sta con chi…

  3. zof non era quello arrestato con travali ovvero legato a di silvio?

  4. ANDATECI TUTTI A VIVERE A CASAL DI PRINCIPE.
    CHI SPUTA NEL PIATTO DOVE MANGIA NON MERITA NULLA.

  5. ANDATECI TUTTI A VIVERE A CASAL DI PRINCIPE.
    CHI SPUTA NEL PIATTO DOVE MANGIA NON MERITA NULLA.

  6. Non sono d’accordo con gli amici che paragonano Latina al piccolo centro campano tristemente famoso per le peercentuali record di morti ammazzati e di agguati di stampo camorristico….ma estremizzandolo il concetto ci pu

  7. Sono di Latina ma vivo a Parma da oltre 15 anni, leggo quotidianamente il giornale della MIA amata Citt

  8. ma come sono i gruppi contrapposti?
    sembrerebbe i disilvio e ciarelli uniti contro un altro gruppo?? o forse una lotta interna tra i loro affiliati?