Daniele Nardi tenta la scalata più pericolosa

29/11/2012 di

Nanga Parbat in lingua Baltì significa ‘regina delle montagnè ed è la nona montagna più alta della Terra. Da tempo Daniele Nardi, alpinista di Sezze ha un sogno nel cassetto: quello di attaccarne la vetta in una ‘primà invernale. Un’impresa, che se riuscirà, sarà destinata a entrare nella storia dell’alpinismo himalaiano, perchè nessuno vi è mai riuscito.

Daniele ha descritto i dettagli della spedizione che partirà da Roma intorno al 27 dicembre e arriverà al campo base (collocato a quota 4.200 metri) il 4 gennaio 2013. «La spedizione durerà due mesi – afferma Daniele – necessari per allestire i campi e acclimatarsi per fare la scalata, aspettando quei cinque giorni di bel tempo che serviranno per tentare il salto finale».

A rendere quest’impresa ancora più difficile saranno le rigide temperature invernali (fino a 50 gradi sotto zero con raffiche di vento a più di 100 km/h) e la solitudine nell’arrampicata. Le doti che servono di più per scalare il Narga Parbat d’inverno – continua Nardi – sono determinazione, concentrazione, consapevolezza e tenacia. La sfida porta con se anche un valore simbolico: l’alpinista proverà a portare la bandiera dei diritti umani in cima alla vetta, con l’intento di dimostrare come i valori dello sport coincidono con il rispetto della dignità umana.

  1. DANIè E SE TE PERDI????
    CHI TE VIENE A RIPIJA????
    GOOD LUCK MY FRIEND
    SALUTE E PIU PILU PER TUTTI
    IL VOSTRO CETTO CHIUNQUE

  2. grande daniele, faccio il tifo per te! sei un fenomeno. in bocca al lupo di cuore

  3. Daniè mettite la canottiera di lana che a 4200 fà freschetto.
    E appena arrivi in vetta chiama