Daniele Nardi tenta la scalata più pericolosa
Nanga Parbat in lingua Baltì significa ‘regina delle montagnè ed è la nona montagna più alta della Terra. Da tempo Daniele Nardi, alpinista di Sezze ha un sogno nel cassetto: quello di attaccarne la vetta in una ‘primà invernale. Un’impresa, che se riuscirà, sarà destinata a entrare nella storia dell’alpinismo himalaiano, perchè nessuno vi è mai riuscito.
Daniele ha descritto i dettagli della spedizione che partirà da Roma intorno al 27 dicembre e arriverà al campo base (collocato a quota 4.200 metri) il 4 gennaio 2013. «La spedizione durerà due mesi – afferma Daniele – necessari per allestire i campi e acclimatarsi per fare la scalata, aspettando quei cinque giorni di bel tempo che serviranno per tentare il salto finale».
A rendere quest’impresa ancora più difficile saranno le rigide temperature invernali (fino a 50 gradi sotto zero con raffiche di vento a più di 100 km/h) e la solitudine nell’arrampicata. Le doti che servono di più per scalare il Narga Parbat d’inverno – continua Nardi – sono determinazione, concentrazione, consapevolezza e tenacia. La sfida porta con se anche un valore simbolico: l’alpinista proverà a portare la bandiera dei diritti umani in cima alla vetta, con l’intento di dimostrare come i valori dello sport coincidono con il rispetto della dignità umana.
in bocca al lupo
PIU’ ALTO E PIU’ OLTRE G D’Annunzio
DANIè E SE TE PERDI????
CHI TE VIENE A RIPIJA????
GOOD LUCK MY FRIEND
SALUTE E PIU PILU PER TUTTI
IL VOSTRO CETTO CHIUNQUE
sarebbe più facile e redditizio scalare la politica italiota.
grande daniele, faccio il tifo per te! sei un fenomeno. in bocca al lupo di cuore
Daniè mettite la canottiera di lana che a 4200 fà freschetto.
E appena arrivi in vetta chiama