Progetto Rewetland per il recupero della pianura pontina

23/10/2012 di
progetto-rewetland-latina-latina24ore

Il Comune di Latina, nell’ambito delle attività relative al Progetto LIFE + REWETLAND (www.rewetland.eu), insieme alla Provincia di Latina, al Parco Nazionale del Circeo, al Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e alla U-Space, prosegue nel suo programma e promuove un Workshop per la condivisione delle proposte progettuali.

In particolare, giovedì 25 ottobre, dalle ore 9.30 presso la sala conferenze “Enzo De Pasquale” del Palazzo Comunale, ci sarà il nuovo
incontro per la condivisione delle scelte con tutti gli attori coinvolti nella gestione del territorio (istituzioni, enti, agricoltori e cittadini) e la collaborazione interistituzionale tra gli enti preposti alla programmazione, la pianificazione e la realizzazione degli interventi, dispensabili per garantirne l’efficacia e conseguire gli obiettivi di sostenibilità. Dopo la fase introduttiva, il programma dei lavori prevede la suddivisione dei partecipanti interessati in tre gruppi di lavoro tematici di seguito indicati:

Gruppo 1: Rete Ecologica, aree protette, qualità delle acque e tutela della
Zona Costiera

Gruppo 2: Gestione dell’ambito urbano-progetto Marina di Latina

Gruppo 3: Attività agricole, tutela delle acque attraverso le buone pratiche

Il progetto REWETLAND (Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “LIFE+2008”, è un progetto dimostrativo e sperimentale, che prevede la redazione di un Programma integrato di Riqualificazione Ambientale nell’Agro Pontino, territorio caratterizzato da condizioni critiche di inquinamento dei corpi idrici, dovute principalmente all’attività agricola intensiva. Obiettivo del progetto è sperimentare e sviluppare una serie di trattamenti biologici per la riduzione dell’inquinamento diffuso da fitofarmaci e la bio-attenuazione dei carichi
inquinanti attraverso l’impiego di strumenti di fitodepurazione diffusa quali fasce ecotonali, ecosistemi filtro e zone umide artificiali.

Il progetto REWETLAND interverrà su tutto l’Agro Pontino (circa 700 kmq), operando perciò non su un singolo corso d’acqua, ma considerando l’intera rete dei canali di bonifica (2200 km) come un unico oggetto di intervento, cosa che presuppone un cambio radicale nelle tecniche attuali di manutenzione dei canali e in generale di gestione del territorio e del paesaggio.

  1. Scusate, ma dall’articolo non si capisce nulla.

    Cmq, colgo l’occasione per ricordare che il Comune di Latina deve attivarsi per non perdere l’ennesima occasione: il progetto PLUS di riqualificazione del Lido.

    A che punto stiamo?

  2. la tutela delle acque deve essere svolta controllando gli scarichi delle fabbriche, dei depuratori urbani e delle attività turistiche, gli agricoltori sono danneggiati dallle acque inquinate da questi soggetti, l’acqua dei fiumi è spesso vietata per l’irrigazione.Tanto per citare, il fiume Astura, la Abbot e la discarica di bgo Montello, ill fiume Cavata, IL fiume Sisto e del fiume che sfocia a Rio Martino.Ci sono organi e persone preposte a tale controllo che sarebbe ora che iniziassero ad esercitare tale controllo.Il gruppo 3 come area tematica è fuori dalla logica non sono gli agricoltori che inquinano.

  3. l’agricoltura inquina con i prodotti fitofarmaci in relazione alla tipologia colturale, ma inquina sopratutto con i reflui zootecnici sparsi sui terreni agricoli, in alcune zone le sostanze chimiche presenti nel letame-concime hanno raggiunto ed inquinato le falde acquifere.
    Sono trascorsi appena 80 anni dalla bonifica integrale è “abbiamo” devastato parti consistenti del territorio non solo dell’ecosistema naturale ma di quello antropizzato in funzione dell’agricoltura e zootecnia.

  4. ehiii “canali ciclabili” ! C’è poco da ironizzare, le opere idrauliche di bonifica permettono l’utilizzo di migliaia di ettari di territorio fertile, se l’agricoltura con annessa zootecnia venisse praticata con scienza e coscienza questa pianura sarebbe una delle aree più ricche d’Europa.
    La colpa della disastrosa crisi nel settore agroalimentare non l’attribuisco agli agricoltori-allevatori ma a quegli uomini politici ed amministrtori che da 30 anni e forse più devastano la società civile e laboriosa per fare gli interessi personali.

  5. i canali sprofondano e torna la palude…no, speriamo di no. Agire in fretta e lasciar stà l’agricoltura prima che sprofondi e vi porti tutti con essa

  6. io a 7 anni facevo il bagno nel fiume Sisto e ci pescavo con i miei coetani, quindi parlo di 40 anni fà, di quegli ultimi 80 anni di cui parlate solo gli ultimi 40 hanno prodotto la catastrofe dovuta all’agricoltura? no la morte dei fiumi è arrivata con l’avvento dell’industria chimica e farmaceutica è da allora che nei fiumi non c’è più pesce, lo sviluppo delle città, l’inefficenza dei depuratori ha prodotto il resto, negli ultimi 10 anni sono stati proibiti dalla Cee + di 300 principi attivi che si utilizzavzno come fitoterapici, lo smaltimento dei liquami è supercontrollato dalle ASL, quello che non controllano sono gli intoccabili, prendete una canoa e fatevi un giro dei fiumi poi ne riparliamo, e se non sarete soddisfatti vi porto a fare un giro nelle aziende agricole.

  7. Quantum!! Non stavo ironizzando. La penso esattamente come voi!.
    Magari che ne fossero dei cittadini così!
    Sarebbe bello avere degli amministratori che cominciassero a cambiare le cose partendo proprio dalle vostre riflessioni. Scusatemi, ma la battuta era in senso buono.

  8. volevo segnalare che esiste un forum di discussione sul progetto Rewetland e sulla riqualificazione della pianura pontina, e un Geoblog su cui si possono pubblicare commenti georeferenziati. Ecco il link del sito:

    http://www.rewetland.eu/life/