SANTACROCE: LE MAFIE INVESTONO NEL SUD PONTINO

30/01/2010 di

Radicamento delle criminalità organizzata, soprattutto nell’area sud del Lazio, aumento dei procedimenti penali legati a reati di bullismo e stalking. E ancora: criminalità romena in espansione e aumentano le morti bianche.

La radiografia che emerge dalla relazione del presidente della Corte d’Appello di Roma, Giorgio Santacroce, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario conferma che le condizioni del paziente «giustizià nel Lazio preoccupano ancora. “La pendenza dei processi – si legge nella relazione – cresce nel Distretto romano. La ragione di questa espansione è presto detta: il contenzioso si estende in modo quasi tumorale perchè c’è un incremento della domanda di giustizia, che è spesso frutto di uno spirito litigioso, schizofrenico e incontrollato, strumentale e dilatorio”.

Secondo i procuratori della Repubblica del distretto, il Sud del Lazio e Roma sono zone in cui la criminalità organizzata investe somme ingenti per acquisire attività economiche, soprattutto nel campo alberghiero e della ristorazione.

“Mentre nell’area pontina – afferma Santacroce – permangono infiltrazioni mafiose per la presenza di alcune famiglie originate dal soggiorno obbligato di molti esponenti stortici, il circondario di Tivoli seguita a essere luogo privilegiato di incontri tra elementi malavitosi italiani e stranieri”.

Per quanto riguarda la criminalità straniera a Roma e nel Lazio resta quella romena la più attiva »che utilizza modalità di comportamento molto aggressive soprattutto nella gestione dello sfruttamento della prostituzione di connazionali, spesso minorenni, essendosi i rumeni sostituiti agli albanesi nel monopolio di questo illecito traffico«.

Sul fronte dei procedimenti per reati commessi da minori, la relazione del presidente di Corte d’Appello mette in luce che nel Lazio si registra un lieve aumento (3.410 rispetto ai 3.321 dello scorso anno), con un incremento dei tentativi di rapina e di estorsione da collegare al fenomeno del ‘bullismò. Segno più anche per le morti bianche e il fenomeno dello stalking: nella relazione si legge che la Procura, al 30 giugno 2009, ha aperto ben 232 procedimenti. “Lo stalking – afferma Santacroce – è punito severamente da tempo i molti paesi come autonoma figura criminosa, mentre da noi alle vittime di uno stalker hanno dovuto accontentarsi per anni della debole tutela giuridica offerta dal reato di molestie, che è un semplice reato contravvenzionale”.

Anche nel corso della cerimonia a Roma i magistrati hanno lasciato l’aula, nel momento in cui a prendere la parola era un rappresentante del governo. I responsabile dell’Anm di Roma e Lazio hanno lanciato un allarme, soprattutto per quanto riguarda la riforma del processo breve. “Con questo provvedimento – ha affermato il Gip, Valerio Savio – sono a rischio i processi importati per reati economici, truffe come quello su Lady Asl e Coop Casa Lazio”.

  1. ma sti studi socioligici fateli fare alla gente che sta per strada o al bar, date l incarico a qualsiasi ragazzo di 18 anni e vi puo scrivere piu cose lui di tutte le supposizioni scritte da centri di studi et cose varie. sono 20 anni che latina

  2. E’ vero quanto sostenuto da molti lettori di questo giornale. A Latina ci sono dei politici tuttora in carica che hanno ricevuto favori da questi delinquenti e in cambio li hanno lasciati fare i loro comodi senza disturbarli. Chi ci rimette sono i cittadini onesti e rispettosi delle leggi.