OPERAZIONE PANDORA, VITA DA BOSS NELLA VILLA A 5 STELLE

20/01/2010 di

Prima di essere rinchiuso in carcere, Giuseppe Gallo, 43 anni fino a stamattina ha vissuto in una villa a 5 stelle, in regime di arresti domiciliari. «Una
splendida villa con piscina», l’hanno definita i pm della Procura di Salerno, che all’alba di oggi con i colleghi della Direzione distrettuale antimafia di Napoli
hanno ordinato 81 arresti, molti dei quali presunti appartenenti al clan Gallo-Limelli-Vangone. La villa a 5 stelle del boss Gallo si trova nel comune di S.
S. Cosma e Damiano (Latina).


La sua residenza dorata era la centrale dei traffici illeciti della cosca. Da lì partivano gli ordini per i gregari che curavano l’importazione di imponenti quantità
di cocaina e hashish. Ma il boss ritenuto dagli inquirenti, non solo uno dei più sanguinari e potenti della camorra campana, anche uno dei più ricchi. Per scansare il carcere si era fatto passare per un disturbato mentale. Grazie alle false perizie che hanno dimostrato l’incapacità di intendere e di volere, Gallo ha ottenuto anche nei diversi procedimenti penali a suo carico vari benefici processuali e cautelari. La falsa invalidità gli ha provocato anche il riconoscimento di una pensione di 699 euro che il feroce capo camorra ogni mese incassava come un qualsiasi vero invalido.

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Nell’ambito dell’operazione denominata «Pandora» che ha portato all’arresto di 81 indagati…
Mercoledì 20 Gennaio 2010

 

  1. anche i medici come minimo…
    anche a loro un bel 41 bis….
    certo che addirittura la pensione gli davamo…

  2. Complimenti al magistrato che ha condotto le indagini e li ha fatti arrestare. L’INPS si dovrebbe costituire parte civile e chiedere i danni oltre al rimborso delle pensioni pagate, anche ai medici che hanno falsificato le visite mediche.