Spese pazze in Regione, Polverini si dimette

24/09/2012 di
polverini-renata

La governatrice del Lazio Renata Polverini si è dimessa dopo lo scandalo delle spese pazze. «Comunico ciò che ho detto ieri a Napolitano e poi a Monti le mie dimissioni irrevocabili da presidente della Regione Lazio». Così Renata Polverini iniziando la conferenza stampa al Residence Ripetta sulla crisi alla Regione Lazio.

«Con il blocco della mia azione riformatrice – ha detto –  ci saranno gravi ripercussioni sul paese: abbiamo fatto 5 miliardi di tagli perché lo volevamo e perché abbiamo avuto come effetto il dimezzamento del disavanzo sanitario portandolo a 700 milioni». «Dico anche che da pochi minuti sono tornata una persona libera e mi sento veramente bene». «Due anni e mezzo in questo sistema – ha aggiunto Polverini – lo sentivo come una gabbia».

LI MANDO A CASA IO.«Ho interrotto il cammino di un consiglio non più degno di rappresentare il Lazio: questi signori li mando a casa io». «Arriviamo qui puliti: mai avrei immaginato che con quelle ingenti risorse tutti, nessuno escluso, facessero spese sconsiderate ed esose», ha detto Polverini. «Vado via a testa alta non so se altri potranno a fare lo stesso. Me ne vado avendo azzerato i fondi dei gruppi regionali. Voglio vedere se chiunque verrà farà lo stesso».

COME FUNZIONA. Secondo quanto previsto dallo statuto regionale del Lazio, le dimissioni del presidente della Giunta sono una delle cause di dimissioni della giunta regionale stessa. Alle dimissioni della Giunta consegue lo scioglimento del Consiglio, che viene dichiarato con decreto del Presidente del Consiglio regionale. Lo Statuto prevede inoltre che la Giunta dimissionaria resta in carica, presieduta dal Presidente della Regione, ovvero dal vicepresidente nei casi di rimozione, decadenza, impedimento permanente e morte del Presidente, limitatamente all’ordinaria amministrazione, fino alla proclamazione del Presidente della Regione neoeletto.

CONSIGLIO INDEGNO, ORA SONO LIBERA.  Alla fine sono arrivate: dimissioni irrevocabili. Renata Polverini lo dice quasi con un sorriso, ma il volto è tirato. Una conferenza stampa breve ma al vetriolo quella dove dice definitivamente addio alla Regione Lazio e al suo «consiglio indegno». «Da oggi sono libera e dirò tutto quello che ho visto», sibila lanciando strali «a questi signori che ora mando a casa io». E fa anche i nomi: esplicito quello del presidente del Consiglio regionale, «prendetevela con Abruzzese», poi nomina «quello che aveva bisogno del Suv (Fiorito), quello che si voleva giocare la carriera in consiglio regionale (Battistoni)». «Basta, con questi non ho nulla a che fare», tuona, il volto provato, stanca dall’ennesima giornata di graticola mediatica e politica. Per lei i lavori finiscono qui consapevole però che «ne esco pulita, a testa alta». Accerchiata, con l’Udc nazionale che le ha voltato le spalle, con un’inchiesta giudiziaria che monta giorno dopo giorno, col mondo cattolico contro, Polverini si è presentata come già lo scorso lunedì nell’Aula del Consiglio, vestita di bianco, quasi a simboleggiare una resa ma anche la coscienza pulita. «Me ne vado senza colpa alcuna. Da pochi minuti sono tornata libera, sono una donna felice, mi sento bene e domani non mi suonerà la sveglia», dice cercando di sdrammatizzare ma c’è rabbia in ogni frase. Ne ha per tutti, Renata Polverini: ce l’ha con i consiglieri, «indegni di rappresentare una Regione come il Lazio»; con il presidente del Consiglio Mario Abbruzzese, «mi auguro abbia fatto bene ma ho dei dubbi», con il Pdl, ci sono persone «da mandare via». Perchè «tutto nasce da una faida interna al partito» in cui ci sono anche «amene persone che si aggirano per l’Europa a rappresentare l’Italia», forse una stoccata al consigliere del toga party Carlo De Romanis ex europarlamentare. E ne ha anche con l’opposizione, perchè «le ostriche viaggiavano comodamente anche con la Giunta precedente. Ho atteso la giornata di oggi per vedere la falsità dell’opposizione. Nessuno si è dimesso scaricando la responsabilità sulla Giunta, che invece ha lavorato bene». Si sente libera ora. Libera da anni vissuti «come una gabbia»: «dirò tutto ciò che finora per senso dello Stato non ho reso pubblico», perchè -dice- «ho visto cose allucinanti». Il suo pensiero va anche alle istituzioni nazionali, al presidente Napolitano, a cui ha comunicato per primo la sua intenzione e al premier Monti «che mi ha apprezzato sul piano istituzionale e personale e che mi ha confermato che la mia regione influiva positivamente sul rating nazionale». Accanto a lei il vicepresidente Udc Luciano Ciocchetti («i centristi attorno a me mi sono stati vicini»), Francesco Storace («ha sofferto più di tutti»). Continuerà a fare politica, Renata Polverini «ma con persone per bene». Annuncia che mercoledì andrà in conferenza delle Regioni «e vedremo che soluzioni dopo lo scandalo del Lazio sapranno dare quelli che governano da 20 anni». Quando se ne va tra i suoi collaboratori ed i cronisti scoppia un diverbio, gli animi sono accesi, ma Polverini riesce a sorridere. E l’ultima nota di veleno è per i consiglieri: «che la festa era finita lo sapevo da lunedì scorso: volevo solo vedere fino a che punto il Consiglio si dimostrava vile». Lei però è pulita, va via ma tornerà: «rimarrò a lavorare fino alla prossima competizione elettorale».

  1. Mo’ te voglio, vieni galetto a farti vedere a chiedere i voti, ti aspettiamo con vero entusiasmo a te e a tutti quelli come te……

  2. Viva la libertà. Era ora. Adesso tocca al nano di Arcore. A casa i ladri

  3. E la signora mo’ dira’ tutto lo schifo che c’e stato, ma non si vergogna di averlo tenuto nascosto? Allora avevano ragione a dire che pure lei aveva le sue responsabilita’!!!!!!!!!
    Bene, viva la democrazia, ora la sovranita’ popolare dira’ la sua, mi auguro solo che il popolo del Lazio faccia attenzione a chi votare e soprattutto, non andate a quelle cene elettorali, sono soldi sporchi……

  4. Adesso la signora “Polverona” inizierà a fare il Berluskino affermando che lei è pura come l’acqua santa che si trova in chiesa e che la colpa è degli altri in particolarmato della sinistra.

  5. Abbiamo mandato a casa Marrazzo per trovarci in casa una banda di ladri

  6. In ogni apparizione televisiva, si nota un Fiorito sempre sorridente. Quanto arriveranno le manette, sicuramente si farà venire il mal di cuore.

  7. Rispetto i voti negativi, ma alle 19,36 il sito dell’ANSA non dava la notizia ufficiale.Sinceramente non capisco la gioia per queste dimissioni, non andranno in galera, ma soprattutto si ricicleranno in qualche Consiglio di Amministrazione delle varie municipalizzate di acqua, rifiuti, Roma Capitale,ecc. ecc.
    Il dramma vero siamo noi e vi spiego perchè.Qualche anno fà sono stato in Tunisia e la foto di Ben Alì era affisa in ogni frutteria, tabaccheria, locale pubblico, ente pubblico, ma poi quando il popolo ha saputo delle ricchezze detenute da questo personaggio è sceso in piazza a ribellarsi, contro ogni sopruso e privilegio….
    Noi??…impegnati, anzi super impegnati a pensare all’Iphone5, al calcio alle fettuccine e fin quando non scenderemo nelle piazze, anzi li andremo a cercare nelle loro case (o fingete di non sapere Galetto dove abita?), continueranno a mangiare a sette ganasce. Bisogna avere il coraggio quando si incontrano nella ciità a sputargli addosso, senza vergogna, come hanno mangiato loro, alle spalle di disoccupati, disabili, pensionati, studenti, lavoratori precari ai quali hanno tolto il futuro e pian piano anche la dignità!!! VERGOGNA!!!

  8. Giusto dimettersi
    Unico presidente di regione -non indagato peraltro- a fare le valigie.
    Errani, Vendola, Formigoni,Lombardo indagati ancora al loro posto

  9. Voglio vedere i galetto e i moscardelli come cercano di riproporsi….vi aspettiamo nelle vostre solite false…ANDATE A LAVORARE!

  10. Prigionieri politici di un sistema che si arrichisce a spese dei contribuenti, riceve finanziamenti e se li distribuisce. Se questo è il sistema è veramento uno …

  11. speriamo che vanno via anche dalla giunta di Latina sti zozzoni ladroni……voglio dinuovo il commisariamento del comune

  12. ma sto galetto lo stiamo aspetando in piazza del popolo per sputarllo in faccia sto pecoro

  13. e tu non sapevi niente di quello che ti accadeva intorno? CIALTRONA BUGIARDA.

  14. per l’ordinaria amministrazione da qui alle elezioni sarebbe il caso di incaricare un COMMISSARIO, altrimenti questi in 4-5 mesi se rimagnano quel poco che è rimasto

  15. Renata perchè hai deciso di mollare? Non dovevi, sei e resterai la migliore presidente della regione. Ciao Renata.

  16. Destra o Sinistra sempre le stesse facce da 40 anni!!! ora basta andatevene tutti a casa e lasciate spazio ai giovani onesti,avete affossato l’italia,andatevene tutti a morì ammazzati!

  17. E ora non fatevi comprare il voto con una cena e una bottiglia di vino,occorre cambiare il sistema elettorale,non deve piu essere basato sui partiti politici,i partiti devono sparire tutti!

  18. la Polverini firmava le delibere con le quali si approvavano nuovi finanziamenti ai gruppi politici, ha firmato il vitalizio di 3mila euro al mese ecc….. e con quale faccia di bronzo dice che non sapeva nulla?