Sindaci e presidenti delle province contro i tagli

18/09/2012 di
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Un no forte e deciso al riordino delle province così come previsto nel decreto legge 95/2012, cosiddetta Spending review è arrivato stamattina dai sindaci e dai presidenti delle province laziali, fatta eccezione per i rappresentanti del Comune e della provincia di Roma che non sono intervenuti all’incontro con gli amministratori locali, organizzato dal Consiglio delle autonomie locali del Lazio (Cal) e dalla Giunta regionale.

Al termine dell’assemblea, tenuta all’hotel Aran Mantegna, i numerosi sindaci, assessori e consiglieri comunali e provinciali presenti hanno condiviso un documento letto in sala dal presidente del Cal, Fabio Melilli. In esso si denuncia una violazione da parte del Governo dell’articolo 133 della Costituzione che, con riferimento al ‘mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell’ambito d’una Regionè prevede che si proceda con ‘leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regionè. Per questo motivo gli amministratori locali hanno chiesto al Cal di disattendere la disposizione dell’articolo 17 del decreto 95/2012 che chiede proprio al Cal di formulare una proposta di riordino delle province da inviare alla Regione entro il 3 ottobre, e di chiedere nella prossima riunione, con deliberazione ufficiale, alla Giunta di ricorrere alla Corte Costituzionale contro quelle norme. Peraltro, lo stesso articolo 17 dispone che la Regione deve trasmettere la proposta di riordino al Governo entro il 24 ottobre. A questo punto però bisogna aspettare l’esito della prossima seduta del Cal, che si terrà, presumibilmente, il primo ottobre. La stessa presidente della Regione, Renata Polverini, nel corso del suo intervento aveva anticipato che la Giunta rispetterà le decisioni prese dai rappresentanti degli enti locali, anche in caso di richiesta di ricorso alla Consulta. ‘Senza voi amministratori locali non possiamo e non vogliamo procedere – ha dichiarato Polverini – e se voi confermerete la volontà di ricorrere alla Corte noi ricorreremo. Non vogliamo fare forzature, ma diciamo no alla ‘ciambellà, una Regione con al centro Roma che assorbe tutte le risorsè. L’unico riferimento ad un eventuale assetto futuro la presidente lo ha fatto quando ha detto che ‘se si va verso l’area metropolitana, che essa sia piccola, lasciando, ad esempio, fuori i porti che sono ossigeno per lo sviluppo del territoriò.

Il dibattito, moderato dall’assessore regionale ai Rapporti con gli Enti Locali e Politiche per la sicurezza, Giuseppe Cangemi, si è aperto con l’intervento del presidente del Cal, Fabio Melilli, presidente della provincia di Rieti, che secondo i parametri del Governo dovrebbe essere unita a quella di Viterbo. ‘La Toscana chiude il riordino con 5 province – ha detto Melilli – la Lombardia con 8 o 7, credo che non sia giusto che il Lazio chiuda con 2 province. Il rischio è la marginalizzazione delle province del Lazio dovuto alla contrapposizione di due grandi poteri, quello della regione e quello della città metropolitana. Abbiamo sentito come un dovere ascoltare i sindaci – ha aggiunto Melilli – perché su questa partita non si gioca solo la scomparsa o l’accorpamento delle Province, ma si gioca anche un diverso assetto della Regionè. Per Donato Robilotta, presidente dell’Aiccre ed ex assessore regionale agli Enti locali, ‘ben venga il ricorso alla Corte, ma va riorganizzato l’intero sistema territoriale del Lazio perchè 13 livelli di governo sono troppi e vanno immediatamente tagliati. Mi riferisco a enti come le Comunità Montane, le Università Agrarie, i Consorzi di Bonifica, che complicano terribilmente la vita a cittadini e imprese. Urge al più presto una riorganizzazione complessiva al fine di creare ambiti ottimali di gestione del territoriò.

Dopo numerosi interventi, tra cui quelli di Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, Giovanni Di Giorgi, sindaco di Latina, Marcello Meroi, presidente della provincia di Viterbo, Fabio Fiorillo, presidente Anci Lazio, Bruno Manzi, presidente dell’Arall e Giancarlo Righini, vicepresidente del Cal, il dibattito è stato chiuso da Stefano Cetica, assessore regionale al Bilancio. Quest’ultimo ha ricordato ‘la difficile gestione, sin dai primi incontri, della proposta del governo sul riordino delle province, perché la particolarità della Regione Lazio rende difficile l’accorpamento di province come quelle di Rieti e Viterbò. Riguardo all’ipotesi che alcune province destinate alla soppressione possano salvarsi grazie all’aggregazione di Comuni intenzionati a spostarsi da province limitrofe, Cetica ha auspicato che il Governo possa dare la possibilità ai Comuni di decidere a quale Provincia aderire. Se questo comporterà la creazione di nuove province o il mantenimento delle attuali, lo decideranno i cittadini. Presenti ma non intervenuti i presidenti delle province di Frosinone e Latina, Antonello Iannarilli e Armando Cusani, e la vicepresidente della provincia di Roma, Cecilia D’Elia. Assenti invece i rappresentanti di Roma Capitale.

  1. tutti preoccupati quando la poltrona balla eh!
    Non sono mai stati attivi come adesso i ” signori ” amministratori, tranne forse quando si trattava si spartire il potere.
    Credo comunque che il provvedimento del governo sia giusto e legittimo.
    Io non voglio pagare piu le tasse per finanziare gli attuali livelli retributivi di persone che non mi rappresentano e non voglio che lo faccino.

  2. Si stanno preoccupando che dopo devono presentarsi sul posto di lavoro ” sudato.
    ” quasi sempre in pubbliche amministrazioni. Mi auguro altra crisi , soprattutto che risparmi i lavoratori veri. Mi auguro altri tagli e ancora più cospiqui per questi signori “amministratori”.

  3. Pasquino più libri e meno film di Fantozzi: si dice “facciano” :-)
    E non rispondere, come gli ignoranti che non vogliono ammettere i loro strafalcioni, che è un errore ortografico… si ben intuisce dal resto della frase che non lo è, sui contenti invece non posso che essere in accordo.

  4. Navigatore: idem (come per Pasquino) più libri e meno fumetti :-)

  5. il mio e un manifesto ” orrore” di ortografia, tanto quanto il tuo ” inutile” intrvento.
    Scusa ma se devi fare il professorino cercati un altro sito.

    saluti

  6. ps dimenticavo a me il film di fantozzi neanche mi piace……..

  7. Sentono che la poltrona vacilla …..si stanno accorgendo che i loro inutili ruoli sono messi in pericolo …..hanno il sentore che potrebbero perdere il loro potere.

    Tutti questi inetti personaggi, parassiti e burocrati che non hanno mai prodotto nulla, che non hanno minimamente migliorato la qualita’ della vita’ .che non hanno creato servizi e strutture utili e che al contrario hanno pensato solamente ai loro affari consentendo cementificazioni e speculazioni ANDREBBERO PRESI A CALCI NEL C.U.L.O. E SBATTUTI FUORI senza aspettare le riforme necessarie all’abolizione delle inutili provincie.

  8. Facciamo ridare indietro i soldi da “er batman”!!! Visto che magna e beve e sniffa alle spalle nostre!!!

  9. Per ” Zorro ” mentre tu leggevi libri e studiavi in quanto papà cacciava i soldi, il navigatore non aveva le stesse fortune e forse non e letterato come te, lavorava per te e per il futuro ( Medita ) i film tu li vedi solo al cinema. Saluti.
    Scusa ma ho parenti molto stretti che potrebbero insegnarti qualcosa come letterato” e soprattutto non fanno i professori e correggono i compiti , non siamo a scuola.
    Credo che tu soffra, non ti esprimi molto sulle argomentazioni trattate.

  10. stanno per andare a casa e cercano di inguattare qualche euro in più, non si sa mai…