MURO DA ABBATTERE, IL CENTRO LE CORBUSIER CHIEDE I DANNI AL COMUNE

21/12/2009 di

Il mancato abbattimento del muro che divide Latinafiori dal centro commerciale Le Corbusier avrebbe danneggiato gli affari degli esercizi collocati presso quest’ultimo complesso. In forza di questo, due titolari di attività commerciali del centro Le Corbusier hanno deciso di citare in giudizio il Comune di Latina, chiedendo il risarcimento dei danni patrimoniali.

Le richieste dei ricorrenti si aggirano sui 300.000 euro a testa. Segnali di tensione si erano d’altronde già registrati due anni fa, quando i negozianti del piccolo centro avevano spedito una lettera al sindaco, sollecitandolo all’abbattimento del muro. Sul muro divisorio si è scatenato un contenzioso, promosso dalla «Iep», l’Immobiliaria edilizia pontina, proprietaria degli immobili del centro Le Corbusier, contro i titolari del vicino centro Latinafiori. Contenzioso che nei mesi scorsi ha visto un primo pronunciamento del Tribunale ordinario, che ha stabilito un risarcimento minimo per la Iep (circa 30mila euro) e l’abbattimento di pochi centimetri del muro, cioè di quella piccola parte che sconfina nella proprietà della società immobliare. Anche in virtù di questa sentenza, i due titolari di attività commerciale ora chiedono il risarcimento al Comune che ha rilasciato la concessione edilizia.

La partita tra «Iep» e «Latinafiori» si sposta, invece, al Tar: la prima società ha proposto ricorso contro la seconda, ma ha chiamato in causa anche il Comune contestando il rilascio della concessione edilizia. I legali dell’amministrazione (Francesco Di Leginio e Francesco Paolo Cavalcanti) hanno ricevuto l’incarico per opporsi alle richieste degli esercenti.

«Non è mia abitudine né costume commentare le sentenze – dice l’avv. Di Leginio – Il Tribunale ordinario si è già espresso, ora il Comune è tirato in causa nel contenzioso amministrativo». Insomma, una guerta tra privati causata da un muro, che tira dentro anche il Comune. La vicenda risale la 1994, quando il Comune di Latina ha rilasciato la concessione edilizia per l’area dei due complessi commerciali. Tuttavia la stessa area manca ancora dell’abitabilità, cioè il Comuen contesta alle società che hanno realizzato le strutture commerciali di non avere mai ottemperato agli oneri concessori, cioè alla cessione di aree per la realizzazone di parcheggi pubblici. (Fonte: Marco Battistini, Iltempo.it 21-12-2009)