Tangenti al tribunale di Gaeta, tutti a giudizio

17/07/2012 di
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A giudizio tre dipendenti del tribunale di Gaeta e altre cinque persone accusate di pilotare atti giudiziari, protesti, aste, esecuzioni e perizie. Il giudice per l’udienza preliminare Guido Marcelli ha disposto il processo per otto persone coinvolte nell’inchiesta sulla sede staccata del tribunale di Latina, a Gaeta. Il processo inzierà il 25 gennaio 2013 davanti al collegio penale di Latina.

La Procura ipotizza un giro di oltre sette milioni di euro, soldi intascati per truccare e pilotare alcune operazioni. A capo del gruppo c’era Giuseppe Aurola, 72 anni originario di Sessa Aurunca ma da anni residente a Formia. L’uomo era in servizio a Gaeta come ufficiale giudiziario. E’ lui, secondo l’accusa, la mente dell’organizzazione: contattava le persone coinvolte nelle esecuzioni mobiliari e immobiliari invitandoli a pagare per occultare o rinviare atti ingiuntivi, o per manipolare procedure esecutive a favore dei debitori.

Sotto accusa anche Antonio Riccardelli, custode giudiziario di 64 anni di Formia, e Andrea Antonio Di Fusco (62 anni), cancelliere del tribunale di Gaeta. Il gruppo è accusato anche di aver pilotato alcune aste, sopravvalutato beni sequestrati (una vecchia fotocopiatrice del valore di 200 euro fu valutata 11.000 euro), e addirittura di aver venduto
oggetti sotto sequestro.