Latina, il Nas sequestra 700 chili di cibo mal conservato

06/07/2012 di
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Con l’arrivo della stagione estiva i Carabinieri dei Nas, nell’ambito di una vasta attività condivisa con il Ministero della Salute, hanno disposto un’ azione di controllo su scala nazionale tesa a garantire la salubrità degli alimenti distribuiti per il consumo.

Nelle ultime settimane i Carabinieri dei 38 nuclei dislocati sul territorio nazionale hanno effettuato oltre 2.800 ispezioni nei confronti dell’intera filiera agroalimentare, dal settore produttivo a quelli della distribuzione e della ristorazione, rilevando irregolarità nel 37% delle strutture controllate.

Nel corso dei controlli sono state accertate 1.603 violazioni alle normative nazionali e comunitarie che disciplinano l’igiene e la sicurezza degli alimenti, contestate ai 1.090 soggetti responsabili (di cui 146 denunciati all’Autorità Giudiziaria), nei cui confronti sono stati elevati verbali di violazioni amministrative per circa 1 milione e 500 mila euro.

Particolarmente importante l’attività svolta, in questo delicato settore, dal Nas di Latina, che in un noto ristorante del lungomare pontino ha sequestrato quasi 700 kg di alimenti ittici e carnei e 1400 bottiglie di bevande varie, malamente conservati e stoccati in pessime condizioni igieniche in un deposito abusivo e privo dei requisiti minimi sanitari e strutturali, al quale i militari del Nucleo laziale hanno posto i sigilli.

  1. al lido di Latina anche 7 € per un panino….che cammina da solo ! FATE MANGIARE QUESTA ROBA AI MULTATI

  2. Fate l’elenco di chi è stato beccato!!!!!!!!!!!!!!!! Solo così, forse , impareranno!!

  3. POSSIBILE CHE NESSUNO SA QUALE LOCALE è STATO CHIUSO DA FARE IL NOME QUI?
    CHI HA SCRITTO L’ARTICOLO DEVE FARE IL NOME, NE VALE LA SALUTE DI TUTTI, SOPRATUTTO PERCHÈ PAGHIAMO E SCONTI NON CE NE FANNO!!

  4. NOMI, solo cosi pagheranno davvero lo sappiamo tutti. Forse per questo si chiamano in causa inpropriamente la privacy e le garanzie?

  5. Tirate fuori i nomi, questo vuol dire fare giornalismo se la notizia è veritiera!!!!!!

  6. “In un posto una volta è stato chiuso un negozio” questa è informazione…

  7. che scienziati che siete, ma se i carabinieri non lo danno il nome mi spiegate come fanno a scriverlo? Tirano a indovinare? Mah

  8. Vogliamo i nomi, è giusto che il diritto alla salute venga tutelato, così eviteremo di andare da questa gentaglia. Se è un ristorante del lido, ci saranno pure i sigilli di chiusura, quindi il gioco è fatto…..

  9. seeee e quanno lo fanno nome e cognome!!! Come la storiaccia di quella industria conserviera chiusa dal NAS che ricilava pomodori scaduti.
    Questo è il primo paese al mondo per l’eno-gastronomia allora DICO AGLI STRANIERI TURISTI NON VENITE IN ITALIA O RISCHIATE DI MANGIARE CIBI SCADUTI O MALCONSERVATI…… altrochè diarrea!!!

    Nun semo manco capaci a salvagurdà la nostra cultura e ricchezza… che paese di melma, nun meritamo niente solo calci dalla germania francia e spagna.

  10. un dubbio… vi rendete conto di quanti sono 700 kg (settecento chili) di carne e pesce e 1400 bottiglie? Bottiglie credo di vetro e non di cartapesta?
    Mah!

  11. Premetto che mi piacerebbe sapere il nome, con l’augurio che possano chiudere definitivamente l’attività in quanto indegni.
    Sono però sicuro, che l’indignazione generale, per la maggioranza della popolazione, durerebbe massimo una settimana.
    Ricordate cosa è successo quando trovarono un ” paio” di negozi storici, uno ex sport ed uno di griffe, i quali vendevano capi contraffatti?
    Uno ha addirittura ampliato i locali…………………….

  12. @ Pasquino, vero gli italioti hanno la memoria corta, ma c’è una bella differenza tra comprare capi d’abbigliamento contraffatti e mangiare cibi scaduti, se si è fortunati passa tutto con una notte sulla tazza del cesso nel peggiore dei casi si ricorre al ricovero in ospedale con lavande gastriche, non sempre risolutive quando il cibo avariato sviluppa microrganismi velenosi provocano patologie che potrebbero lasciare il segno per tutta la vita, oppure il decesso, oltretutto pagando un conto salato.
    Quandi si parla di cibi mal conservati e/o in luoghi non idonei allo stoccaggio o peggio cibi avariati ma egualmente utilizzati allora non ci dovrebbero essere scusanti PER DIFENDERE LA SALUTE PUBBLICA E PUNIRE I SOLITI FURBI i GIORNALI E GIORNALISTI DOVREBBERO PUBBLICARE NOMI E COGNOMI.

    SI CHIAMA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE, SE NO LE INFORMAZIONI A CHE CAXXO SERVONO?

  13. IL RISTORANTE PUNTO LORAN SUL LUNGOMARE A LATINA..??

    Bhe mi dispiace moltissimo anche perchè ci vado spessissimo a mangiare li la sera almeno 3-4 volte a mese..Appena ti siedi ti portano loro da mangiare ed era anche una cosa carina visto l’appetito appena arrivati..E’ successo un po di volte che sia io che un’altra persona con me a cena ci siamo sentiti male (diarrea ecc) ma non abbiamo mai pensato che era per il ristorante o ci abbiam osorvolato ecco..A pensarci ora mi viene un po di rabbia anche perchè il conto è abbastanza salato per il posto che è (in 3 abbiamo pagato 125 euro circa) però se si mangia bene non importa..ma ora sentendo queste cose….conto salato mangiare cosi…bhe spero di sentire particolari su questa vicenda..anche perchè le persone che ti servono ti facevano sentire a tuo agio una volta li dentro però se devo essere preso per il c–o no..

  14. 700 chili di pesce avariato non entrano nemmeno nella discarica! la notizia e’ stata smentita ufficialmente ieri stesso!!!!!

  15. io ci vado praticamente sempre, sia per lavoro che per diletto, si mangia benino e il conto è alto ma non importa: il bagno è pulito ma non ha molta importanza, è importante che sia efficiente quello di casa per il dopo……

  16. a Latina un ristorante giapponese è stato chiuso per salmonella. 2 volte, si, 2 volte in un anno, e ancora la gente ci va. perchè nessuno lo ha scritto, la gente deve sapere, date i nomi

  17. E voi pensate ai ristoranti, guardate anche i supermercati che lasciano le bottiglie d’acqua al sole coperte con un telo, e quante volte le bottiglie si sono rotte, e poi ai frigoriferi che per risparmiare la corrente sono tenuti bassi e i cibi mal conservati, non ancora scaduti e pieni di muffe.
    Tra Formia e Gaeta ce ne sono una marea,