Incarichi esterni al Comune, c’è ancora il responsabile delle terme di Fogliano

15/06/2012 di
comune-latina

Il Comune di Latina ha pubblicato sull’albo pretorio l’elenco del personale convenzionato nel 2011.

Tra le spese più rilevanti figura quella per l’incarico al responsabile delle (inesistenti) Terme di Fogliano. Un progetto che continua a gravare sulle casse pubbliche.

La lista completa degli incarichi 2011 (pdf)

 

  1. è il sistema che rigenera se stesso.
    Domandate quanto ammonta il bilancio economico del nostro comune, e vi renderete conto di quanto denaro scorre.

    Oppure se tra quelle centinaia di pagine trovate le spese dettagliate delle utenze dei vari edifici comunali.
    Esempio, un plesso scolastico come il V.Veneto consuma in energia elettrica e riscaldamento quanto? Tra quelle pagine è dififcile scoprirlo, ma ipotizzando una cifra di 20 mila euro l’anno corre l’obbligo ragionare sul perchè non si debba risparmiare collocando sui tetti e terrazze dei pannelli FV per l’autosufficienza energetica, quanti edifici pubblici ci sono al Latina che potrebbero diventare autonomi per consumi elettricie e climatizzazione? Fate la somma n° edifici x € consumo annuo e moltiplicatela per 20 anni (resa dei pannelli FV) e scoprirete l’incredibile!!!!!

  2. e ci sarà qualcuno incaricato, con convenzione ventennale, di spostare le lancette dell’orologio della scuola di Piazza Dante ?

  3. Ancora una volta “gli amici degli amici” e giovani preparati e laureati con famiglie tra mille sacrifici sono a spasso o costretti ad espatriare. Domanda , ma l’Ing. Minerario Mauro Cancaniccia…perchè deve prendere ancora i soldi visto che le Terme di Fogliano non sono mai partite?Cosa ha fatto l’opposizione in questi anni?Esiste il “danno erariale”?…rispondete cari politici o VERGOGNATEVI….ma avete ragione voi, con questi cittadini che non si ribellano perchè l’Acqua non è tornata pubblica, con la città allo sbando, forse devono vergognarsi proprio i cittadini drogati di calcio e fettuccine!!!!

  4. il problema è riassumibile così, fino a quando le città dell’agro pontino erano condotte ed amministrate da persone del nord Italia, veneti, emiliani romagnoli, trentini, friulani c’era una politica sensata ed unitaria poi con la discesa dalle montagne di parte della popolazione ciociara le cose sono peggiorate, tant’è che Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia amministrate da costoro riportano gli stessi problemi delle loro cittadine d’origine.