Sezze, ordinanza del sindaco: Acqualatina ripristina il flusso idrico

07/06/2012 di
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Continua il braccio di ferro per la gestione idrica a Sezze. Dopo la riduzione del flusso, ieri, il sindaco Campoli ha emsso un’ordinanza a carico di Acqualatina che oggi annuncia di ripristinare il normale flusso, non senza polemiche come si legge in una nota della società: “In riferimento alla riduzione del flusso idrico effettuata ieri, 6 giugno, nei confronti del territorio del Comune di Sezze, dovuta, come noto, alla situazione di grave e perdurante morosità maturata dalla Dondi S.p.A. – concessionaria del Servizio Idrico Integrato presso lo stesso territorio -, si rende noto che Acqualatina S.p.A., a partire dalle ore 9 di oggi, in esecuzione dell’ordinanza emanata dal Sindaco di Sezze, Andrea Campoli, ha provveduto a ripristinare il flusso, riportandolo alla portata precedente la riduzione. La Società, pur non condividendo l’emanazione di tale ordinanza sotto il profilo della legittimità e dell’opportunità – motivo per cui ha già provveduto, non solo a presentare istanza di revoca in autotutela, ma anche ad impugnare la stessa presso le sedi giudiziarie competenti – conscia, anche su sollecitazione di S.E. il Prefetto della Provincia di Latina, dei disagi indubbiamente causati alla popolazione del Comune di Sezze, peraltro non di responsabilità di Acqualatina S.p.A., ha deciso, comunque, di eseguire tale azione.

Acqualatina S.p.A. precisa che, detto ripristino del flusso, è, in ogni caso, di natura strettamente temporanea, così come peraltro richiesto nell’ordinanza sindacale e che, da oggi, i costi relativi alla fornitura della portata di acqua superiore a quella prevista dal Piano Regolatore Generale degli Acquedotti (PRGA) della Regione Lazio saranno addebitati direttamente al Comune di Sezze” conclude Acqualatina.

  1. queste sono le avvisaglie di un progetto scellerato attuato dalla politica e multinazionali che gestiscono l’acqua pubblica, stanno decidendo di dividersi l’Italia in due o tre parti al massimo per impossessarsi del bene pubblico per eccellenza l’acqua, unica ricchezza collettiva essenziale per la vita, trasformandola in un ricchezza privata.

    @ Mario, il referendum è stato aggirato dall’ultima Legge di questo Governo di M.M. (credo mille proroghe) che deroga tutti i servizi pubblici ai privati, anche se nel testo non appare la parola “acqua” si evince ed intende anche la gestione della reti idriche.

    Il sig. M.M. conta poco o nulla, siamo in mano alla dittatura della finanza senza scrupoli.

  2. @ Quantum, queste cose assurde accadono perchè abbiamo una classe politica debole in principi e valori in etica e morale pubblica, politici incapaci d’applicare le regole democratiche e civili sancite dalla Costituzione della Repubblica, politici infingardi che per limitati interessi personali concedono agli speculatori anche stranieri in questo caso di speculare sulla vita di milioni di esseri umani.

    Bell’Italia vero? ……ma vorrei sapere dove sono gli italiani ….sempre che esistano ancora!!!