Fondi tagliati, a rischio chiusura l’unica Casa Famiglia di Latina

28/05/2012 di
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L’associazione di volontariato Pontireti denuncia il rischio di chiusura dell’unica casa famiglia per minori con disagi socio-familiari presente nel territorio del Comune di Latina, comunità presso la quale svolge attività di volontariato dal 2007.

“I motivi – scrive Tommaso Malandruccolo, presidente dell’associazione – che condurranno dal 30 giugno prossimo alla chiusura della struttura e al licenziamento degli educatori che vi operano sono ascrivibili a ragioni di carattere economico, difatti le case famiglia traggono le loro risorse dal contributo che ogni comune versa in funzione di quanti minori vi colloca attraverso i propri servizi sociali.

Se i gli enti sono inadempienti nei pagamenti non è dato saperlo, resta il caso drammatico del minore sottratto ai genitori in attesa che si ripristinino le condizioni favorevoli all’eventuale rientro in famiglia, e che in questo modo viene anche strappato al suo territorio, all’affetto delle amicizie, della comunità e della scuola fino a quel momento frequentata.
E’ piuttosto infrequente, difatti, che un minore tolto alla famiglia necessiti anche di essere allontanato dalla sfera del proprio territorio; in tali particolari casi si tratta prevalentemente di condizioni di adottabilità, che come sappiamo in Italia non sono affatto consuete ad eccezione di alcuni discutibili interventi di affido (che dovrebbe essere a tempo determinato) che di fatto si trasformano in provvedimenti sine die (ma questa è un’altra storia!).

La retta che il servizio sociale di Latina sostiene per ogni ragazzo è la medesima, sia che si tratti di un giovane collocato a Latina, sia in un’altra comunità al di fuori del comune. Immaginiamo quale possa essere il trauma di un minore collocato in una struttura esterna quando, con il raggiungimento della maggiore età, si trova a dover ritornare nel proprio comune d’origine senza un progetto alle spalle, con un insanabile scollamento dalla realtà della sua comunità natale. Il problema più grande con il quale oggi si confronta l’associazione, unica realtà del nostro territorio che si occupa di togliere i minori a rischio dalla strada, è la salvaguardia di quei giovani che divenuti maggiorenni escono dalla sfera tutelare delle istituzioni, restando a carico dei volontari che li avevano affiancati sin da piccoli.

Nella maggior parte dei casi, alle spalle di questi giovani mancano progetti significativi, in particolare quelli del dopo casa famiglia, di coogestione e semiautonomia, come se i problemi di un essere umano svanissero all’improvviso con il compimento dei 18 anni”.

L’Associazione intende sensibilizzare tutte le forze istituzionali e politiche “affinché sulla condizione dei minori con disagi sociali, in particolar modo quelli collocati nelle comunità, non vi sia una condotta di indifferenza, ma bensì di forte considerazione, iniziando proprio nel mettere in campo tutti gli sforzi possibili per mantenere sul territorio strutture idonee e qualificate all’accoglienza dei minori. Per questo motivo si chiede al comune ed alla provincia di indicare
possibili progetti e/o soluzioni in tal senso che diano una risposta concreta alle necessità della comunità”.

  1. e certo i tagli li fanno ai poveracci, loro gli amministratori politici quelli che in campagna elettorale gridano civiltà e democrazia e poi……

  2. Tante piccole ingiustizie che stanno cominciando a farsi sentire ed ad indignare sempre piu’ la cittadinanza, la politica ha fallito e’ ora che se ne vadano tutti a casa, non sappiamo che farcene di questa gente che non riesce a garantire il bene comune!!

  3. Il Comune tiri fuori i soldi dal bilancio (che è illeggibile).

  4. Questa ormai inqualificqbile ed qrcinota Destra, ci sta riportando nel Medio Evo se non ve ne siete accorti, la Crisi é propedeutica alla realizzzione del proprio Diseno, distruzione del Sociale,distruzione della sanita pubblica, distruzione della scuola Pubblica, acqua e servizi ritornano al Privato ecc ecc., a questo punto il popolo ritorna ad essere SERVI DELLA GLEBA. Vogliono costruire in Europa un’area franca, dove i diritti civili ed il lavoro non sono riconosciuti, dove in nome di una ipocrita COMPETITIVITA’ tutto sia, come in Cina, appannaggio insindacabile del Padrone, che decide i licenziamenti , le assunzioni e gli stipendi, senza alcuna regola……. creare cioe’ I NUOVI SCHIAVI DEL TERZO MILLENNIO. Questo é il disegno Politico che le Destre mondiali vogliono portare avanti, dopo la caduta del Muro di Berlino, questa gentaglia il 68 non l’ha mai digerito, e alla prima occasione stanno cercando di restaurare il loro bel Mondo Antico. Svegliatevi Ragazzi, perche’ dopo e’ difficile, occorrerebbe un’altra Rivoluzione Francese;

  5. Condivido quello che hai detto AVATAR, solo una cosa pero’ lascia perde ste cazz. desta/sinistra oggi sono ideali che appartengono solo a pochi nostalgici…