A rischio gli Eucaliptus nell’Agro Pontino

21/05/2012 di
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«Centinaia di chilometri quadrati con piantagioni di eucaliptus,
pini marittimi e pioppi a fare da argine contro le raffiche di vento per proteggere le colture dell’Agro Pontino e non solo. Sono queste le cosiddette ‘fasce frangiventò, quasi tutte presenti nella provincia di
Latina, perché create durante il periodo fascista, a protezione delle terre appena bonificate e trasformate in insediamenti agricoli. Oggi queste barriere naturali, che tanto hanno contribuito allo sviluppo del
territorio pontino, versano in condizioni critiche, tanto da essere oggetto di un’audizione nella commissione Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e
semplificazione amministrativa, del Consiglio regionale del Lazio. Presente l’assessore regionale Fabio Armeni».

Lo rende noto l’area informazione del consiglio regionale: «È stato il presidente della commissione, Stefano Galetto, a spiegare i motivi dell’incontro di oggi con i rappresentanti delle istituzioni interessate alla questione. ‘Le fasce frangivento – ha detto – costituiscono un limite, un argine agli eventi climatici calamitosi che si abbattono sulla costa laziale. In particolare, nella provincia di Latina si trova circa il 95% delle fasce frangivento della Regione, costituendo oramai anche un simbolo distintivo per quel territorio. Il problema attuale – ha proseguito Galetto – riguarda la gestione e la manutenzione di questi terreni vitali per l’equilibrio del sistema ambientale. La Regione non ha le risorse economiche per provvedere a tutti gli interventi necessari alla tutela e alla cura di migliaia e migliaia di alberi. Occorre pensare a un coinvolgimento dei privati, attraverso un meccanismo di alienazioni vincolate ad azioni di manutenzione e gestione delle fasce frangiventò. Per questo motivo, Galetto ha annunciato che presenterà una proposta di legge di modifica alla legge regionale n. 22 del 1995, ‘per rendere – ha spiegato – più snelle e meno burocratiche le procedure di alienazione già previste dalla legge, cercando il massimo confronto non solo con tutti i soggetti istituzionali aventi un ruolo nella gestione delle fasce frangivento, ma anche con i comuni e con le associazioni delle categorie produttive
della zonà.

Non contrari a questa soluzione si sono mostrati il direttore generale del Consorzio di bonifica dell’Agro Pontino, Michele Meloni, e Paolo Mecci, dirigente regionale dell’Area Politiche di ottimizzazione dei beni demaniali. Decisamente contrario si è invece dichiarato Carlo Perotto, responsabile del settore ‘Pianificazione urbanisticà della provincia di Latina, secondo il quale il ‘possibile depauperamento delle fasce frangivento sarebbe una iattura per il nostro territoriò. Perotto ha poi spiegato che quei terreni hanno un ruolo importante per l’agricoltura e per l’ambiente, ma anche per la tutela della fauna, in quanto costituiscono dei ‘corridoi ecologici che vanno dal mare alla montagnà che garantiscono un habitat naturale e protetto a numerose specie animali. Contro la possibilità di vendere ai privati le fasce frangivento, Perotto ha proposto un’azione di rilancio, attraverso lo sfruttamento di fonti di energie alternative e la raccolta di legname».

  1. Ma con tante cose che non vanno ma il politico galetto non poteva pensa’ de’ mejo? Renatona, pensace te…….!,,!,,!,,,?…..?…?….?.

  2. manca solo vendere le fasce frangivento ai privati… così poi l’ onere della manutenzione sarebbe del privato, e se per esempio cadesse un ramo e tranciasse un filo, i danni e la rimozione li pagherebbe il privato che “non ha provveduto alla corretta manutenzione”… siamo alla ricerca di polli da spennare, come al solito? ma i soldi della tassa bonifica si può sapere dove li spendete, visto che i canali sono invasi da alberi e rovi, i fossi idem, ed il sistema di irrigazione sotterranea ha 30 anni?

  3. sì bravi vendetele ai privati così poi le possono abbattere senza problemi burocratici!

  4. Ma quando lo diceva Pennacchi tutti a ridere… ora ne fanno una loro battaglia… ma qualcosa di vostro, senza rubare idee agli altri le avete?

  5. Galetto! perchè si chiamano fasce frangivento?

    Poi vi domandate perchè l’elettorato vota i grillini o non vota affatto? Per quelli come te che non conoscono il territorio le caratteristiche e specificità!

    Le fasce frangivento sono inserite nell’ambito della TUTELA, CONSERVAZIONE e VALORIZZAZIONE dei BENI NATURALISTICI e PAESAGGISTICI come sancito da D.Lgs 42/2004 codice dei beni, dal quale nasce il Piano Territoriale Paesistico Regionale che le protegge e pone entro vincoli di tutela tra i beni lineari diffusi ed identitari dell’agro pontino.

    Non bastavano gli anziani in politica a danneggire la pianura pontina adesso ci si mettono pure i giovani? …..NON CI SONO SPERANZE PER QUESTO TERRITORIO nato 80 anni fa è già moribondo.

  6. che fenomeno! Adesso tra tutti i problemi che appestano l’agro pontino sono gli eucaliptus!!! Scusi galetto, ma se il problema di tutti i problemi foste voi politici di destra centro e sinistra che non sapete amministrare nemmeno il partito nel quale state? Fatevi un esame di coscienza per favore, occupatevi dei veri problemi, tagliate ed abbattete i rimborsi elettorali piuttosto che dare ai privati aree demaniali.

  7. Il consorzio è daccordo !!!! Ci credo…cosi prende i soldi ….e non manutiene gli eucapliptus :-) Chiamali fessi !!!

  8. La dimostrazione di tanto interesse per niente e’ che il vento del cambiamento sta arrivando anche nelle nostre zone, guardiamo cosa sta accadendo nel nord, io sono convinto che alle prossime consultazioni elettorali i servi del potere politico, per sovranita’ popolare, dovranno lascere le poltrone ad una nuova classe politica, fatta di gente comune, per l’interesse comune.

  9. A Galè…solo du parole…ma che te sei Pennacchizzato?..Mo pure tu parli de Eucaliptus….?? Lassa perde damme retta..ce ne stanno de ‘mpicci da risorve!!!

  10. @Bastiano contrario ma lo conosce Pennacchi???? e sa a cosa servono le fasce frangivento…. ???? bah da come parla l’ignoranza alberga nella sua mente e non mi stupirei che fosse un elettore pro-pdl… lol… poi che il Sig. galetto dovrebbe studiare sui problemi più imminenti (ma questo per l’agricoltura non è assolutamente secondario) le dò ragione….

  11. Purtroppo gli eucaliptas moriranno a breve, grazie alla psilla (chi vuole, può cercare su internet).
    Dare le fasce frangivento ai privati vuol dire nel migliore dei casi, delegare ai privati gli obblighi delle istituzioni preposte (Consorzio di Boniica, ex Arsal et simili), e nei casi più concreti autorizzare i privati (dopo morti gli alberi o per la psilla o suicidati direttamente) a costruire.

  12. provo a leggere “fra le righe” la dichiarazione di Galetto:
    ——‘per rendere – ha spiegato – più snelle e meno burocratiche le procedure di alienazione già previste dalla legge, ———perchè vuoi rendere più snelle le procedure di alienazione? a chi interessa?
    questa è la domanda, le fasce frangivento sono fumo negli occhi.

  13. Bene, bravi! Continuate a favorire il deturpamento ambientale…radete tutto al suolo, mi raccomando!!!! Io manderei tutti questi mentecatti a zappare questi terreni. Vergogna!!!

  14. certo che anche i giornalisti ci mettono del loro……non sono centinaia di chilometri quadrati ma centinaia di chilometri lineari.

  15. OFFRO A GALETTO un IDEA per salvare le fasce frangivento considerandole non solo una naturale difesa dell’ambiente e dell’agricoltura la quale senza morirebbe del tutto serre comprese, ma come una possibilità di realizzare la più lunga ed estesa pista ciclabile del mondo, tra fasce e argini dei canali si potrebbero collegare mari e moti, laghi e fiumi con località storiche di interesse archeologico e naturalistico.

  16. Ma come? hanno fatto (e stanno facendo…da via Epitaffio si vede benissimo) costruire ovunque… e poi fanno i Verdi???

  17. Galetto, chi era costui ? Uno che, come Fini, Casini, Rutelli ecc… non ha mai lavorato un giorno……