NUOVA DIRETTIVA PER GLI AUTOVELOX, VERTICE IN PREFETTURA

26/09/2009 di

Lunedì in Prefettura si terrà una riunione per discutere la nuova direttiva del ministro Maroni sugli autovelox. Il documento è scaricabile dal link (in basso), tuttavia ci sono alcuni punti che dovranno essere chiariti per evitare le contestazioni ai verbali. In passato è stato infatti denunciato un uso improprio degli autovelox al solo fine di “fare cassa” a beneficio dei Comuni.

La direttiva di Maroni. “Stop alla gestione degli autovelox a societa’ private; mai più pattuglie nascoste per la rilevazione della velocità; massima tutela della privacy”: sono soltanto alcuni dei contenuti della direttiva del ministro dell’Interno Roberto Maroni, “volta a garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocita’ sulle strade, emanata proprio a ridosso dei rientri dalle vacanze”.

La direttiva inviata ai Prefetti e agli organi di polizia stradale mira a “disciplinare l’utilizzo degli strumenti di controllo della velocita’ ispirandosi a criteri di efficienza e trasparenza. L’obiettivo e’ la prevenzione sulle strade, in vista del traguardo fissato dalla Commissione Europea di dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime per incidenti stradali. La direttiva affida ai Prefetti il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocita’ e di pianificare le attivita’ di controllo, avvalendosi del contributo delle conferenze provinciali permanenti, dove sono rappresentati tutti i soggetti pubblici interessati alla materia”. In particolare, dovranno essere individuati i punti critici per la circolazione dove si registrano piu’ incidenti (con riferimento al biennio precedente) e dovra’ essere previsto il diffuso impiego della tecnologia di controllo remoto, che consente il controllo di tutti i conducenti che passano in un determinato tratto di strada con contestazione successiva della violazione. La Polizia Stradale, quale Specialita’ della Polizia di Stato, attuera’ il coordinamento operativo dei servizi con il compito anche di monitorare i risultati dell’attivita’ di controllo svolta da tutte le forze di polizia e dalle polizie locali”.

Questi i contenuti principali della direttiva: gestione delle apparecchiature solo dagli operatori di Polizia; controllo periodico di funzionalità degli apparecchi; modalità di segnalazione della presenza delle postazioni di controllo improntate alla massima trasparenza; modalità di accertamento e contestazione delle violazioni in materia di velocità, tenendo conto che non è sempre richiesto il fermo del veicolo per contestare la violazione; tutela della riservatezza: le foto o le riprese video devono essere trattate solo da personale degli organi di polizia incaricati al trattamento e alla gestione dei dati. “La direttiva del ministro dell’Interno Roberto Maroni fa chiarezza sulle norme in vigore per la sicurezza stradale, in particolare in tema di autovelox, introducendo un nuovo rapporto di trasparenza con i cittadini e corresponsabilizzando gli automobilisti”. E’ quanto ha sottolineato all’Adnkronos il direttore del servizio di Polizia Stradale, Roberto Sgalla, dopo la direttiva emanata dal Viminale. “Si regolano e si specificano le norme esistenti, eliminando le zone d’ombra che si erano addensate in alcuni punti – spiega Sgalla – Il cittadino-automobilista sara’ ora piu’ tutelato ma, al tempo stesso, per lui cadono scuse e alibi: chi sbaglia, paga”. Per quanto riguarda, dunque, gli autovelox, “saranno ben visibili e segnalati in anticipo. La decisione sui tratti di strada in cui collocarli viene ora affidata ai prefetti, in base a un’analisi attenta dei punti critici e di quelli piu’ pericolosi, dove ad esempio si e’ registrato il maggior numero di vittime”. Una novita’ riguarda, poi, la gestione degli apparecchi che “sara’ totalmente sottratta ai privati, cui resteranno solo le operazioni di strumentazione, per essere posta in carico agli operatori di Polizia. Anche questa – osserva Sgalla – e’ una decisione che garantisce piu’ trasparenza e affidabilita’”. Inoltre, “sara’ tutelata la privacy e la riservatezza, oscurando in foto e video i volti dei passeggeri che viaggiano con il guidatore nell’auto segnalata dall’autovelox”. Nelle autostrade, resta il sistema dei tutor, che a intervalli di una ventina di chilometri rilevano non la velocita’ di punta, come gli autovelox, ma la velocità media di tragitto.

Il testo completo della direttiva e protocollo operativo sugli autovelox

Direttiva del Ministero dell’Interno per un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade (14.08.2009):