Per non intasare il pronto soccorso arrivano i medici di base

21/04/2012 di
pronto-soccorso

I medici di base negli ospedali per rispondere alla domanda, sempre più crescente, di prestazioni classificate come codici «bianchi» o «verdi». Quelle per patologie minori, per le quali non si dovrebbe andare in ospedale, ma che spesso intasano i pronto soccorso. Così da lunedì arriva al «Santa Maria Goretti» di Latina uno dei 13 «Ambulatori Med» del Lazio.

Dopo il numero unico regionale (06-58702464) e l’idea di rafforzare le unità di cure primarie (medici di base che garantiscono l’apertura dei loro studi, a rotazione, dalle 9 alle 19), arriva l’idea dei medici di famiglia nei pronto soccorso. Il progetto sperimentale è stato presentato dalla presidente della Regione Renata Polverini alla presenza anche dell’assessore pontino Aldo Forte. Sarà creato, com’è stato per l’influenza, un «Percorso veloce codici bianchi e verdì». In questo modo i sanitari del pronto soccorso potranno dedicarsi esclusivamente ai casi più gravi, mentre i pazienti meno seri non intaseranno più i dipartimenti di emergenza. La centrale, invece, è il «filtro» a cui risponderanno medici di base che potranno indicare a quale struttura rivolgersi.

«Il sistema dei servizi alla persona sta conoscendo una vera e propria svolta – ha detto Forte – Stiamo costruendo un modello sanitario e socio-assistenziale capace di rispondere con maggiore appropriatezza ai bisogni. Più servizi di prossimità, con una più efficace integrazione tra servizi sanitari e sociali e meno ospedalizzazioni improprie»

  1. mi viene spontaneo chiedere: ma le loro prestazioni saranno pagate o basteranno i soldi che già intascano? fosse fosse la volta buona……, speriamo che non sia l’ennesima presa in giro della governatrice del lazio, solo per pubblicizzare il suo partito….