Caronte, nove indagati in silenzio davanti al gip

20/04/2012 di
tribunalejhgfjg

Si sono svolti questa mattina altri interrogatori nell’ambito dell’operazione Caronte contro il clan Ciarelli-Di Silvio.

Sono state ascoltate quattro delle cinque persone che si trovano agli arresti domiciliari e che rispondono di reati minori di quelli contestati agli altri indagati: si tratta di Valentina Ciarelli, Pasquale Verrengia, Sebastiano Casaburi, Giuseppe Giovanni Bedin.

I primi due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, gli altri hanno negato ogni responsabilità. Ascoltati per rogatoria questa mattina anche Giuseppe Di Silvio, detto Ciappola, Costantino, detto Patatone, Carmine Di Silvio, Christian Liuzzi e Simone Grenga, quasi tutti hanno scelto di restare in silenzio.

  1. Perché se parlassero salterebbe fuori tutto lo schifo che hanno creato…

  2. …Questa è la prova che la Democrazia esiste!!! Perchè per par condicio non li hanno portati nella stessa stalla dove portavano le loro vittime e li interrogavano con gli stessi loro modi e…senza quei galantuomini dei loro avvocati?…sarebbe bello saperlo……..

  3. Spero che la caccia ai colletti bianchi implicati in queste vicende porti i suoi frutti. Se Latina è malata lo è non solo perché costoro hanno operato sul territorio, ma anche perché gli è stato permesso e forse anche per interessi. Diciamo forse perché attendiamo l’esito delle indagini, volendo parlare per opinione della pubblica piazza, lo sanno tutti come stanno le cose.