PARCO DEL CIRCEO, LEGAMBIENTE: «NO AL COMMISSARIAMENTO»

23/07/2009 di

«Quali sono le ragioni che spingono l’amministrazione provinciale di Latina a chiedere il Commissariamento dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, impegnato nel far rispettare le regole, nel combattere illegalità ambientali, speculazione, abusivismo edilizio e infiltrazione della malavita organizzata?». Se lo domanda in un comunicato Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, che così «respinge al mittente la richiesta di Commissariamento del Parco Nazionale del Circeo rivolta dal presidente della provincia di Latina.

Richiesta che viene a distanza di pochi giorni dalla prima ‘FestAmbiente – EcoEtnica 2009’, due giorni di iniziative e dibattiti organizzati dall’associazione per la difesa e la valorizzazione del Parco, che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico. Un’occasione, segnata dall’assenza dei rappresentanti della Provincia di Latina e del Comune di Sabaudia, durante la quale si è discusso di questioni fondamentali che interessano il Parco, tra cui le due maggiori vertenze come lo pseudo progetto di riqualificazione ambientale provinciale e la crescente pressione esercitata dalla criminalità organizzata che sempre più è inserita nel tessuto economico e politico della provincia di Latina».

 

«È assurdo – ha aggiunto Nicoletti – che l’amministrazione provinciale proprio dopo l’iniziativa nel Parco in cui sono stati assunti impegni importanti e lanciate iniziative di grande valore in favore della lotta alle mafie, all’abusivismo edilizio e per la rinascita ambientale e imprenditoriale del territorio, non trovi di meglio che chiedere il commissariamento dell’Ente Parco». «Ma quale commissariamento? Il Parco avrebbe al contrario bisogno di sostegno da parte degli enti locali nelle scelte per la tutela e la valorizzazione del territorio, un lavoro difficile visto l’abusivismo e l’aggressione alla zona con progetti di cementificazione più o meno espliciti – ha concluso Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Un contesto in cui l’amministrazione provinciale ha una pesante responsabilità, continuando a sostenere progetti come quello del porto all’interno dello splendido Lago di Paola, con 200 posti barca previsti nel piano territoriale provinciale, con la conseguente regolarizzazione di situazioni di abusivismo cronico, in violazione di tutte le norme poste a tutela dell’area. Proprio poche settimane fa, per sventare questo progetto e tentare di aprire una discussione seria sul futuro del Parco, Legambiente ha assegnato una Bandiera Nera alla Provincia di Latina, ma l’indisponibilità del Presidente Cusani purtroppo rimane totale. Un vero peccato, perché da un’istituzione importante i cittadini si aspettano proprio quella tutela degli interessi generali che in questo caso sembra mancare».

Fare Ambiente. «La Provincia di Latina chiede il Commissariamento dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione della prestigiosa area, rendendola fruibile ai cittadini nel rispetto della sostenibilità ambientale e subito è scattato il ‘Nò di Legamebiente». È quanto hanno dichiarato in una nota Piergiorgio Benvenuti Coordinatore per il Lazio e Maurizio Patarini, Esecutivo nazionale del Movimento Ecologista Europeo – Fare Ambiente. «Quando finalmente la politica, nella fattispecie il Presidente Cusani, prende decisioni rivolte verso il ‘farè, presentando un progetto di riqualificazione dell’area del parco, ci sono sempre delle resistenze che tendono a bloccare qualsiasi forma di rinnovamento in sintonia ed in rispetto dell’ecosistema». «Fare Ambiente ha una visione diametralmente opposta rispetto a chi pensa che cancellando pezzi di territorio serva a garantire la tutela e la conservazione della biodiversità, quindi una visione solo vincolistica porterebbe all’impoverimento e forti squilibri eco sistemici, evidenziando i danni provocati dal fondamentalismo ambientalista, ribadendo la necessità di superare anche in Italia, come nel resto d’Europa, il negazionismo che tanto nuoce alla causa della fruibilità delle aree protette», continuano. «Da questo – proseguono Benvenuti e Patarini – nasce l’esigenza di promuovere e gestire efficacemente una rete di aree protette al fine di favorire la corretta tutela e rispetto ambientale, non lasciando queste aree fini a se stesse, ma aprire a nuove opportunità economiche e di impiego ,oggi ancor di più visto il momento particolarmente difficile a causa della forte congiuntura economica in ambito locale,regionale e nazionale». «Del resto questo nuovo modo, moderno e cosciente, di gestire queste porzioni di territorio si evince anche dalla ‘Carta di Siracusà, importante documento approvato da tutti i Ministeri dell’Ambiente presenti al G8 Ambiente che si è tenuto appunto a Siracusa, che sollecita l’impegno dei Governi per la costituzione, la ristrutturazione e la gestione efficace di aree protette e la loro connettività con il mondo economico culturale e sociale». «Purtroppo spesso si assiste ad un radicalismo ambientale, secondo noi dettato da scarsa volontà politica nell’affrontare a fondo le questioni di salvaguardia ambientale, per cui spesso si ricorre alla mera perimetrazione ed esclusione di determinate aree dalla fruizione, solo perche risulta la soluzione più comoda e veloce, proprio per questo – concludono gli esponenti di Fare Ambiente – il nostro Movimento è favorevole al Commissariamento quando non si verificano le condizioni di gestione finalizzate all’innovazione ed alla sostenibilità».